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2. L’assistente sociale nei servizi degli enti locali

2. L’assistente sociale nei servizi degli enti locali. I presupposti normativi. Costituzione, art. 38 D.P.R. 616/77 L. 142/90  D. Lgs. 267/00 L. 241/90 L. 328/00. Principali competenze a carico dei Servizi Sociali degli enti locali. Famiglia Minori

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2. L’assistente sociale nei servizi degli enti locali

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Presentation Transcript


  1. 2. L’assistente sociale nei servizi degli enti locali Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  2. I presupposti normativi • Costituzione, art. 38 • D.P.R. 616/77 • L. 142/90  D. Lgs. 267/00 • L. 241/90 • L. 328/00 Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  3. Principali competenze a carico dei Servizi Sociali degli enti locali • Famiglia • Minori • Adulti in situazione di disagio sociale • Anziani • Persone diversamente abili • A.I.D.S. • Immigrati e Nomadi Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  4. Modelli organizzativi nei Servizi Sociali negli enti locali: la suddivisione in aree • Suddivisione del territorio in sub-aree territoriali, all’interno di ciascuna delle quali ci si occupa di tutte le funzioni del Servizio Sociale • Suddivisione degli operatori in aree funzionali • minori • adulti • disabili • anziani • Inclusione sociale/contrasto alla povertà • … Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  5. Il Segretariato Sociale è la porta attraverso la quale: Il cittadino entra nella Amministrazione • L’Amministrazioneaccoglie il cittadino esi presenta • esce per andare a conoscere il territorio Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  6. In particolare, il Segretariato Sociale E’ indicato dalla L. 328/00 come servizio essenziale (art.22 c. 4 lett. a) e consente al cittadino di: • avere informazioni complete sui diritti, le prestazioni, le modalità di accesso ai servizi; • conoscere le risorse sociali disponibili sul territorio. L’obiettivo è evitare che proprio i cittadini più fragili vengano scoraggiati nella ricerca di aiuto. Il cittadino dovrà poter avere, oltre alle informazioni sull’offerta pubblica, anche notizie sui soggetti privati o di volontariato. Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  7. Il Segretariato Sociale costituisce il luogo della prima accoglienza, ma è parte di un processo più ampio: Segretariato Informazione/consulenza Cittadino Accoglimento domande Sociale Assegnazione A.S. Presa in carico Appuntamento A.S. Invio ad altri Uffici o Servizi Invio codificato Accompagnamento per soggetti fragili Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  8. a. Responsabilità familiari e diritti dei minori Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  9. Servizi di assistenza educativa domiciliare per minori • E' un servizio rivolto ai minori appartenenti a nuclei familiari che necessitano supporto nel compito di promuovere la crescita armonica e lo sviluppo psico-affettivo del bambino o dell'adolescente (sostegno alla genitorialità). • Si esplica attraverso l'intervento di operatori esperti (solitamente, educatori professionali) appartenenti solitamente ad organismi del terzo settore • Il piano dell'intervento personalizzato viene proposto dall'assistente sociale del Servizio Sociale dell’Ente Locale di residenza e concordato con gli operatori dell'Ente convenzionato, nonché con la famiglia del minore. Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  10. Servizi ed interventi attuati con i fondi della L. 285/97 (solo per 15 grandi «città riservatarie») • Servizi ed interventi di sostegno alla genitorialità • Interventi di prevenzione e promozione dell’agio • Interventi in collaborazione con le scuole • Centri socio-educativi per bambini • Centri di Aggregazione per adolescenti • … Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  11. Rapporti con la Magistratura Minorile I Servizi Sociali dell’ente locale collaborano con il Tribunale per i minorenni, il Tribunale Civile e la Procura minorenni presso il T.M., per i minori soggetti a provvedimenti civilidell'Autorità giudiziaria.: • Situazioni di minori i cui genitori non sono in grado di prendersi adeguatamente cura di loro • Situazioni di separazione in cui i genitori non trovano un accordo