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A. Magni

la persona con cirrosi epatica. A. Magni. DEGENERAZIONE DELLE CELLULE EPATICHE CARATTERIZZATA DA CON CONSEGUENTE RIGENERAZIONE DEL TESSUTO CICATRIZIALE /FIBROSO. NECROSI.

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Presentation Transcript


  1. la persona con cirrosi epatica . A. Magni 1

  2. . DEGENERAZIONE DELLE CELLULE EPATICHE CARATTERIZZATA DA CON CONSEGUENTE RIGENERAZIONE DEL TESSUTO CICATRIZIALE /FIBROSO NECROSI 1

  3. . • Man mano che il tessuto necrotico viene sostituito dal tessuto fibroso, si ha un sovvertimento della struttura normale del fegato e della vascolarizzazione con conseguente alterazione del flusso ematico e linfatico che porta all’insufficienza epatica e all’ipertensione portale 1

  4. . CIRROSI MACRONODULARE (di Laennec) Forma di cirrosi più comune da ALCOLISMO MALNUTRIZIONE 1

  5. . CIRROSI POSTNECROTICA (micronodulare) Secondaria a: EPATITE VIRALE ACUTA EPATONECROSI MASSIVA DA FARMACI 1

  6. . CIRROSI BILIARE (più rara rispetto alle altre) Secondaria ad ostruzione biliare cronica ed INFEZIONI (colangiti) 1

  7. L’assistenza inf.ca per raggiungere i suoi obiettivi utilizza il processo di assistenza inf.ca 1

  8. Processo assistenza inf.ca • Serie di fasi pianificate volte ad affrontare e risolvere i problemi delle persone • SCOPO: . Raggiungere . Recuperare . Mantenere La SALUTE della persona 1

  9. Il processo di assistenza inf.ca e’ formato da 4 fasi: • Accertamento • Pianificazione • Attuazione • Valutazione 1

  10. Dal problema inf.co Problema + causa + fattori correlati Alteraz.att. Vita inf.ca modalità in cui si manifesta il problema = diagnosi inf.ca 1

  11. . problema Si esprime la differenza tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere nello svolgimento delle Attività di Vita Si esprime l’individuazione di un problema correlato ai possibili motivi che lo hanno determinato diagnosi 1

  12. . raccolta dati Attraverso: - esame obiettivo - colloquio strutturato - griglie 1

  13. . dati oggettivi • Edema alle caviglie complicanze • Ascite precoci • Anemia • Deperimento complicanze • Ecchimosi tardive • Ginecomastia 1

  14. dati soggettivi • affaticamento, • difficoltà digestive, anoressia (con conseguente scarsa alimentazione e calo ponderale) • dispepsia cronica, • stipsi – diarrea, • varici esofagee (dovute alla dilatazione del circolo venoso periombelicale) • emorroidi interne 1

  15. . • ascite • splenomegalia • ipoalbuminemia (con conseguente edema e tendenza all’ascite) • anemia e alterazioni nutrizionali secondarie: (astenia, debolezza, deperimento, depressione) • tendenza al sanguinamento come : - epistassi , - facilità alle ecchimosi, petecchie (dovuta all’alteraz. dei fattori della coagulaz. – vit. K (sintesi epatica protrombina …) - ematemesi, - emorragie profuse da varici esofagee e gastriche 1

  16. . • Alterazioni ORMONALI ( estrogeni – androgeni) causano: • ANGIOMI ed ERITEMA PALMARE (le mani sono calde e il palmo arrossato) • IRREGOLARITA’ MESTRUALI • ATROFIA PROSTATICA e dei TESTICOLI, • GINECOMASTIA • CALO DELLA LIBIDO ed impotenza • Alterazioni MENTALI ( dal delirio - al coma - al decesso) 1

  17. . • In base all’accertamento infermieristico e attraverso la guida che ci fornisce il modello concettuale , possiamo dire che comunemente sono alterate le seguenti ATTIVITA’ DI VITA: • ALIMENTAZIONE • MOVIMENTO • ELIMINAZIONE • RIPOSO E SONNO • LAVORO E SVAGO • CURA DI SE ( igiene personale) • SESSUALITA’ • COMUNIAZIONE 1

  18. alterazione alimentazione . - Dovuta alla mancata informazione relativa ad una scorretta nutrizione - - inadeguata 1

  19. correlata . L’alterazione può essere a: • difficoltà digestive relative a distensione addominale, disagio e anoressia • anemia debolezza, deperimento e anoressia • disidratazione • calo ponderale, deficit nutrizionali • stanchezza • cefalea, nausea, vomito • infezioni batteriche • encefalopatia (per mancanza di lattulosio) • ansia 1

  20. dati oggettivi e soggettivi . • presenza di bruciori (postura da dolore) • nausea e vomito • disidratazione • evidenza di patologie scatenanti ( varici esofagee ) • ansia • presenza di ascite la presenza e l’estensione dell’ascite può essere determinata mediante percussione dell’addome (suono sordo). Quando il liquido si accumula nella cavità peritoneale, i fianchi si gonfiano se l’utente assume una posizione supina. n.b. 1

