1 / 30

Le donne nei processi decisionali una scarsa presenza, un costo elevato per la vita privata

Le donne nei processi decisionali una scarsa presenza, un costo elevato per la vita privata. Prof.ssa Antonella Pinnelli Facoltà di Scienze Statistiche Università Sapienza di Roma. Perché le donne devono partecipare ai processi decisionali?.

brasen
Download Presentation

Le donne nei processi decisionali una scarsa presenza, un costo elevato per la vita privata

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Le donne nei processi decisionaliuna scarsa presenza, un costo elevato per la vita privata Prof.ssa Antonella Pinnelli Facoltà di Scienze Statistiche Università Sapienza di Roma

  2. Perché le donne devono partecipare ai processi decisionali? • lo stato di minoranza politica di una categoria maggioritaria di cittadini è il segno più certo dei limiti della democrazia reale • la composizione per sesso degli organi decisionali e di rappresentanza esercita un impatto determinante sulla implementazione di politiche e misure che incidono direttamente o indirettamente sulla vita delle famiglie.

  3. La partecipazione delle donne al processo decisionale “non è soltanto una richiesta di semplice giustizia o democrazia, ma può essere interpretata come condizione necessaria affinché gli interessi delle donne siano presi in considerazione. Senza l’attiva partecipazione delle donne e l’integrazione delle loro prospettive a tutti i livelli del decision-making, gli obiettivi di eguaglianza, sviluppo e pace non potranno essere raggiunti.” Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne

  4. Da 40 a 50 % Da 30 a 34.9 % Da 20 a 24.9% Da 10 a 14.9 % Da 15 a 19.9 % Da 5 a 9.9 % Da 35 a 39.9 % Da 25 a 29.9 % L’Europa nel 2005: Fonte: Inter-parliamentary Union

  5. L’Italia e l’Europa nel 2008 • La percentuale di donne elette alla Camera dei Deputati nel Parlamento Italiano è attualmente pari a 21,3. • L’Italia si colloca al 22° posto nella graduatoria dell’ incidenza femminile nei Parlamenti (lower houses) delle democrazie europee. • La presenza delle donne al parlamento è massima in Svezia (47%) e minima in Albania (7,1%).

  6. Le fonti • Statistiche on line della Commissione Nazionale Pari Opportunità, elaborazioni su dati del Ministero dell’Interno. • Pubblicazione Donne e Politica, IV ed., della Commissione Nazionale Pari Opportunità. • Anagrafe degli Amministratori Locali, banca dati on line del Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale dei Servizi Elettorali. • Risultati elettorali, dati on line del Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale dei Servizi Elettorali. • Conto annuale 1999-2000, statistiche on-line sul Pubblico Impiego, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato. • Sito web del Governo Italiano. • Global Database of Quotas for Women, International IDEA(Institute for Democracy and Electoral Assistance) and Stocholm University.

  7. Gli argomenti che tratteremo Genere e…. • processo decisionale politico nazionale • processo decisionale politico locale • alta dirigenza della Pubblica Amministrazione • importanti organizzazioni sociali • ……e la vita privata?

  8. La rappresentanza femminile nel Parlamento Italiano. Valori percentuali. 1972-2008. Fonte: Commissione Nazionale Pari Opportunità

  9. XVI LEGISLATURA Sempre ben lontane da quota 50% Fonte: www.camera.it; www.senato.it

  10. Perchè ??? • leggi che regolano l’applicazione di quote elettorali riservate a ciascun sesso • equilibrio tra i sessi fra le candidature (le donne sono il 10-15% delle candidature) • equilibrio tra i sessi ai vertici dei partiti (nessun presidente, nessun segretario, 0-15% nella segreteria, 0-33% negli organi collegiali centrali)

  11. Composizione per sesso degli organi costituzionali: Fonte: Commissione Nazionale Pari Opportunità

  12. …A livello locale • approccio alla politica più pratico e finalizzato alla soluzione di questioni concrete

  13. % di donne Sindaci Consigli comunali Consigli regionali Fonte: Anagrafe degli amministratori locali (2008)

