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Il ruolo degli Enti Locali Relatore : Avv. Valerio Cicchiello Milano – 31 marzo 2010

“LA NUOVA V.I.A. NELLA REGIONE LOMBARDIA” La Legge regionale 2 febbraio 2010 n. 5 “Norme in materia di impatto ambientale”. Il ruolo degli Enti Locali Relatore : Avv. Valerio Cicchiello Milano – 31 marzo 2010 AUDITORIO SAN CARLO – SALA VERDE Corso Matteotti 14. Programma del seminario.

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Il ruolo degli Enti Locali Relatore : Avv. Valerio Cicchiello Milano – 31 marzo 2010

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Presentation Transcript


  1. “LA NUOVA V.I.A. NELLA REGIONE LOMBARDIA”La Legge regionale 2 febbraio 2010 n. 5“Norme in materia di impatto ambientale” Il ruolo degli Enti Locali Relatore: Avv. Valerio Cicchiello Milano – 31 marzo 2010 AUDITORIO SAN CARLO – SALA VERDE CorsoMatteotti 14

  2. Programma del seminario

  3. IntroduzioneDefinizioni e concetti preliminari “LA NUOVA V.I.A. NELLA REGIONE LOMBARDIA” – Il ruolo degli Enti Locali Milano – 31 Marzo 2010 – Corso Matteotti 14 Relatore: Avv. Valerio Cicchiello

  4. IntroduzioneDefinizioni e concetti preliminari Obiettivi del seminario • Introdurre le nuove disposizioni relative alla “NUOVA V.I.A. REGIONALE LOMBARDA” • Esaminare il nuovo ruolo e coinvolgimento nella procedura da parte degli Enti Locali • Analizzare alcune problematiche emergenti per gli Enti Locali dall’applicazione delle nuove disposizioni

  5. IntroduzioneDefinizioni e concetti preliminari

  6. VALUTAZIONE AMBIENTALE (Art. 5, comma 1, let. b, D.Lgs. 152/2006) IntroduzioneDefinizioni e concetti preliminari Procedimentoamministrativovalutativoesteso A dimensionepuntuale Con finalitàditutelaambientale Valutazione ambientale dei progetti, nel seguito valutazione d'impatto ambientale, di seguito VIA: il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al titolo III della seconda parte del presente decreto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, la definizione dei contenuti dello studio d'impatto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del progetto, dello studio e degli esiti delle consultazioni, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio Cfr..: Sentenza della Corte Costituzionale26 marzo 2010 n. 120 Sentenza della Corte Costituzionale26 Febbraio 2010 n. 67

  7. IMPATTO AMBIENTALE (Art. 5, comma 1, let. c) D.Lgs. 152/2006) IntroduzioneDefinizioni e concetti preliminari Alterazione Ambientale sulterritorio Impatto ambientale: l'alterazione qualitativa e/o quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa dell'ambiente, inteso come sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici, in conseguenza dell'attuazione sul territorio di piani o programmi o di progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissione, nonche' di eventuali malfunzionamenti Cfr. Sentenza del Consigliodi Sato, Sez. V 26 febbraio 2010 n.1134

  8. IntroduzioneDefinizioni e concetti preliminari La verifica attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se piani, programmi o progetti possono avere un impatto significativo sull'ambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazione secondo le disposizioni del presente decreto VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ (Art. 5, comma 1, let. m) D.Lgs. 152/2006) Accertamentovalutativo preventivo funzionale Sul rapporto tra Verifica di Via e Via cfr: Sentenza della Corte Costituzionale 26 marzo 2010 n. 120

  9. IntroduzioneDefinizioni e concetti preliminari DI VERIFICA: il provvedimento obbligatorio e vincolante dell'autorità competente che conclude la verifica di assoggettabilità PROVVEDIMENTI - di verifica (Art. 5, comma 1, let. n) D.Lgs. 152/2006) - di valutazione dell’ impatto ambientale (Art. 5, comma 1, let. o) D.Lgs. 152/2006) dirimente Obbligatorio Vincolante DI VALUTAZIONE:il provvedimento dell'autorità competente che conclude la fase di valutazione del processo di VIA. E' un provvedimento obbligatorio e vincolante che sostituisce o coordina, tutte le autorizzazioni, le intese, le concessioni, le licenze, i pareri, i nulla osta e gli assensi comunque denominati in materia ambientale e di patrimonio culturale. Cfr. Sentenza della Corte diGiustiziaeuropea 3 luglio 2008, proc.C-215/06; Sentenza Tar Lombardia, Brescia, Sez. I, 22 gennaio 2010, n. 211