  21. . obiettivi generali • la persona dopo 3 giorni avrà acquisito una corretta informazione sullo stato nutrizionale • manterrà un adeguato apporto dietetico per soddisfare il dispendio energetico corporeo • dopo 48 ore la ps avrà acquisito le conoscenze per ridurre gli edemi e mantenere il peso desiderato, • dopo 3 ore la ps non presenta nausea e vomito 1

  22. . intervista - quando compaiono i disturbi di nausea e vomito? A quale ora? • In relazione dei pasti? • Dopo quali cibi? Dopo sostanze alcoliche? • Assume cibo in fretta? • Il lavoro gli permette di seguire un regime alimentare adeguato? • Come allevia il dolore, assume qualche posizione in particolare? • Assume dei farmaci antiemetici? • Vi è corrispondenza tra sintomi e stato di stress? • ………………………………………………… 1

  23. pianificazione interventi inf.ci . per promuovere un’ottimale nutrizione attraverso l’educazione • Somministrare pasti piccoli e frequenti digeribili e non grassi ( si riduce il senso di sazietà e l’eruttazione) • I cibi devono essere presentati e serviti in maniera attraente e appetitosa e alla giusta temperatura • La stanza da pranzo deve essere pulita, ben ventilata e libera da odori, deve essere garantite un’atmosfera rilassante; Evitare interruzioni come, trattamenti e procedure al momento dei pasti. 1

  24. . • Incoraggiare la ps ad assumere pasti ad elevato contenuto calorico e moderato apporto proteico ( riduzione ammoniemia) e a avere ulteriori apporti nutrizionali al di fuori dei pasti N.B. le calorie devono essere fornite per i bisogni energetici. Le proteine vengono in questo modo risparmiate per la costruzione dei tessuti 1

  25. . • La somministrazione dei farmaci contro la nausea, il vomito e il dolore deve essere programmata in modo che essi siano efficaci al momento dei pasti. Insegnare alla ps l’autosomministrazione dei farmaci per nausea, vomito, diarrea, stipsi, dolore N.B. si riducono i sintomi gastrointestinali e il malessere che causano inappetenza e disinteresse per il cibo 1

  26. . n.b. • Somministrare cibi ricchi di Vitamine e ferro, ricchi di Sodio e poveri di Potassio (se non ci sono controindicazioni) Il fegato costituisce una riserva di Vit. A, B12 , D e numerose Vit. Del complesso B e alcuni metalli come Rame e Ferro Vit. K sintesi epatica della protrombina e di altri fattori della coagulazione • Astensione ASSOLUTA da bevande alcoliche, dal caffè e fumo 1

  27. . n.b. • Alzare la testata del letto durante i pasti ( riduce il disagio dovuto a distensione addominale e diminuisce il senso di sazietà conseguente alla pressione sullo stomaco del contenuto addominale e dell’ascite). • misurare e registrare giornalmente la circonferenza addominale e il peso corporeo (serve per valutare la progressione dell’ascite e la risposta al trattamento), la perdita giornaliera di peso non dovrebbe superare i 0,227 Kg/die n.b. 1

  28. . • Curare l’igiene orale prima dei pasti e offrire un ambiente piacevole al momento del pasto Promuovere un ambiente positivo aumenta l’appetito; Riduce lo sviluppo di sapori cattivi in bocca , favorisce il benessere • Eliminare completamente l’alcool dalla dieta Eliminare dalla dieta le calorie “inutili” evita l’irritazione gastrica prodotta dall’alcool 1

  29. . • Valutare l’apporto dietetico e lo stato nutrizionale attraverso la storia delle dieta e la registrazione giornaliera del peso Permette di stabilire le carenze nutrizionali o l’deguatezza dello stato nutrizionale • Incoraggiare la ps a consumare spuntini in aggiunta dei pasti L’incoraggiamento è essenziale per una ps anoressica o in una condizione di malessere 1

  30. . • Incoraggiare un aumento dell’assunzione dei liquidi e dell’attività fisica se la ps accusa STIPSI Favorisce un ritmo di evacuazioni regolare e riduce i disturbi e la distensione addominale • Lavare le mani prima dei pasti Le mani pulite aiutano a prevenire il trasferimento dei microrganismi • Garantire liquidi per prevenire disturbi idroelettrolitici 1

  31. . • Aiutare la ps ad identificare gli alimenti poveri di Na Si riduce l’edema e la formazione di ascite sale da cucina, cibi salati, burro salato e margarina, cibi in scatola o congelati (cibi non preparati appositamente per diete a basso contenuto di Na) no devono essere evitati ! 1

  32. . il gusto del cibo insipido può essere migliorato usando succo di limone ed erbe aromatiche L’uso di sostituti di sale deve essere approvato dal medico poiché non sono privi di rischi: Infatti quelli contenenti ammoniaca possono accellerare il COMA EPATICO LATTE IN POLVERE o a basso contenuto di na e prodotti del latte possono essere consumati liberamente lucido 1

