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Stage : Clown in Corsia

Stage : Clown in Corsia. Intelligenza Emotiva Lavoro in Team Relazioni Interpersonali. Patrizia Farruggia Direttore U.O.C.Igiene Coordinatore Area Dipartimentale Qualificazione dei Processi Sanitari Azienda-USL di Bologna. Intelligenza Emotiva Che cos’è Perché può renderci felici.

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Presentation Transcript


  1. Stage : Clown in Corsia Intelligenza Emotiva Lavoro in Team Relazioni Interpersonali Patrizia FarruggiaDirettore U.O.C.IgieneCoordinatore Area Dipartimentale Qualificazione dei Processi SanitariAzienda-USL di Bologna

  2. Intelligenza EmotivaChe cos’èPerché può renderci felici Daniel Goleman 1995

  3. Il Cervello Emotivo “Il Santo Graal “ Riuscire a localizzare le varie funzioni del cervello Il “dove” per capire “come operano” Da Sant’Agostino a Leonardo, alla teoria del sistema Limbico degli anni ’50.. fino a LeDoux

  4. Il Cervello Emotivo Sant’Agostino sosteneva che le funzioni mentali superiori provenissero dai ventricoli, teoria durata secoli e presente nei disegni di Leonardo Fine ‘800 con la Frenologia si impone la teoria che le funzioni siano localizzate in aree specifiche . I pionieri delle neuroscienze iniziano studi di stimolazione o ablazione settoriali

  5. Il Cervello Emotivo I pionieri delle Neuroscienze iniziano studi di stimolazione o ablazione settoriali Fino a produrre Mappe delle Funzioni Corticali (Es. lobo occipitale: vista , lobo frontale : ragionamento , linguaggio, sintassi)

  6. Intelligenza Emotiva Dagli anni ’80 : Nuove Tecnologie e nuovi approcci delle Neuroscienze hanno prodotto una Esplosione di studi scientifici sulle emozioni

  7. Il Cervello Emotivo Le Doux dimostra : Esistenza di vie neurali emozionali che aggirano la neocorteccia L’amigdala, attivata per via talamica da input sensoriali, comincia a rispondere prima della neocorteccia

  8. Il Cervello Emotivo Gli input sensoriali arrivano al sistema limbico e da qui alla corteccia che li elabora e risponde La neocorteccia elabora le informazioni e produce un risposta raffinata E’ questo quello che accade nella maggior parte dei casi Ma…

  9. Vie neurali emozionali TALAMO • neo corteccia • Corteccia • visiva AMIGDALA

  10. Il Cervello Emotivo L ’amigdala, attivata per via talamica Trq,ite il “vicolo” neurale riceve input sensoriali e innesca una risposta emozionale mentre ancora la neocorteccia sta elaborando la risposta

  11. Il Cervello Emotivo La conoscenza di questo circuito ci spiega la capacità dell’emozione di soffocare la razionalità. L’amigdala può spingerci all’azione mentre la corteccia, leggermente più lenta prepara una reazione più raffinata.

  12. Intelligenza Emotiva “Capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le emozioni, tanto interiormente, quanto nelle nostre relazioni” Essa descrive l’abilità che, per quanto complementari, sono distinte dall’intelligenza accademica , ossia le capacità puramente cognitive misurate dal Q.I.

  13. Intelligenza Emotiva Fra i teorici dell’intelligenza più autorevoli che sostengono la distinzione fra capacità intellettuali ed emotive troviamo H.Gardner , psicologo di Harvard che nel 1983 propose un modello di “intelligenza multipla” “Frames of mind “, New York: Basic books,1983( formae mentis L.Sosio, Feltrinelli 1993)

  14. Intelligenza Emotiva D.Goleman ha adattato il modello proponendo una ipotesi secondo cui talenti emotivi si ritrovano importanti nella vita lavorativa, riconoscendo come fondamentali 5 competenze emotive e sociali (consapevolezza di sé, dominio di sé, motivazione, empatia, abilità sociali).

  15. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali consapevolezza di sé, dominio di sé motivazione empatia abilità sociali

  16. Intelligenza Emotiva Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali consapevolezza di sé: Auto consapevolezza o capacità di riconoscere sentimenti/emozioni nel momento in cui si presentano il Socratico “conosci te stesso” “Ego osservatore “ della psicanalisi differenza fra l’esser schiavi di un emozione e divenire consapevoli del fatto che ci sta travolgendo

  17. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali Consapevolezza di sé: “Colui quindi che si adira per ciò che deve e con chi deve, e inoltre come, quando e per quanto tempo si deve, Può essere lodato! Aristotele, Etica Nicomachea

  18. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali Controllo delle emozioni : Buona padronanza di sé Greca “Sofhrosyne”: misura, equilibrio, saggezza Sec. Aristotele le emozioni devono essere appropriate alle circostanze e romana “temperantia”: capacità di frenare gli eccessi emozionali per raggiungere equilibrio Non possiamo controllare in quale momento saremo travolti da emozioni e da quale, ma possiamo in certa misura controllarne la durata.

