1 / 61

Sociologia Generale

Sociologia Generale. Professor Carlo Rossetti 2006-2007. La Sociologia Scienza Sociale. La Sociologia nasce verso la metà dell’Ottocento, in Italia, Francia, Germania e nel Regno Unito. Le università francesi e tedesche sono all’avanguardia. In Francia, Parigi; in Germania, Berlino.

blithe
Download Presentation

Sociologia Generale

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Sociologia Generale Professor Carlo Rossetti 2006-2007

  2. La Sociologia Scienza Sociale • La Sociologia nasce verso la metà dell’Ottocento, in Italia, Francia, Germania e nel Regno Unito. • Le università francesi e tedesche sono all’avanguardia. In Francia, Parigi; in Germania, Berlino. • In Francia, Emile Durkheim. In Germania, Max Weber. Hanno influenzato non solo l’Europa, con la loro opera, ma anche il mondo e contribuito a cambiarlo.

  3. La ricerca dei fatti • La Sociologia è lo studio dei rapporti tra le persone e, quindi, delle istituzioni, la famiglia, la scuola, lo stato, i partiti, ecc, della società, della politica, dell’economia, religioni, i luoghi della socializzazione. • Weber e Durkheim conducono lo studio come una ricerca scientifica, formulando ipotesi, studiando i fatti e cercano le dimostrazioni o prove dei loro argomenti. • Per i due Maestri, la scienza sociale serve alla politica sociale, per risolvere i problemi concreti, e si occupa delle sofferenze umane.

  4. Rapporto tra cause ed effetti • La ricerca scientifica nella Scienza Sociale si basa su metodi precisi che Weber e Durkheim hanno sviluppato. • Il primo passo è la raccolta dei dati:ad es. se devo trovare le cause del cancro devo fare un esperimento. • I sociologi inglesi, che hanno lavorato accanto ai medici,oncologi,hanno condotto un esperimento molto interessante.

  5. L’esperimento sui fumatori • Hanno formato due gruppi di persone. Un gruppo di fumatori e un gruppo di non-fumatori. Li hanno scelti accuratamente, della stessa età, con lavori simili, e abitanti negli stessi luoghi. • Li hanno tenuti in osservazione per 10 anni. In osservazione come si fa negli ospedali, se siete ricoverati nel pronto soccorso-

  6. Il disegno della ricerca • I due gruppi, nell’arco di 10 anni: • F1 F2 F3 F4 FUMATORI • F4 F6 F7 F8 • FX Fx Fx Fx • B1 B2 B3 B4 NON-FUMATORI • B5 B6 B7 B8 • BX BX BX BX

  7. I 2 gruppi: i fumatori e i non-fumatori • Trascorsi i 10 anni, gli studiosi hanno calcolato quanti si siano ammalati di tumore • Bisognava vedere quanti, che numero, di fumatori si fossero ammalati E se anche non-fumatori avessero contratto il cancro. • Il risultato fu che i fumatori hanno contratto il cancro è altissimo; bassissimo nel numero dei NON-fumatori -

  8. Come la scienza promuove il progresso • Ecco un esempio dell’importanza pratica della ricerca sociale. Ha aiutato la medicina a trovare una delle cause di una malattia mortale. • Da questa scoperta è nata anche la “politica sulle responsabilità del fumatore”, per formare la consapevolezza dei rischi che corriamo con le nostre scelte.

  9. Scienza e politica sociale • La scienza sociale, quindi, contribuisce direttamente all’armonia della vita individuale e collettiva. • Non lo fa con il potere, la forza, il dominio dell’uomo sull’uomo • Ma con i metodi scientifici: l’analisi dei fatti, la ricerca delle cause, le prove, e, infine, le proposte per risolvere il problema.

  10. Scienza e riforme • La scienza sociale ha contribuito a molte riforme . • Prendiamo l’esempio della Gran Bretagna e del suo sistema di istruzione. • Si basava su una divisione netta tra le scuole private-PUBLIC SCHOOLS- e le scuole pubbliche.