  10. Tema 1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale “LA NUOVA V.I.A. NELLA REGIONE LOMBARDIA” – Il ruolo degli Enti Locali Milano – 31 Marzo 2010 – Corso Matteotti 14 Relatore: Avv. Valerio Cicchiello

  11. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale Criterio della ripartizione secondo D.Lgs 152/2006 VIA STATALE VIA REGIONALE Progetti: Allegati III e IV Progetti: Allegato II Competenza: Pubblica Amministrazione ex Legge Regionale Competenza : Ministerodell’Ambiente

  12. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale Criterio della ripartizione secondo D.Lgs 152/2006 VIA STATALE Progetti: Allegato II ** **“Sono sottoposti a VIA in sede statale i progetti di cui all'allegato II al presente decreto” (art. 7, comma 3 D.Lgs. 152/2006). Competenza : Ministerodell’Ambiente* *“In sede statale, l’Autorita’ competente e’ il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare …” (art. 7, comma 5 D.Lgs. 152/2006).

  13. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale Criterio della ripartizione secondo D.Lgs 152/2006 VIA REGIONALE Progetti: Allegati III e IV Competenza: Pubblica Amministrazione ex Legge Regionale “ Sono sottoposti a VIA secondo le disposizioni delle leggi regionali, i progetti di cui agli allegati III e IV al presente decreto” (Art. 7, comma 4 D.Lgs. 152/2006). “In sede regionale, l'autorità competente e' la pubblica amministrazione con compiti di tutela, protezione e valorizzazione ambientale individuata secondo le disposizioni delle leggi regionali o delle province autonome” (art. 7, comma 6 D.Lgs. 152/2006).

  14. Tema 1La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale

  15. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale a)Normativa previgente: Legge regionale n. 20 del 1999 (in vigore fino al 18 febbraio 2010) Competenza della REGIONE In via generale “La Regione è autorità competente in via generale per le procedure di VIA e di verifica riguardante i progetti indicati all’articolo 2, comma 1, fatte salve le disposizioni di cui ai commi successivi” (Art. 3, comma 1 L.r. 20/1999)

  16. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale a)Normativa previgente: Legge regionale n. 20 del 1999 (in vigore fino al 18 febbraio 2010) Competenza della PROVINCIA In via residuale Secondoil principio dicorrispondenza “Relativamente alle opere per la cui approvazione o autorizzazione sia competente la provincia territorialmente interessata, quest’ultima è l’autorità competente anche per le procedure di VIA e di verifica” (Art. 3, comma 2 L.r. 20/1999) Al momento: Dgr. 13 ottobre 2008 n. 7366 individuate le opere e gli interventi in materia di rifiuti per le quali la procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. è gia’ ora di competenza della Provincia territorialmente interessata dal progetto e competente al rilascio dell'autorizzazione. Individuata Secondoglielenchiapprovati “La Giunta regionale approva appositi elenchi, predisposti e periodicamente aggiornati …. , recanti la ricognizione delle opere e degli interventi soggetti alla competenza provinciale ai sensi del comma 2” (Art. 3, comma 3 L.r. 20/1999)

  17. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale a)Normativa previgente: Legge regionale n. 20 del 1999 (in vigore fino al 18 febbraio 2010) COMUNE In via puntuale Solo operericomprese in appositoelenco “I comuni e le comunità montane … sono autorità competenti alle procedure di valutazione di impatto ambientale e di verifica nei casi e per le tipologie di opere compresi in specifico elenco approvato dalla giunta regionale entro sessanta giorni dall’entrata in vigore delle presente legge” (Art. 3, comma 4L.r. 20/1999) Concretamente: non e’ stato approvato alcun elenco: la Via comunale non e’ mai stata operativa

  18. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale secondo la Legge regionale n. 20 del 1999 (in vigore fino al 18 febbraio 2010) Il ruolo attivo attuale degli Enti Locali (Province) nella V.I.A.: • → settoriale (per il solo settore dei Rifiuti) • → concretamente operativo di recente (quanto ad effettiva messa in opera: a partire da fine 2008) Confronto numerico verifica di assoggettabilità (relativo all’anno 2009): • → Verifiche Via Regionali: 204 • → Verifiche Via Provinciali: 135 • (Fonte: Silvia Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale; dati aggiornati al 16.3 2010)

