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L’URGENZA PEDIATRICA: I BISOGNI E LE ASPETTATIVE DELL’UTENTE

L’URGENZA PEDIATRICA: I BISOGNI E LE ASPETTATIVE DELL’UTENTE. Dr.ssa M. Loreta Foschini Divisione Pediatria Ospedale Brotzu-Cagliari.

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L’URGENZA PEDIATRICA: I BISOGNI E LE ASPETTATIVE DELL’UTENTE

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Presentation Transcript


  1. L’URGENZA PEDIATRICA: I BISOGNI E LE ASPETTATIVE DELL’UTENTE Dr.ssa M. Loreta Foschini Divisione Pediatria Ospedale Brotzu-Cagliari

  2. Urgenza: improvvisa condizione per la quale, pur non esistendo un immediato pericolo di vita, si rende necessario adottare un adeguato intervento terapeutico nel più breve tempo possibile.Emergenza:condizione di pericolo di vita imminente per arresto cardiaco e/o respiratorio, per cui è indispensabile un immediato intervento terapeutico adeguato come la rianimazione cardio-polmonare sia di base, che avanzata, e l’uso di strumenti e presidi di emergenza.OGNI URGENZA PUO’ TRASFORMARSI IN EMERGENZA

  3. FC/veglia FC/sonno FR PA sistolica PA diastolica Neonato 100-180 80-160 40-60 60-90 20-60 Lattante 100-160 75-160 30-60 87-105 53-66 1° infanzia (2 anni) 80-110 60-90 24-40 95-105 53-66 2° infanzia (5 anni) 70-100 60-90 22-34 96-110 55-69 Età scolare (7 anni) 65-110 60-90 18-30 97-112 57-71 Adolescente (15 anni) 60-90 50-90 12-16 112-128 66-80 PARAMETRI VITALI PEDIATRICI IN RELAZIONE ALL’ETA’

  4. PARAMETRI VITALI E SEGNI CLINICI DI “ALLARME” IN ETA’ PEDIATRICA • Apnea > 10 sec • FR > 60 atti/min • Respiro agonico/distress respiratorio grave • SaO2 < 94% in aria ambiente • Cianosi con estremità fredde e marezzate • Polsi periferici flebili o assenti • Riempimento capillare > 2 sec in paziente normotermico • Punteggio Glasgow Coma Scale < 12 • Pupille anisocoriche o non reagenti • Convulsioni in atto • Glicemia al dito < 40 mg% o > 300 mg%

  5. EMERGENZE • Segni vitali anormali: Età PA sistolica (mm Hg) FC (bpm) FR (atti resp/min) 0-2 aa <60 <80 <15 o >40 2-5 aa <70 <60 <10 o >30 > 5 aa <90 <60 <5 o >25 •Respiro Irregolare Aritmico • Cianosi • Coma • Stato di male epilettico • Grandi traumi e/o traumi multipli • Grandi ustioni • Sanguinamenti acuti e/o gravi

  6. URGENZE • Violenza sessuale • Maltrattamento • Sintomi acuti in bambino <2-3 aa • Alterazioni del comportamento • Sanguinamento moderato • Disidratazione • Semiannegamento • Febbre >40° C • Ipertensione • Ipotermia • Rigidità nucale • Dolore acuto e grave • Avvelenamento

  7. LE DIVERSE FASI DEL TRIAGE PEDIATRICO • Valutazione sulla porta (A-B-C-D): 1) A = pervietà delle vie aeree; 2) B = respiro; 3) C = circolo; 4) D = deficit neurologici e/o alterazioni dello stato di coscienza. • Raccolta dati (valutazione soggettiva e oggettiva). • Decisione di triage. • Rivalutazione

  8. LA RIVALUTAZIONE: MOTIVAZIONI • I tempi di attesa possono essere lunghi. • La patologia nel bambino piccolo può essere di difficile interpretazione. • Il bambino piccolo non sa comunicare peggioramenti delle sue condizioni fisiche. • In età evolutiva il quadro clinico può variare in maniera rapida e imprevedibile.

  9. CODICE ROSSO: pericolo di vita imminente ⇒ accesso immediato Viene assegnato ai pazienti più gravi con compromissione di almeno una funzione vitale (respiratoria, cardio-circolatoria, nervosa) e/o alterazione di uno o più parametri vitali. Tutti gli Operatori sono al servizio del paziente con tutta la tecnologia a loro disposizione; la restante attività è ridotta all’indispensabile.

  10. CODICE GIALLO: potenzialepericolo di vita ⇒ accesso rapido Viene assegnato ai pazienti con sintomi e/o lesioni gravi, per i quali può essere presente un’alterazione, ma non ancora una compromissione, di una delle funzioni vitali ed esiste il pericolo di un aggravamento della situazione clinica. Le prestazioni necessarie sono erogate nel più breve tempo possibile. La rivalutazione va effettuata ogni 5 minuti.

  11. CODICE VERDE: urgenza differibile ⇒ accesso dopo codici rosso e giallo Viene assegnato ai pazienti con funzioni e parametri vitali normali, ma con sintomatologia rilevante, ad insorgenza acuta, che necessita di inquadramento. Le condizioni sono stabili e senza pericolo di aggravamento. La prestazione viene garantita appena possibile, ma solo dopo che gli Operatori hanno risolto tutti i casi più urgenti. In determinate condizioni di affollamento, l’attesa può anche risultare lunga. La rivalutazione va, comunque, effettuata ogni 20-30 minuti.

  12. CODICE BIANCO: non urgenza ⇒ accesso dopo tutti gli altri codici Viene assegnato ai pazienti con funzioni e parametri vitali normali, con sintomatologia non rilevante e ad insorgenza non acuta, e che potrebbero essere valutati in percorsi alternativi. La prestazione è, comunque, garantita, ma i tempi di attesa possono essere lunghi e non prevedibili.

  13. ACCESSI AL P.S. PEDIATRICO NEGLI AA 1998-2007

  14. Accessi al P.S. negli aa. 2005-2007

  15. Accessi al P.S. distinti per mese (aa. 2005-2007)

  16. Andamento accessi al P.S. in relazione ai mesi (aa. 2005-2007)

  17. Accessi al P.S. distinti per fasce orarie (aa. 2005-2007)

  18. Accessi al P.S. in base ai giorni della settimana

  19. Accessi totali al P.S. secondo codici di gravità (aa. 2005-2007)

  20. Ricoveri dopo P.S. (aa 2005-2007)

  21. Ricoveri dopo P.S. in base ai mesi (aa. 2005-2007)

  22. Accessi al P.S. nei primi sette mesi del 2008

  23. Accessi al P.S. distinti per codice di gravità nei primi sette mesi del 2008 Codici e 2008

  24. Distribuzione per codici di gravità nei primi sette mesi del 2008

  25. Principali cause di accesso al P.S. nel 2008

  26. CHE FARE ? • E’ necessario educare le famiglie fornendo informazioni su: - che cosa è un’urgenza; - la prima gestione del problema a domicilio; - come devono essere utilizzati correttamente i servizi. • E’ auspicabile garantire la continuità assistenziale tramite: - la Pediatria di gruppo; - l’Associazionismo; - l’istituzione di un punto d’ascolto attivo 24 ore/24 ore; - la collaborazione tra il Pediatra di Libera Scelta e i Pediatri del Punto di Primo Intervento attraverso lo scambio di informazioni reciproche.

  27. GRAZIE

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