  19. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali Motivazione di se stessi : Capacità di dominare le emozioni per raggiungere un obiettivo ;capacità di entrare nello stato di “flusso”ovvero il momento in cui si dà il meglio di sé Speranza, Ottimismo: Convinzione di avere sia la volontà che i mezzi per raggiungere i propri obiettivi Dote essenziale per concentrare l’attenzione ( memoria di lavoro della scienza cognitiva) , per trovare motivazione e per essere creativi.

  20. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali Riconoscimento delle emozioni altrui o Empatia : Si basa su consapevolezza delle proprie emozioniè lacapacità che ci consente di sapere come si sente un altro essere umanoed entra in gioco in moltissime situazioni lavorative e di vita privata.

  21. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali Gestione delle relazioni Competenze o Abilità sociali: abilità che aumentano la popolarità , la leadership e l’efficacia nelle relazioni interpersonali

  22. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali Gestione delle relazioni: Intelligenza interpersonale e sue abilità organizzare i gruppi ( leader) negoziare soluzioni ( mediatore) , stabilire legami interpersonali( empatia ed entrare in connessione con altri) analisi della situazione sociale : sentimenti, motivazioni, preoccupazioni altrui ( terapeuta , consulente, romanziere/drammaturgo) Mostrare le emozioni e contagio emotivo

  23. Intelligenza Emotiva 5 competenze emotive e sociali Gestione delle relazioni: alcuni esempi negoziare soluzioni Le persone con queste competenze: Sanno guidare persone difficili e situazioni cariche di tensione; individuano il potenziale conflitto ,lo portano alla luce e contribuiscono a sedarlo; incoraggiano il dibattito aperto; trovano soluzioni in cui entrambe le parti escano vittoriose.

  24. Intelligenza Emotiva Bibliografia H.Gardner” Frames of mind “, New York: Basic books,1983 D. Goleman “working with emotional intelligence”, 1995 Trad. Ital.BurSaggi 2000, 2003. L.M.Spencer, S.M. Spencer “Competence at work: models for superior performance”, New York: J:Wiley and Sons,1993. R. Sternberg ”Succesfull intelligence”; New York, Simon and Schuster ,1996 Jac Fitz Enz “The truth about best practices:what they are and how to apply them” Human resources management , 1997. R. Boyatzis “the competent manager: a model for effective performance “ new York ; John Wiley and Sons, 1982. D. McClelland ”Testing for competence rather than intelligence” American Psycologist 46 (1973). Elliot Jacque Requisite organization , Arlington, VA : Cason Hall , 1989. Le Doux “ Il cervello emotivo all’origine delle emozioni” ed Baldini Castaldi MihalyCsikszentmihalyi “Lacorrente della vita:La psicologia del benessere interiore Ed. Frassinelli,1992.

  25. Lavorare con Intelligenza emotiva D.Goleman ha adattato alle organizzazioni il modello della Intelligenza Emotiva L’ipotesi è che le competenze emotive hanno un ruolo importante anche più delle abilità cognitive e dell’expertise tecnico ai fini della prestazione lavorativo professionale superiore

  26. Lavorare con Intelligenza emotiva Studi sull’organizzazione del lavoro Copiosa letteratura psicologica e di management con studi fondati sulle competenze didindividui che eccellono in ambito lavorativo( Gardner, Goleman, Spencer, Mc Clelland)

  27. Lavorare con Intelligenza emotiva Studi sull’organizzazione del lavoro la letteratura parla dell’importanza di competenze di tale tipo : A livello dirigenziale A livello operativo diffuso A livello di organizzazione

  28. Lavorare con Intelligenza emotiva Studi sull’organizzazione del lavoro Uno studio su quasi 600 aziende operanti in 20 settori diversi ha indagato le prassi fondamentali in comune tra le aziende selezioante migliori su base di indici di redditività, volumi di attività e produzione (JacFitzEnz )

  29. Lavorare con Intelligenza emotiva Studi sull’organizzazione del lavoro Tra le prassi comuni: Comunicazione aperta Costruzione di relazioni Collaborazione Innovazione

  30. Lavorare con Intelligenza emotiva Studi sull’organizzazione del lavoro Le organizzazioni con prestazioni superiori hanno competenze forti facenti parti di 3 dominii: Abilità cognitive Expertise tecnico Competenze sociali ed emotive

  31. Lavorare con Intelligenza emotiva Studi sull’organizzazione del lavoro Il taylorismo fu seguito da un altro standard di valutazione : i test sul quoziente intellettivo; secondo i suoi fautori la misura corretta dell’eccellenza doveva tenere conto delle capacità della mente umana.