  19. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale

  20. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale b) Normativa vigente: Legge regionale n. 5 del 2010 (in vigore a partire dal 19 febbraio 2010) Competenza della REGIONE Per a) verifica di V.I.A. b) V.I.A. secondo il principio della corrispondenza Tra competenza all’autorizzazione e VIA secondo il principio della continuità Vedi parte I allegato C, L.R. 5/2010 secondo una serie di criteri complementari (9) ed uno speciale Art. 2, comma 2 e Art. 15 L.R. 5/2010

  21. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale b) Normativa vigente: Legge regionale n. 5 del 2010 (in vigore a partire dal 19 febbraio 2010) Competenza della PROVINCIA Per a) verifica di V.I.A. b) V.I.A. secondo il principio della corrispondenza Tra competenza all’autorizzazione e VIA secondo il principio della continuità Vedi parte II allegato C, L.R. 5/2010

  22. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale ! N.B.: IL CONFERIMENTO DI COMPETENZA, in materia di V.I.A., ALLA PROVINCIA NON E’ IMMEDIATO Ma è di:

  23. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale b) Normativa vigente: Legge regionale n. 5 del 2010 (in vigore a partire dal 19 febbraio 2010) Competenza del COMUNE Per a) verifica di V.I.A. b) V.I.A. secondo il principio della corrispondenza Tra competenza all’autorizzazione e VIA secondo il principio della continuità Vedi Art. 2, comma 4 e progetti individuati nell'allegato B della L.R. 5/2010

  24. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale b) Normativa vigente: Legge regionale n. 5 del 2010 (in vigore a partire dal 19 febbraio 2010) Cosa cambia per i COMUNI ? ANALIZZIAMO LA NORMA: ART. 2, COMMA 4 LEGGE Regionale Lombardia n. 5/2010 “Il Comunesul cui territorio si prevede di realizzare l'intervento è, secondo la decorrenza stabilita dall'articolo 14, comma 9, autorità competente all'espletamento delle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA per i progetti individuati nell'allegato B,rispetto ai quali il comune è competente all'approvazione o all'autorizzazione”. I requisiti espliciti sono 3: 1) la localizzazione dell’intervento sul territorio; 2) la competenza autorizzatoria od approvativa; 3) l’individuazione dell’intervento nell’elenco dell’Allegato B

  25. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale COSA CAMBIA RISPETTO A PRIMA PER I COMUNI? ! Prima • “I comuni e le comunità montane … sono autorità competenti alle procedure di valutazione di impatto ambientale e di verifica nei casie per le tipologie di opere compresi in specifico elenco approvato dalla giunta regionale entro sessanta giorni dall’entrata in vigore delle presente legge” (Art. 3, comma 4L.R. 20/1999) era PUNTUALE: Ora • “Il Comune sul cui territorio si prevede di realizzare l'intervento è, secondo la decorrenza stabilita dall'articolo 14, comma 9, autorità competenteall'espletamento delle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA per i progetti individuati nell'allegato B, rispetto ai quali il comune ècompetente all'approvazione o all'autorizzazione” (Art. 2, comma 4 L.R. 5/2010) è x COMPETENZA: MA NON SOLO ….

  26. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale IL CRITERIO DI ATTRIBUZIONE DELLA COMPETENZA IN MATERIA DI VIA X I COMUNI E’ ORA …. ! 2. E’ ANCHE IL CRITERIO DI CHIUSURA GENERALE. 1. IL MEDESIMO di quello previsto per Regione e Province (criterio della CORRISPONDENZA) • ““La legge regionale che dispone il conferimento di competenze approvative o anche autorizzatorie relative ai progetti di cui alla presente legge deve fare riferimento anche alle corrispondenti competenze in materia di VIA o verifica di assoggettabilità a VIA. Nel silenzio della legge si applicail principio della corrispondenza fra competenze approvative o anche autorizzatorie e competenze in materia di VIA”. Art 2, comma 9, L.R. no. 5/2010 coerente con il principio costituzionale della sussidiarietà : art. 118 Cost

