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MEDICINA POPOLARE

MEDICINA POPOLARE. IL MITO DI DRACULA E LE PROPRIETA’ DELL’ AGLIO. DRACULA E L’AGLIO.

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MEDICINA POPOLARE

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  1. MEDICINA POPOLARE IL MITO DI DRACULA E LE PROPRIETA’ DELL’AGLIO

  2. DRACULA E L’AGLIO Fin dall’antichità è profondamente sentita, nelle varie tradizioni popolari, la convinzione che l’aglio faccia bene alla salute ed allontani le entità-creature malefiche quali streghe, demoni e vampiri quali appunto il Conte Dracula. Nei Carpazi, terra appunto del Conte Dracula, questa usanza protettiva era molto radicata e seguita. Cerchiamo di capire e giustificare le ragioni di questa credenza popolare, con un po’di sana fantasia, perché spesso la fantasia e l’intuito precedono la Scienza, ma comunque rimanendo con i piedi ben saldi a terra e seguendo la falsa riga del ragionamento scientifico.

  3. DRACULA E L’AGLIO • Nei Carpazi, come in tutti i luoghi freddi per molti mesi dell’anno, le abitazioni erano anguste per poterle riscaldare con più facilità e cupe per le ridotte dimensioni delle finestre, volutamente piccole per difendersi dal freddo. Ciò rendeva bui e mal areati quegli ambienti spesso superaffollati anche dalla presenza degli animali domestici ed utili. Le abitazioni si presentavano quindi come spelonche, buie, fredde e puzzolenti. • I servizi igienici, si fa per dire, erano assenti o aleatori ed il riscaldamento era offerto da fuochi di legna che ardevano in caminetti usati anche per cucinare.

  4. DRACULA E L’AGLIO • In conclusione, pochi metri quadrati lezzi e fumosi, erano l’habitat domestico usuale e protettivo dal freddo delle lunghe e buie giornate invernali. Tutto ciò offriva evidentemente le condizioni migliori per lo sviluppo delle varie infezioni respiratorie, quali la tbc, che al pari del Conte, ama e prolifica nel buio, odia l’aria aperta e soleggiata e colpisce le sue vittime subdolamente, succhiandone il sangue.

  5. DRACULA E L’AGLIO • Sì, succhia quel sangue che rappresenta l’energia vitale, l’essenza della vita, riducendo le vittime ad esangui spettri che, ancore una volta, come nel mito, diventano a loro volta, ignari seguaci e malefici untori di morte. • Ma cosa c’entra l’aglio con il mito di Dracula? • La risposta plausibile sta nel fatto che questo bulbo, una volta ingerito, libera le sue “proprietà curative” che passano dal tubo digerente al sangue e da questo agli alveoli polmonari dove, accomulandosi, vengono eliminate con la ventilazione.

  6. DRACULA E L’AGLIO • Gli alveoli polmonari divengono quindi la struttura anatomica comune, cioè la porta d’ingresso del bacillo alcool-acido resistente di Koch, ma anche la porta d’uscita dei vapori del tubero curativo!. • Se Dracula con il suo morso assiderante è paragonabile alla tbc, possiamo capire il culto ed il mito, creato intorno all’aglio. • L’uso domestico del bulbo rappresentava una base preziosa per arricchire la povera cucina dei tempi antichi, si intuisce quindi facilmente come fosse amorosamente conservato e protetto.

  7. DRACULA E L’AGLIO • Le varie ghirlande o trecce che, come tuttora raccoglievano le teste d’aglio sono così fatte per permetterne una sana e lunga conservazione, preservandole dal temuto rischio della muffa. Una volta così aggiustate dove potrebbero esser meglio conservate se non vicino al camino o alle finestre che tutt’altro che ermetiche, permettono una pur minima areazione protettiva dalla muffa ed insieme responsabile di diffondere nell’aria il segreto terapeutico ?