  33. valutazione basata sul risultato . La ps dopo 24 ore ha acquisito le conoscenze su una corretta alimentazione seguendo schemi dietetici adeguati: • La ps dopo 24ore riesce a gestire la terapia antiemetica da solo (se necessaria) • Dopo 3 giorni la ps riesce a tollerare pasti piccoline frequenti • La ps dopo 3 giorni mostra un miglioramento dello stato nutrizionale, con aumento di peso (senza ritenzione di liquidi) • La ps dopo 2 gg. Non presenta senso di sazietaà e non ha eruttazioni • Dopo 1 giorno la ps sa identificare i cibi con elevato contenuto di carboidrati e che offrono un adeguato apporto proteico …………………. 1

  34. educazione terapeutica . Per una migliore gestione a casa • Valutare l’indipendenza della persona al proprio domicilio • Spiegare l’importanza della dieta ai familiari o amici • accertarsi che la ps sia in grado di comprarsi il cibo da solo, se questo non è possibile, prima della dimissione, contattare il Servizio Territoriale 1

  35. . • Fornire materiale informativo scritto sui cibi da includere o escludere dalla dieta. • Aiutare la ps a determinare come meglio affrontare i cambiamenti dietetici nella loro vita (coinvolgere anche chi prepara il cibo) 1

  36. criterio di valutazione educazione sanitaria . • Dopo la sessione educativa, la ps elenca i cibi da evitare • Prima della dimissione, la ps descrive come adottare il proprio stile di vita alle nuove restrizioni dietetiche Es. quando pranza al ristorante, quando prepara il cibo, ecc.. • Accetta il contributo della famiglia e/o gruppi di sostegno 1

  37. uno stato nutrizionale alterato, influenza altre aree funzionali . CONTRIBUISCE AD ALTRI PROBLEMI INF.CI 1

  38. . ALTERATA ELIMINAZIONE • SCARSA – INADEGUATA- • URINARIA - INTESTINALE 1

  39. . ALTERAZIONE URINARIA ALTERATA ELIMINAZIONE URINARIA PER ERRATA POSTURA - INADEGUATA- 1

  40. . DATI OGG. / SOGG. • EDEMI ALLE CAVIGLIE • ASCITE • BRUCIORE ALLA MINZIONE 1

  41. . PIANIFICAZIONE INF.CA • 1- controllare bilancio – elettrolitico e parametri vitali diminuire l’apporto idrico e di Na in base all’entità della ritenzione idrica • 2- Somministrare trattamento diuretico (se prescritto). n.b. 1

  42. n.b. • Se la dieta contiene un’alta percentuale di cibo con elevato contenuto di acqua Es. minestre, frutta, verdura, Il volume delle urine sarà maggiore rispetto a una dieta povera di questi alimenti 1

  43. . • 3 – aiutare la ps ad assumere una posizione comoda. La posizione assume un ruolo IMPORTANTE nello svuotamento completo della vescica o ogni minzione (Le urine stagnanti costituiscono un buon terreno di crescita per i microrganismi) Urinare seduto o supino, altera il modello eliminatorio, L’eliminazone diventa più frequente con meno volume e soggetta ad infezioni 1

  44. . • Incoraggiare la ps ad alzarsi dal letto e andare in bagno per l’eliminazione sia urinaria che intestinale • Tranquillizzare la ps 1

  45. . • Lo stress e l’ansia possono provovare problema di ritenzione urinaria, • Lo stress psicologico dovuto a problemi di eliminazione urinaria può determinare: • Ansia • Disturbi del sonno • Alterazioni del modello della sessualità 1

  46. . privacy Rispettare la perché molte persone sono incapaci di rilassare i muscoli perineali se non si sentono a loro agio. Concedere un tempo adeguato, tranquillo e non interrotto da fattori esterni per tutto il tempo della minzione 1

  47. misurare parametri vitali . P/A Temp. Controllo diuresi • l’ipotensione può diminuire il flusso ematico ai reni • Se la diuresi scende al di sotto di 30 ml. All’ora, per 2 ore, si deve sospettare una diminuzione della perfusione di sangue ai reni e agli organi 1

  48. istruire . La ps sui segni e sintomi d’infezione del tratto urinario e sulle persone a cui notificarlo (inf. di reparto, medico curante a domicilio) • Febbre • Tremori o sensazione di freddo • Urine torbide e con cattivo odore • Sensazione di bruciore sintomi 1

  49. . stimoli sensoriali • Se la ps ha difficoltà a urinare, può essere utile che l’inf. provveda con che agiscono promuovendo il rilassamento attraverso la suggestione dell’inconscio. Questi stimoli comprendono: • Bagnare con acqua calda il perineo, • Far scorrere l’acqua nel lavandino, • Preparare un bagno rilassante • Immergere le mani nell’acqua calda • Far contrarre l’interno delle cosce, proporre del materiale da leggere o mettere della musica . 1

  50. Valutazione inf.ca • La ps alla dimissione non presenta sepsi urinaria • Sa riconoscere gli alimenti per facilitare la diuresi • Ha compreso l’importanza di andare in bagno per urinare • È in grado di rilevare di riconoscere i sintomi che indicano un’infezione delle vie urinarie 1

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