  27. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale ! N.B.: IL CONFERIMENTO DI COMPETENZA, in materia di V.I.A., AL COMUNE NON E’ IMMEDIATO Ma è di:

  28. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale APPROFONDIMENTO: la competenza dei Comuni in materia di via secondo la nuova legge regionale lombarda Quanti e Quali sono gli interventi (attualmente) individuati nell’Allegato B per cui la competenza è Comunale? a) Cambiamento di uso di aree non coltivate, semi-naturali o naturali per la loro coltivazione agraria intensiva con una superficie superiore a 10 ettari – (Settore agricoltura, Let. a allegato B L.r. 5/2010) QUALI? Sono 3 b) Piscicoltura per superficie complessiva oltre 5 ettari (Settore agricoltura, Let. e allegato B L.r. 5/2010) c) Parcheggi di uso pubblico con capacità superiore a 500 posti auto (Settore “Progetti di infrastrutture, Let. a allegato B L.r. 5/2010)

  29. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale APPROFONDIMENTO: la competenza dei Comuni in materia di Via secondo la nuova legge regionale lombarda La portata dell’innovazione è circoscritta a questi 3 interventi? PERCHE’? NO Gli allegati A, B, C sono periodicamente aggiornati Attraverso delibera di Giunta annuale che recepisce le “modifiche legislative”. Da questo punto di vista, è possibile una futura estensione delle competenze comunali (ugualmente dicasi per le Province). Art. 2, comma 8 L.r. 5/2010

  30. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale APPROFONDIMENTO: la competenza degli Enti Locali in materia di via secondo la nuova legge regionale lombarda L’attribuzione all’Ente Locale della competenza in materia di VIA nel silenzio di disciplina si applica solo per il futuro? SECONDO SÌ un’interpretazione letterale dell’art. 2, comma 9 della L.r. 5/2010. SECONDO NO un’interpretazione logico-sistematica dell’art.2, c. 9 L.r. 5/2010 In altri termini… E’ possibile [nel senso di giuridicamente sostenibile] un’attuale estensione della competenza degli Enti Locali in materia di VIA, in aggiunta ai casi già specificamente previsti dalla L.R. 5/2010?

  31. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale APPROFONDIMENTO: la competenza degli Enti Locali in materia di VIA secondo la nuova legge regionale lombarda L’attribuzione all’Ente Locale della competenza in materia di VIA nel silenzio di disciplina si applica solo per il futuro? Il problema si pone quando … Vi siano già ora competenze autorizzatorie/approvative del Comune/Provincia in corrispondenza della quale non vi sia una specifica regolamentazione legislativa della competenza in materia di Via: il presupposto, quindi, e’ una lacuna normativa di specificazione delle competenze in materia di VIA In questo caso, secondo un’interpretazione sistematica della norma, l’Autorità competente … deveesserel’Ente Locale competenteall’autorizzazionedell’opera/intervento, in applicazione del principio “nelsilenzio della legge ….”

  32. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale APPROFONDIMENTO: la competenza dei Comuni in materia di VIA secondo la nuova legge regionale lombarda Il caso specifico del Comune: l’attribuzione al Comune della competenza in materia di VIA nel silenzio di disciplina si applica solo per il futuro? A titolo di prima ricerca: esistono materie per cui si pone già ora il tema? … Vediamo le seguente norma ….. Art. 1 D.p.r. 447 del 1998 1. Il presenteregolamento ha per oggettola localizzazionedegliimpiantiproduttividibeni e servizi, la lororealizzazione, ristrutturazioneampliamento, cessazione, riattivazione e riconversionedell’attivitàproduttiva … 3. E’ fatto salvo quantodispostodall’art. 27 del decretolegislativo 31 marzo 1998, n. 112, …, in ordine al procedimentodivalutazionediimpattoambientale

  33. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale APPROFONDIMENTO: la competenza dei Comuni in materia di VIA secondo la nuova legge regionale lombarda … in materia di localizzazione ed autorizzazione degli impianti produttivi Art. 23 del D.Lgs. 112 /1998 1. Sono attribuite aicomunile funzioni amministrative concernenti la realizzazione, l'ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi, …. Competenza del Comune Art. 24 del D.Lgs. 112 /1998 1.Ogni comune esercita, singolarmente o in forma associata, … le funzioni di cui all'articolo 23, ….. 2. Presso la struttura è istituito uno sportello unico…. Istituzione sportello unico Art. 27 del D.Lgs. 112 /1998 1. Sono fatte salve le vigenti norme in materia di valutazione di compatibilità e di impatto ambientale. …. Silenzio –rinvio in materia di VIA