sulla gestione dei figli (dall’affido esclusivo all’affido condiviso) Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  12. Affidamento familiare • La legge 149/2001 prevede che il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo può essere affidato ad un'altra famiglia, o ad una persona singola, o ad una comunità di tipo familiare, al fine di assicurargli il mantenimento, l'educazione e l'istruzione. • L’affido è proposto dal Servizio Sociale dell’ente locale, previo consenso dei genitori, reso esecutivo dall’autorità giudiziaria oppure, se non c’è consenso dei genitori naturali, dal Tribunale dei minorenni. • Oltre che dalla temporaneità, l’affidamento è caratterizzato dal mantenimento dei rapporti con la famiglia d’origine e dal rientro del minore nella stessa Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  13. Le misure estreme … • Adozioni è competenza dei servizi degli enti locali l’informazione ed orientamento delle coppie interessate, e successivamente l’indagine socio-psicologica (in collaborazione con le ASL) per la valutazione del Tribunale circa l’idoneità delle coppie all’adozione) • Collocamento di minori in case famiglia e strutture similari su disposizione del Giudice (Tribunale per i Minorenni o Ordinario, o in caso di urgenza Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni)  Il Servizio Sociale territoriale è competente per il rilascio di autorizzazione e successiva vigilanza sulle strutture per minori collocate nel proprio territorio Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  14. b. Contrasto alla (alle?) povertà Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  15. Contributi economici • C’è una grande varietà di tipologie di sostegno economico nei diversi Comuni • In Roma Capitale, è tutt’oggi vigente la Deliberazione del Consiglio Comunale 154/97, per quei tempi assai innovativa: superava la logica dell’intervento per categorie assistenziali rivolto ad un soggetto individualmente considerato per entrare in un’ottica in cui la situazione di bisogno del soggetto è organicamente considerata all’interno del nucleo familiare di cui fa parte. Prevedeva inoltre un intervento che avesse un carattere progettuale. Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  16. Emergenza alloggiativa a RomaDeliberazione del Consiglio Comunale 163/98 • Si tratta di un contributo finanziario a famiglie in gravi condizioni socio economiche, per il pagamento dell'affitto di un alloggio da reperire sul pubblico mercato. • L'importo del contributo non può eccedere il 90% del canone di locazione per la durata massima di quattro anni – o il massimale di € 516,00 • Hanno diritto ad usufruire del servizio i nuclei familiari italiani e stranieri residenti da almeno un anno nel territorio del comune di Roma e che debbano lasciare l’alloggio a motivo di eventi calamitosi e catastrofici, sgomberi, sfratti Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  17. Altre fonti di contributi economici … • Del. 278/93 (contributi per persone affette da HIV e sindromi correlate) • IPAB • Fondi regionali (Bonus gas, non attivato nel 2012 … e nel 2013? …; L.R. 14/99, fondi madri nubili; L.R. 32/01, interventi a favore della famiglia) • … Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  18. Altri interventi di contrasto alla povertà • Iscrizione anagrafica in Via Modesta Valenti (a Roma) • Inserimenti in mense/dormitori • Interventi per emergenza freddo • Interventi di emergenza sociale Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  19. La povertà ieri … Era circoscritta prevalentemente alle fasce socialmente disagiate (immigrati … homeless … disoccupati di lungo periodo … persone «storicamente» assistite dai servizi, che spesso replicano i loro destini lungo le generazioni …) Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  20. … e oggi? Oltre ai poveri «tradizionali» si rivolgono oggi ai servizi molte persone che non vi arrivavano sino a 2-3 anni fa … Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  21. I «nuovi poveri» … • pensionati con figli a carico … • separate e separati … • giovani disoccupati, sottoccupati, con occupazioni precarie o discontinue (working poor) … • 40/50enni che perdono il lavoro … • il ceto medio … Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  22. c. Persone con disabilità Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  