  32. Lavorare con Intelligenza emotiva Studi sull’organizzazione del lavoro In seguito, con il pensiero freudiano gli esperti suggerirono che fra gli ingredienti necessari per l’eccellenza oltre al Q.I. c’è la personalità

  33. Approccio multiprofessionale e polispecialistico Negli odierni gruppi di lavoro un dato di fatto fondamentale è che ciascuno di noi possiede solo una parte di tutte le informazioni o dell’expertise necessari per svolgere un lavoro.

  34. Il team multidisciplinare Alcuni esempi team multiprofessionali sviluppatisi in ambito sanitario e assistenziale: unità di valutazione geriatrica, team riabilitativo, Breast Unit

  35. Il team multidisciplinare • Alcune Definizioni Due o più persone con uno scopo comune Una cosa intera è differente e più grande delle sue parti Nessuno di noi ècosì brillante quanto possiamo esserlo tutti noi

  36. Gruppo di lavoro Alcune definizioni Se volete un gruppo legittimato, creativo ed efficace occorre valorizzare ed incoraggiare le differenze tra i membri Se due persone in un gruppo sono sempre d’accordo, una di loro è inutile

  37. Gruppo Pluralità in interazione Pluralità in interazione Il gruppo di lavoro diventa efficace se sono contemporaneamente presenti individualità e gruppo Alcune definizioni Gruppo di lavoro

  38. Le ragioni del gruppo Alcune definizioni Ogni gruppo esiste come mezzo per soddisfare certi propositi, desideri o interessi, per fornire ai suoi membri beni o valori Sanderson

  39. Le competenze necessarie Alcune definizioni • Risolvere problemi • Condurre riunione • Saper prendere la decisione • Saper comunicare • Gestire il tempo • Saper influenzare e farsi influenzare

  40. Il Gruppo di lavoro Fattori costitutivi Obiettivi Metodi Ruoli Leadership Comunicazione Clima Sviluppo individuale hard soft Alcune definizioni

  41. L’obiettivo Alcune definizioni • E’ il fattore primario per la creazione del gruppo di lavoro • Accresce la motivazione del gruppo • Soddisfa il bisogno del gruppo di raggiungere uno scopo comune e predeterminato

  42. L’obiettivo Alcune definizioni • Definito in termini di risultato • Costruito su dati osservabili • Finalizzato in modo esplicito • Chiarito e articolato per compiti • Perseguibile • Valutabile

  43. Obiettivo - Criteri Alcune definizioni Specifico, concreto Misurabile Attuabile Realistico Tempificato … e scritto

  44. I RUOLI PERCHE’ UN GRUPPO DI LAVORO SIA EFFICACE Alcune definizioni saranno • non sovrapposti né in soprannumero • non burocratici • attribuiti in base alle competenze ed alle capacita’ • coerenti con le attitudini e le caratteristiche personali • attribuiti in funzione del compito • attribuiti in funzione degli obiettivi da perseguire • equilibrati Romilda Scaldaferri - Il Gruppo di Lavoro

  45. I ruoli nel gruppo Alcune definizioni • Presidio del Risultato • Presidio del Lavoro • Presidio dellerelazioni • Presidio dellaQualità Romilda Scaldaferri - Il Gruppo di Lavoro

  46. I ruoli nel gruppo Alcune definizioni • Realizzatore • Metodologo • Comunicatore-Facilitatore • Creativo-Innovatore Romilda Scaldaferri - Il Gruppo di Lavoro

  47. “Conservatore” “Realizzatore” Alcune definizioni Presidio del risultato Romilda Scaldaferri - Il Gruppo di Lavoro

  48. Metodologo Alcune definizioni Presidio del lavoro Romilda Scaldaferri - Il Gruppo di Lavoro

  49. “Comunicatore” “Facilitatore” Alcune definizioni Presidio delle relazioni Romilda Scaldaferri - Il Gruppo di Lavoro

  50. “Creativo” “Innovatore” Alcune definizioni Presidio della qualità Romilda Scaldaferri - Il Gruppo di Lavoro

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