  34. T1: La ripartizione di competenze tra VIA Regionale, Provinciale e Comunale APPROFONDIMENTO: la competenza dei Comuni in materia di VIA secondo la nuova legge regionale lombarda … in materia di localizzazione ed autorizzazione degli impianti produttivi Art. 6 L.r. n. 1 del 2007, I comma 1. Lo sportello unico di cui all’articolo 24 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della l. 15 marzo 1997, n. 59) é responsabile di tutti i procedimenti amministrativi inerenti le attività economiche produttive di beni e servizi. Laddove non sia ancora attivo, le relative funzioni sono assolte dal competente ufficio comunale. Competenza del Comune Art. 6 L.r. n. 1 del 2007, V comma 1. Qualora l’intervento sia soggetto a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) o Valutazione Ambientale Strategica (VAS), i termini [n.d.r.: x la convocazione della conferenza dei servizi che si deve pronunciare sugli atti di assenso] decorrono dalla comunicazione dell’esito favorevole delle relative procedure. Silenzio –rinvio in materia di VIA

  35. T1: La ripartizione di competenze tra V.I.A. Regionale, Provinciale e Comunale ! N.B.: AL CONFERIMENTO DI COMPETENZA, in materia di V.I.A., A FAVORE DEGLI ENTI LOCALI DOVREBBE CORRISPONDERE per scelta legislativa espressa: • Art. 1, comma 3 L.r. n. 1 del 2000 • Salvo diversa ed espressa disposizione della presente leggee nel rispetto dell’autonomia organizzativa degli enti locali, il trasferimento ovvero la delega di funzioni comprendono anche l’organizzazione, le dotazioni finanziarie e di personale, nonché le attività strumentali necessarie all’esercizio delle funzioni stesse, secondo i principi fissati dalla normativa regionale • Il trasferimento di: • organizzazione • dotazioni finanziarie • personale • attività strumentali

  36. Tema 2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA “LA NUOVA V.I.A. NELLA REGIONE LOMBARDIA” – Il ruolo degli Enti Locali Milano – 31 Marzo 2010 – Corso Matteotti 14 Relatore: Avv. Valerio Cicchiello

  37. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA • - Al coinvolgimento istruttorio di un Ente Locale • - nelle Via NON STATALI (Regione, Provincia, Comune) • - per cui l’Ente Locale in questione non è competente N.B.: L’AMBITO DI RIFERIMENTO DEL PRESENTE APPROFONDIMENTO E’ CIRCOSCRITTO : !

  38. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA La disciplina regionale previgente: che cosa prevedeva la Legge R. n. 20 del 1999? Articolo 5 L.r. 20 1999 Sono individuati quali enti interessati alla procedura di VIA, ai sensi dell'art. 4, comma 1, del d.p.r. 12 aprile 1996: a) le province, i comuni e le comunità montanenel cui territorio ricadono l'opera progettata e gli impianti connessi; b) gli enti gestori di aree protette, nel caso in cui le opere progettate e gli impianti connessi ricadano anche solo parzialmente nel territorio di loro competenza; c) i soggetti pubblicicui compete il rilascio di atti autorizzatori, concessori, nulla-osta o di assenso, comunque denominati, da acquisire per la realizzazione dell'opera progettata e degli impianti connessi.[1 ] [1] Articolo abrogato dall'articolo 13 della L.R. n. 5 del 02 febbraio 2010.

  39. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA La disciplina regionale previgente: che cosa prevedeva la Legge R. n. 20 del 1999? → Principio del coinvolgimento necessario:

  40. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA sovracomunale La disciplina regionale vigente: che cosa prevede la Legge R. n. 5 del 2010? Art. 2, commi 10 e 11 L.r. 5/2010 10. Ai fini della partecipazione al procedimento, sono enti direttamente interessatile province, i comuni, le comunità montane e i parchi nazionali e regionalinel cui territorio è prevista la realizzazione dei progetti per i quali si chiede l'espletamento della procedura di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA. 11. Ai fini della partecipazione al procedimento, sono enti non direttamente interessati gli enti, diversi da quelli di cui al comma 10, sul territorio dei quali sono configurabili potenziali impatti ambientali connessi alla realizzazione dei progetti oggetto di VIA o di verifica di assoggettabilità a VIA. Per partecipare al procedimento gli enti non direttamente interessati presentano all'autorità competente motivata istanza di partecipazione alla procedura di VIA o di verifica di assoggettabilità a VIA. L'autorità competentepuònegare la partecipazionesolo a seguito di provvedimento espresso e motivato, nei casi in cuigli enti indicati al periodo precedente non possano subire pregiudizio alcuno dall'intervento.