  8. DRACULA E L’AGLIO • Sembra quindi traducibile in questi termini il folclore che vuole i mazzi d’aglio esposti alle finestre per allontanare i demoni. • Concludendo la parte romanzata, possiamo dire che l’uso commestibile ha permesso in duplice maniera e più o meno inconsciamente di praticare un sana prevenzione antinfettiva sia a livello respiratorio che enterico. • Non è facile capire fino a quando e come, vi possa essere una conoscenza dietro a questi usi popolari ma certo è suggestivo verificare che le usanze popolari hanno dietro di se una profonda verità terapeutica.

  9. AGLIO • Fu PASTEUR ad evidenziare l’azione antibatterica dell’aglio. La Scienza ufficiale ha recentemente avvallato e confermato le teorie terapeutiche degli antichi. • Già gli Egizi ne suggerivano l’uso consigliando ben ventidue piatti a base d’aglio, con i quali curare svariate malattie, sia di natura infettiva, ma anche astenia e cefalee. E’ doveroso ricordare che il bulbo contiene OE, olioelementi, sali minerali, vitamine A, B1, B2 e C. Anche i greci ne apprezzavano i benefici terapeutici e lo chiamarono “rosa fetida”.

  10. AGLIO • Recentemente, vari Ricercatori hanno messo in evidenza che il tubero possiede proprietà antibatteriche, antimicotiche e antiblastiche. Viene considerato l’antisettico ed antibiotico naturale più potente. • Possiede inoltre proprietà ipoglicemizzante e vasodilatatrici modulando il metabolismo ed il tono della struttura muscolare delle arterie, in virtù del OE (0,2%) contenente diversi prodotti solforati, tra cui l’allicina. Il contenuto totale di zolfo è pari all’1% del peso secco.

  11. Aglio Per la riconosciuta azione di rinforzare il tono e ritmo cardiaco (effetti inotropo e batmotropo positivi), oltre che nel dilatare le arterie, riducendone la costrizione e fungendo da ipotensivo ( riduce del 5% della PA sistolica) l’aglio si dimostra un’ottima arma naturale contro l’ipertensione ed arteriosclerosi anche in virtù della diminuzione della colesterolemia totale (del 7%), diminuzione del colesterolo HDL (quello dannoso) nell’ordine del 4%, associata all’azione di inibizione dell’aggregazione piastrinica nell’ordine del 30%. L’ indicazione clinica deriva dalla somma di questi effetti singolarmente modesti ma utili.

  12. AGLIO • Altre proprietà documentate sono quella di tonificare il SN Autonomo per azione sui recettori colinergici dai quali dipende il tono e motilità del tubo digerente. • E’ ben evidente l’azione dell’aglio (fonte di cisteina) quale antiossidante come ben dimostrano sia la diminuzione del livello plasmatico della malonaldeide (indice di ossidazione lipidica) che l’aumento di concentrazione eritrocitaria del glutatione (la cisteina è il precursore del glutatione, ovvero dell’antiossidante per antonomasia).

  13. AGLIO Sintetizzando l’aglio ha le seguenti indicazioni principali: • Profilassi dell’arteriosclerosi, • supporto nel trattamento delle dislipemie, • miglioramento della circolazione arteriosa, • azione antibatterica, antisettica e vermifuga, • prevenzione delle forme e malattie degenerative, • potenziamento delle difese immunitarie

  14. AGLIO • Secondo la letteratura , gli effetti benefici dell’aglio dovrebbero aversi con una posologia di 4gr. di bulbi freschi al di, distribuiti ai pasti, ovvero 4-10 mg di alliina… con conseguenti effetti secondari dati dll’effetto irritante dei solfati che dell’alitosi • La soluzione ideale sarebbe rappresentata dall’assunzione di estratti d’aglio invecchiato, procedura brevettata (AGE, ovvero aged garlic extract- Kyolic), che trasforma i composti solforati pungenti e puzzolenti in inodori e non irritanti, tra cui la S-allil- cisteina (SAC) presente nell’AGE,(2mg/g) e da assumere in misura di 2-3 gr/die.

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