23. I Servizi per l’integrazione scolastica: l’A.E.C. L’Ente Locale è tenuto a fornire il servizio dell’Assistente Educativo Culturale per i minori frequentanti gli asili nido e le scuole sino alla secondaria di primo grado (per le scuole superiori, la competenza è della Provincia) Il Servizio, ormai nella gran parte esternalizzato, è coordinato da un’Assistente Sociale del Municipio, che tiene le fila del progetto dei singoli minori e lo verifica periodicamente con gli operatori delle cooperative e gli insegnanti, all’interno dei Gruppi di Lavoro sull’Handicap, previsti dalla L. 104/92 Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  24. I servizi di assistenza domiciliare Sono servizi rivolti ai cittadini diversamente abili, di norma al di sotto di 60 anni (se donne) o 65 (se uomini). Offrono un sostegno a domicilio per rispondere a bisogni di • Autosufficienza • Autonomia • Socializzazione Sono servizi per lo più affidati ad organismi del Terzo Settore. Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  25. I servizi semiresidenziali Si tratta di Centri Diurni, che di norma possono avere carattere socio-educativo (a diretta competenza comunale) o socio-riabilitativo (di competenza della A.S.L.)  Insieme ad altre attività e progetti (ad es., laboratori) favoriscono la socializzazione delle persone con disabilità ma anche l’appropriarsi/riappropriarsi di abilità utili nella vita quotidiana, sia in ambito domiciliare che nell’orientamento esterno (prendere i mezzi pubblici, spostarsi nei luoghi del quartiere …) Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  26. L’abitare …  strutture residenziali (case-famiglia; comunità alloggio; …)  percorsi di training abitativo atti a favorire l’acquisizione di capacità di vita autonoma, con il supporto di operatori, per favorire il dopo di noi Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  27. d. Terza età Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  28. Servizi di ricreazione sociale e vacanza • Centri Anziani • Soggiorni estivi • «Oasi», «Punti blu/verdi» • … Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  29. I servizi di assistenza domiciliare Sono servizi rivolti ai cittadini diversamente abili, di norma a partire dai 60 anni (se donne) o 65 (se uomini), con diversi gradi di autosufficienza. Offrono un sostegno a domicilio per la gestione personale e della casa, la preparazione dei pasti, ma anche accompagno per la spesa, socializzazione, segretariato sociale. Sono servizi per lo più affidati ad organismi del Terzo Settore. Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  30. I Centri diurni per anziani fragili Sono servizi a carattere semi-residenziale, che propongono una soluzione alternativa al servizio di assistenza domiciliare ed all’inserimento in strutture residenziali a favore degli anziani fragili, cioè parzialmente autosufficienti Perseguono principalmente due obiettivi: • favorire il recupero e il mantenimento delle residue capacità psico-fisiche dell'anziano evitando un ulteriore decadimento delle stesse; • offrire un concreto servizio di sostegno al nucleo familiare per prevenire gravi situazioni di stress psico-fisico. Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  31. I Centri Alzheimer Si tratta di strutture semiresidenziali, specializzate per le persone affette da morbo di Alzheimer o altre demenze, e perseguono sostanzialmente due obiettivi: • il mantenimento delle capacità delle persone, rallentando il processo degenerativo proprio della malattia • Il sollievo ai familiari, che possono contare su alcune ore libere nella giornata per riprendersi cura di sé stessi Cristina Tilli – A.A. 2012/13

  32. Le case di riposo • Sono strutture residenziali per persone anziane (di norma, dai 60 anni se uomini e 55 se donne) totalmente o parzialmente autosufficienti (  quando aumenta il livello di non autosufficienza, occorre rivolgersi a strutture anche a valenza sanitaria, le R.S.A.) • L’Ente Locale contribuisce al pagamento della retta degli anziani a basso reddito che vengono ospitati nelle case di riposo private • L’Ente Locale autorizza il funzionamento della case di riposo situate nel proprio territorio e controlla il permanere delle condizioni di idoneità della struttura e del servizio Cristina Tilli – A.A. 2012/13

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