  41. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA sovracomunale La disciplina regionale vigente: che cosa prevede la Legge R. n. 5 del 2010? Principio del coinvolgimento Principio del coinvolgimento su necessario: richiesta: ≠ da prima Secondo la territorialità dell’opera Secondo il principio del potenziale impatto ambientale di Enti Locali = come prima della realizzazione dell’opera sul territorio dei Parchi nazionali e regionali ≤ di prima (vdinfra) non c’è più il principio del coinvolgimento degli Enti che hanno competenza: -al rilascio di autorizzazioni / atti di assenso

  42. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA sovracomunale Confronto tra normativa previgente e l’attuale Quanto al principio della territorialità (cfr. art. 5, let. a e b L.r. 20/99 con art. 2, c.10 L.r. 5/2010) non sono più coinvolti i Gestori di tutte le aree protette che non siano Gestori di parchi nazionali e regionali: Sono escluse, avendo come riferimento la qualificazione delle aree protette data dal Legislatore lombardo: - “le riserve naturali”; - “i monumenti naturali”; - “le zone di particolare rilevanza naturale e ambientale …. ”; (L.r. n. 86 del 1983: cfr e vd. art. 1, 2, ed annesso Allegato A alla Legge) Sono altresì escluse, avendo come riferimento le aree per la salvaguardia della biodiversità costituenti la “Rete Natura 2000” - “le zone di protezione speciale” (ZTS) - “i siti di importanza comunitaria” (SIC) ed i proposti siti di importanza comunitaria (Psic); - “le zone speciali di conservazione” (ZSC) (L.r. n. 86 del 1983: art. 25 bis e seguenti; D.p.r. 357 del 1997) Sono pure parimenti escluse: - “i parchi locali di interesse sovracomunale” (L.r. n. 86 del 1983: previsti dall’art. 34 ma soppressi dall’art. 2 L.r. 11 del 2010) - “le riserve naturali locali” (L.r. n. 86 del 1983: richiamati dall’art. 36)

  43. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA • La portata della modifica in questione • (n.d.r. da cui va scomputata l’area ricoperta dai • parchi regionali, il cui Ente gestore deve essere coinvolto anche ora ) • Il “"Sistema delle Aree Protette Lombarde“ • comprende24 parchi regionali, distinti per tipologia: fluviali, montani, di cintura metropolitana, agricoli e forestali 78 parchi locali di interesse sovracomunale , 65 riserve naturali, 29 monumenti naturali, questa "rete" copre oltre 450.000 ettari di territorio della Lombardia” • (fonte: Sito Sistema Parchi della Regione Lombardia” http://www.parchi.regione.lombardia.it/html/01_sezione.asp?codalbero=1&nomeclassif=Argomento ) • I Siti natura 2000 nella Regione Lombarda • comprendono193 SIC, 66 ZPS (aggiornati con DGR 6648/2008) e ricoprono 372.068 ettari di territorio della Lombardia • (fonte: Ministero Ambiente • http://www.minambiente.it/opencms/export/sites/default/archivio/allegati/finanziamenti_natura_2000/natura2000_lombardia.pdf)

  44. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA Confronto tra normativa previgente e l’attuale Quanto al nuovo principio del coinvolgimento eventuale (cfr. art. 5, let. c L.r. 20/99 con art. 2, c.11 L.r. 5/2010) Viene introdotta una nuova “figura” giuridica: la figura di “Ente non direttamente interessato” = Ente sul cui territorio sono configurabili potenziali effetti ambientali connessi alla realizzazione dei progetti ↓ Secondo la nuova impostazione: la partecipazione di questi Enti non DEVE (“dovrebbe”) essere più ricercata dall’Ente competente ma … ammessa a seguito di “motivata istanza” ↓ Il sub procedimento (di ammissione alla partecipazione da parte degli Enti “non direttamente interessati”), per essere tale, e cioè funzionale all’ingresso nel procedimento, porterebbe l’Autorità competente a pronunciarsisulla sussistenza o meno di un potenziale pregiudizio dell’interesse protetto dall’Ente istanteprima della conclusione del procedimento, e cioè prima che la stessa Autorità competente abbia concluso l’iter istruttorio ed acquisitivo delle osservazioni da parte dei soggetti istanti.