  14. Le donne nella Pubblica Amministrazione… • Accesso alle carriere lavorative: procedure concorsuali (sex-blind) cariche più elevate della burocrazia statale: nomina governativa • Segregazione occupazionale, discriminazione fra i sessi nell’avanzamento di carriera • Esclusione di metà della popolazione dalle posizioni di vertice di organismi aventi la funzione di rendere esecutive le decisioni prese nell’ambito del dibattito politico

  15. legge n.6 del 9 febbraio 1963: “la donna può accedere a tutte le cariche, professioni e impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari luoghi, carriere e categorie, senza limitazioni di mansioni e di svolgimento della carriera salvo i requisiti stabiliti dalla legge.” • 1980: il Consiglio dei Ministri nomina per la prima volta due donne dirigenti generali nei ministeri, una al Commercio con l’estero e l’altra al Tesoro

  16. La Pubblica Amministrazione Composizione per sesso del settore pubblico. Totale e dirigenza. Valori percentuali. 31-12-1999. Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato

  17. dirig. non dirigenti professori medici totale dirigenti totale totale totale dirigenti totale totale dirigenti totale dirig. medici ricercatori e tecnologi Servizio Sanitario Nazionale Enti di Ricerca Regioni ed enti locali Segretari comunali Ministeri Scuola Università La Pubblica Amministrazione Composizione per sesso del settore pubblico. Totale e dirigenza nei comparti. Valori percentuali. Anno 2000. dirig. non medici professori dirigenti totale totale dirigenti totale dirigenti ricercatori totale dirig. medici totale dirigenti totale e tecnologi totale Servizio Sanitario Nazionale Enti di Ricerca Segretari comunali Regioni ed enti locali Ministeri Scuola Università Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato

  18. g totale totale totale totale totale prefetti totale totale dirigenti dirigenti dirigenti dirigenti presidenti ambasciatori Aziende autonome Corpi di Polizia ForzeArmate Carriera diplomatica Carriera Prefettizia Enti Pub. non economici Magistratura La Pubblica Amministrazione Composizione per sesso del settore pubblico. Totale e dirigenza. Valori percentuali. 2000. Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato

  19. La presenza femminile nelle principali organizzazioni sociali Fonte: Commissione Nazionale Pari opportunità

  20. In conclusione • nonostante la crescita culturale e la maggiore partecipazione al mercato del lavoro le donne sono • sotto-rappresentate a tutti i livelli del sistema politico • quasi totalmente assenti dalle posizioni di dirigenza degli organismi di interesse pubblico • assenti dai vertici della P.A., nonostante l’alta femminilizzazione del settore • segregazione orizzontale ( in settori soft ) • segregazione verticale (presenza decrescente all’aumentare della rilevanza dell’incarico)

  21. E la vita privata?

  22. Avere figli bassissima fecondità in Italia Per le donne è più difficile che per gli uomini, salvo in paesi family friendly Le donne che lavorano hanno fecondità più bassa, anche se desiderano avere lo stesso numero di figli delle donne che non lavorano SONO CONDIZIONATE DALLE RISORSE E DAGLI AIUTI RICEVUTI

  23. Uso del tempo/1 Madri NELLE COPPIE A DOPPIO REDDITO Padri (frequenze cumulate di partecipazione in percentuale)

  24. Uso del tempo/2 Madri NELLE COPPIE TRADIZIONALI Padri (frequenze cumulate di partecipazione in percentuale)

  25. La spesa pubblica per le famiglie in Italia (in % sul Pil) 2003

  26. Se divorziano per le donne: • più difficoltà economiche • più difficile (specialmente se hanno figli) avere un’altra unione

  27. Le donne che hanno successo nel lavoro e hanno le condizioni economiche e sociali migliori evitano le difficoltà nella vita familiare?

  28. Donne e uomini al topnella politica e negli affari Una ricerca su 24 paesi sviluppati • Per “arrivare” le donne devono avere alle spalle una famiglia importante, gli uomini no • Hanno più difficoltà degli uomini a sposarsi e avere figli, si occupano della casa e dei figli più degli uomini, divorziano più spesso

  29. CONCLUSIONE • Molti segni di cambiamento nella condizione femminile (+istruzione, +lavoro) ma poco potere • La famiglia sta diventando più equalitaria ma le donne pagano ancora il prezzo più elevato (doppio lavoro, più difficoltà….)

More Related