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NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE

NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE. Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81. Il 30 aprile 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo TESTO UNICO in materia di sicurezza per il riassetto e la riforma del sistema normativo vigente.

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NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE

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Presentation Transcript


  1. NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZAFORMAZIONE DEL PERSONALE

  2. Decreto Legislativo9 aprile 2008 n. 81 Il 30 aprile 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo TESTO UNICO in materia di sicurezza per il riassetto e la riforma del sistema normativo vigente. Si tratta di un testo complesso articolato in 13 Titoli e 306 Articoli 51 Allegati

  3. Decreto Legislativo9 aprile 2008 n. 81 TITOLO I PRINCIPI COMUNI TITOLO II LUOGHI DI LAVORO TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI TITOLO V SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO TITOLO VI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI TITOLO VII ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI TITOLO VIII AGENTI FISICI TITOLO IX SOSTANZE PERICOLOSE TITOLO X ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI TITOLO XI PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE TITOLO XII DISPOSIZIONI DIVERSE IN MATERIA PENALE E DI PROCEDURA PENALE TITOLO XIII NORME TRANSITORIE E FINALI

  4. NOVITA’TITOLO I - D. Lgs 81/2008 • Le norme sulla sicurezza si applicano a tutti i lavoratori, anche autonomi e parasubordinati che, a prescindere dal tipo di contratto e dalla retribuzione, svolgono la propria prestazione all’interno dell’impresa. • Sono introdotte nuove norme per l’affidamento di lavori (già in vigore da agosto 2007)

  5. NOVITA’TITOLO I - D. Lgs 81/2008 • La valutazione dei rischi allarga il campo: il datore di lavoro dovrà considerare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. In particolare, dovrà tener conto dello stress da lavoro e dei rischi legati alle differenze di genere, all’età e alla provenienza da altri Paese • Il Decreto apre con una lunga serie di Definizioni, tra cui la definizione di datore di lavoro – dirigente – preposto – lavoratore, di ciascuno sono elencati gli obblighi

  6. NOVITA’TITOLO I - D. Lgs 81/2008 • Si parla espressamente di individuazione di procedure e dei ruoli che vi devono provvedere Così come di addestramento effettuato da persona esperta LA SICUREZZA ERA, E ANCORA DI PIU’ DIVENTA, UNA RESPONSABILITA’ DI TUTTI

  7. DEFINIZIONITITOLO I - D. Lgs 81/2008 lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale,svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, ……. datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, …, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unita' produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. …… dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attivita' lavorativa e vigilando su di essa preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attivita‘ lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa

  8. TITOLO I - D. Lgs 81/2008Misure generali di tutela Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: • la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza; • la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell'azienda nonche' l'influenza dei fattori dell'ambiente e dell'organizzazione del lavoro; • l'eliminazione dei rischi e, ove cio' non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico; • il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo; • la riduzione dei rischi alla fonte;

  9. TITOLO I - D. Lgs 81/2008Misure generali di tutela • la sostituzione di cio' che e' pericoloso con cio' che non lo è, o è meno pericoloso; • la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio; • l'utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro; • la priorita' delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; • il controllo sanitario dei lavoratori; • l'allontanamento del lavoratore dall'esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la sua persona e l'adibizione, ove possibile, ad altra mansione; • l'informazione e formazione adeguate per i lavoratori; • l'informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;

  10. TITOLO I - D. Lgs 81/2008Misure generali di tutela • l'informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; • l'istruzioni adeguate ai lavoratori; • la partecipazione e consultazione dei lavoratori; • la partecipazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; • la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l'adozione di codici di condotta e di buone prassi; • le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato; • l'uso di segnali di avvertimento e di sicurezza; • la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformita‘ alla indicazione dei fabbricanti.

  11. STRUTTURAESISTENTE NORMA DI RIFERIMENTO: OHSAS 18000 STRUTTURA ORGANIZZATA COSA DOBBIAMO FARE TUTTI INSIEME ?

  12. Esame dello stato iniziale Definizione della Politica Riesame della gestione Pianificazione Implementazione ed attività Controllo e azioni correttive OBIETIVO COMUNE:IL MIGLIORAMENTO CONTINUO Miglioramento continuo

  13. TITOLO I - D. Lgs 81/2008FORMAZIONE Titolo I - Capo III - Sezione IV Formazione, Informazione e Addestramento formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; informazione: complesso delle attivita' dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; addestramento: complesso delle attivita' dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro;

  14. TITOLO I - D. Lgs 81/2008FORMAZIONE Particolari programmi di formazione sono previsti per RLS, RSPP e ASPP, Addetti all’Emergenza, Preposti e Dirigenti Il lavoratore deve partecipare ai programmi di formazione organizzati dal datore di lavoro, altrimenti rischia la sanzione penale dell’arresto fino a un mese dell’ammenda da 200 a 600 euro (articolo 20)

  15. LAVORARE ALLA SEZIONE INFN DI PADOVA • UN APPOSITO AUDIOVISIVO VERRA’ DISTRIBUITO A TUTTI I LAVORATORI DELLA SEZIONE INFN DI PADOVA • IL CD SI ARTICOLA IN UN PERCORSO FORMATIVO DI 5 CAPITOLI, INTERVALLATI DA TEST DI VERIFICA CHE, SE SUPERATI, PERMETTONO DI ACCEDERE AL CAPITOLO SUCCESSIVO. • AL TERMINE DEL PERCORSO FORMATIVO VIENE CREATO AUTOMATICAMENTE UN ATTESTATO DI AVVENUTA FORMAZIONE DA INVIARE AL SPP

  16. LAVORARE ALLA SEZIONE INFN DI PADOVA STRUTTURA DEL CD • PRESENTAZIONE • SICUREZZA SUL LAVORO • PARTICOLARI RISCHI • GESTIONE DELLE EMERGENZE • GESTIONE DEI RIFIUTI Il Cd è in doppia lingua: Italiano e Inglese

  17. PERCHE’ DOBBIAMO VEDERLO TUTTI? LAVORARE ALLA SEZIONE INFN DI PADOVA

  18. LAVORARE ALLA SEZIONE INFN DI PADOVA • Perché contiene parte delle informazioni che ogni lavoratore deve ricevere • Perché fornisce la prima formazione in materia di sicurezza • Perché è importante che tutti ma soprattutto i Responsabili di Servizio o Esperimento sappiano esattamente quali sono le informazione che i nuovi “assunti” ricevono e in che modo queste debbano essere integrate

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