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“TEMPI DI VITA; TEMPI DI LETTURA”

“TEMPI DI VITA; TEMPI DI LETTURA”. IL PROGETTO E’ STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA DI OLIVETO LARIO E LA R.S.A SAN GIORGIO E L’EDUCATRICE ANNA ERRA. Il progetto. Nell’ambito del Progetto “Generazione Oro”, si è considerata la lettura come “approccio potenziante ”.

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“TEMPI DI VITA; TEMPI DI LETTURA”

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Presentation Transcript


  1. “TEMPI DI VITA; TEMPI DI LETTURA” IL PROGETTO E’ STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA DI OLIVETO LARIO E LA R.S.A SAN GIORGIO E L’EDUCATRICE ANNA ERRA.

  2. Il progetto Nell’ambito del Progetto “Generazione Oro”, si è considerata la lettura come “approccio potenziante”. Gli anziani grazie a questi incontri si sono sentiti dei partecipanti attivi alle attività del centro. Il progetto è stato diviso in 4 fasi.Nei primi 3 incontri si è affrontata la lettura di alcune storie, mentre nell’ultimo incontro, recandosi al museo etnografico, si è cercato di far emergere i ricordi del passato. Oltre agli anziani del centro sono stati coinvolti anche i bambini dell’oratorio di Oliveto Lario.

  3. OBIETTIVI GENERALI • Fornire un clima accogliente in modo che la struttura, tramite la narrazione e l’ascolto, possa divenire un luogo famigliare; • Mantenere un collegamento con il territorio d’appartenenza; • Contrastare momenti di solitudine e isolamento; • Intervenire sulla quotidianità favorendo la scansione della giornata; • Recuperare e mantenere il patrimonio culturale dell’anziano; • Strutturare eventi ricreativi e di confronto usufruendo delle azioni di “Generazione Oro”, con l’ausilio dei familiari e volontari.

  4. OBIETTIVI SPECIFICI • Favorire le capacità cognitive residue; • Mantenere vivo il senso della realtà; • Far emergere le potenzialità creative ed espressive degli ospiti attraverso la strutturazione di incontri di lettura; • Recuperare ricordi legati alla propria storia personale; • Favorire la socializzazione. • Condivisione di esperienze passate e trascorse per esprimere al gruppo un pezzo del proprio vissuto

  5. METODOLOGIA Gli elementi metodologici scelti sono così riassunti: • Lavorare “con e per” gli anziani e non su di essi; • Scegliere insieme il tipo di letture, modulare il tono della voce in funzione all’approccio stabilito; • Porre attenzione al processo e non al prodotto e quindi prediligere il “come” al “che cosa”; • Valorizzare il singolo con letture mirate; • Valorizzare lo sviluppo e strutturazioni di gruppo con una rete di relazioni sociali tra gli ospiti e familiari. • Griglie di osservazione, per valutare il lavoro finale.

  6. Con il bibliotecario di Oliveto, Gaetano Corti, abbiamo scelto le suddette fasi operative: “ NONNO LEGGIMI UNA STORIA – SIAMO NOI… LA STORIA”

  7. “ UN TE’ IN COMPAGNIA DELL’AUTORE” Lucia Sala legge e commenta “Intorno al Foch” (1° incontro)

  8. “UN TE IN COMPAGNIA DELL’AUTORE” – Mattia Conti ha presentato il suo libro sulla Seconda Guerra Mondiale (2° Incontro)

  9. “4 PASSI IN GIRO E UNO SGUARDO AI MUSEI” Ci siamo recati al museo Etnografico di Galbiate

  10. UTENZA Gli ospiti vengono divisi in 3 gruppi: Un primo gruppo, ovvero gli ospiti affetti da patologie più gravi; Un secondo gruppo, ospiti più ricettivi. Per gli ospiti allettati sono stati previsti degli incontri individuali, in cui venivano lette delle storie per rendere più gradevole e stimolante la propria permanenza nel centro.

  11. SETTING Sala al primo piano nello spazio animativo nel parco della residenza e nelle camere per gli incontri individuali STRUMENTI Libri scelti in Biblioteca di Oliveto Lario. I due autori recatosi in R.S.A. per la lettura dei propri libri, una Tv locale (TVS), i ragazzi dell’oratorio di Oliveto. Sottofondo musicale preparato e suonato dalla musicoterapista e da un nostro ospite.

  12. TEMPI Il progetto si è sviluppato da Marzo a Luglio 2012, una volta a settimana della durata di circa 50/60 min.

  13. VALUTAZIONI L’esperienza è stata molto positiva per gli anziani. È stato un momento di unione, e soprattutto un momento per far star bene l’anziano, farlo sorridere e farlo divertire.

  14. CONCLUSIONI Alla fine di quest’esperienza si è potuto concludere che la “narrazione” può assistere e prendersi cura della persona nella sua globalità e unicità, cercando di offrire momenti di benessere che solo il raccontare può regalare. “Il narrare una storia e di conseguenza l’ascolto” possiedono come scopo quello di valutare, mantenere e potenziare le condizioni psicofisiche e cognitive degli ospiti, mirando al miglioramento della qualità di vita in termini di benessere.

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