  45. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA Il ruolo degli Enti Locali secondo la nuova Legge regionale lombarda in materia di V.I.A.

  46. T2: Il coinvolgimento istruttorio degli Enti Locali nella VIA Nello specifico: il coinvolgimento degli Enti locali nella Via regionale • C’è un regime transitorio: • Applicazione delle regole di partecipazione procedurali previgenti • (art. 14, comma 3 L.r. n. 5/2010) • Ci sarà una nuova disciplina procedurale: • Con la costituzione della commissione istruttoria regionale per la V.i.a. • (art. 3. comma 3 L.R. n. 5/2010) • In ognicaso: • Con applicazione, da subito, della distinzione tra Ente direttamente interessato ed Ente non direttamente interessato

  47. Tema 3Lo svolgimento della V.I.A. degli Enti Locali in proprio, in forma associata, in forma convenzionata ed il suo finanziamento “LA NUOVA V.I.A. NELLA REGIONE LOMBARDIA” – Il ruolo degli Enti Locali Milano – 31 Marzo 2010 – Corso Matteotti 14 Relatore: Avv. Valerio Cicchiello

  48. T3: Lo svolgimento della V.I.A. degli Enti Locali in proprio, in forma associata, in forma convenzionata ed il suo finanziamento I principi: Possibile esercizio in forma associata Possibile incentivazione regionale Art. 3, comma 2 DLgs. 112/1998 Al fine di favorire l'esercizio associato delle funzioni dei comuni di minore dimensione demografica, le regioni individuano livelli ottimali di esercizio delle stesse, ….. Nell'ambito della previsione regionale, i comuni esercitano le funzioni in forma associata, individuando autonomamente i soggetti, le forme e le metodologie, entro il termine temporale indicato dalla legislazione regionale. Decorso inutilmente il termine di cui sopra, la regione esercita il potere sostitutivo nelle forme stabilite dalla legge stessa. La legge regionale prevede altresì appositi strumenti di incentivazione per favorire l'esercizio associato delle funzioni.

  49. T3: Lo svolgimento della V.I.A. degli Enti Locali in proprio, in forma associata, in forma convenzionata ed il suo finanziamento Le forme possibili di Via degli Enti Locali in Regione Lombardia • a) il supporto tecnico- amministrativo alla Regione • b) il supporto tecnico-scientifico all’Arpa ! “La Regione assicura, se richiesto, adeguato supporto tecnico-amministrativo in materia di VIA alle altre autorità competenti ai sensi della presente legge” (art. 3, comma 9 L.R. n. 5 /2010). 1 Lo svolgimento della V.I.A. degli Enti Locali in proprio “Le autorità diverse dalla Regione …possono avvalersi del contributo tecnico- scientifico dell'ARPA per l'espletamento delle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA in relazione alle attività di competenza elencate alle lettere a), b), c) e d) del comma 3 ed esclusivamente secondo le modalità stabilite nel regolamento di cui al comma 1 e …” (art. 3, comma 4 L.r. n. 5/2010).

  50. T3: Lo svolgimento della V.I.A. degli Enti Locali in proprio, in forma associata, in forma convenzionata ed il suo finanziamento Le forme possibili di Via degli Enti Locali in Regione Lombardia • a) Attraverso la forma associata • b) Attraverso la Convenzione: • con la Provincia; • con la comunità montana unione dei comuni altre forme associative con il vincolo di risultato: “almeno 5.000 residenti” 2 Lo svolgimento della V.I.A. degli Enti Locali (per i piccoli comuni) in coordinamento con altri Enti Locali “Per l'espletamento delle procedure …. i piccoli Comuni … possono costituire o aderire … a una delle forme associative di cui all'articolo 16, comma 1, lettere a) e c), della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 …., che raggiunga una popolazione di almeno 5.000 residenti, ovvero stipulare convenzioni con la rispettiva provincia o …. con la rispettiva comunità montana” (art. 2, comma 5 L.r. 5/2010).

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