  11. Scienza e riforme 2 • Gli studi sociologici hanno dimostrato che se si costringono bambine e bambini a scegliere l’indirizzo scolastico dopo qualche anno di scuola • Si ha la conseguenza di decidere il loro destino nel mondo senza considerare il loro vero valore morale ed intellettuale.

  12. Family and kinship in East London • Michael Young e Peter Wilmott presentano un’indagine sulle famiglie del quartiere londinese di Bethnal Green • La ricerca fa parte degli studi sulle comunità, i quartieri, i vicinati. Young è professore di Community Studies. • I community studies si occupano delle comunità che vivono “appartate”

  13. Ricostruisce i rapporti tra le persone, in particolare nelle famiglie, tra mariti e mogli e bambini. • Young ricostruisce gli orari di lavoro e, soprattutto, le relazioni tra i coniugi. • Evidenzia la posizione superiore dell’uomo sulla donna. • Il ruolo svolto da lei senza riconoscimento affettivo e morale

  14. Bethnal Green • Si può essere appartati anche nel cuore di Chicago, come gli immigrati italiani e portoricani che non parlano inglese. • Bethnal Green è un quartiere dove quasi tutti sono operai con un reddito relativamente modesto. • Young ricostruisce la storia dai primi anni del Novecento fino al 1970.

  15. L’ALCOOL E LE NASCITE • Y. Descrive il ruolo svolto dal “pub”, cioè dal bar, riservato agli uomini • E le nascite senza preoccuparsi delle conseguenze sulle mogli • Né dell’aumento delle spese: ogni bambino nuovo riduce il reddito fisso.

  16. L’Istruzione • “Men like my father never did much around the house. He found it a strain to pour a cup of tea” • Anni or sono non si pensava alla scuola; dal 1945, anche gli operai pensano al futuro dei figli mediante l’istruzione. • Solo il 4% della popolazione stava a scuola fino a 16 anni. • La mancanza di scarpe e vestiti impediva di andare a scuola.

  17. La casa • Dal 1945, il numero di famiglie che vivevano nello stesso appartamento è sceso a due. • Prima della 2a guerra mondiale erano anche in 4. • Una situazione simile a quella della Unione Sovietica, oggi scomparsa.

  18. Ascesa di classe • Young descrive anche il movimento dell’ascesa sociale, da operaio ad impiegato di routine • E’ un fenomeno importante ma limitato, anche nei periodi più fortunati. • Le “barriere” tra le classi sono sempre rigide.

  19. La mobilità sociale • Può essere dal basso all’alto e dall’alto al basso o discendente. • La gente di Bethnal Green se può lascia il quartiere. • Compra la case in un quartiere di impiegati e commercianti. • Le differenze di classe sociale separano i parenti che spesso si vedono molto raramente.

  20. Le donne • In particolare le ragazze che frequentavano le scuole, dopo il 1945, si trovavano isolate. • Erano viste come “estranee”, come se avessero abbandonato la comunità • Anche a causa del nuovo lavoro impiegatizio che avevano trovato e che dava loro una posizione nuova.

  21. Scienza e riforme 3 • I sociologi hanno raccolto i dati di fatto • E li hanno pubblicati e presentati ai legislatori, ai politici, ai sindacati, agli insegnanti, alla stampa, alla tv. • Hanno creato un movimento di opinione che gradualmente ha fatto capire l’importanza delle riforme.

  22. L’ISTRUZIONE, CHIAVE DEL DESTINO SOCIALE • Come nel caso dello studio sulle cause del cancro, anche nella scuola la scienza sociale ha dovuto cercare cause ed effetti dell‘ingiustizia. • La scienza sociale ha dovuto osservare ciò che accadeva giorno per giorno nelle scuole, capire dove fosse la causa dei danni, arrecati ai bambini e agli studenti

  23. I cicli della vita e la scuola • E capire quali conseguenze questi danni avessero sul corso o ciclo della vita degli studenti • Erano danni limitati o persistenti? • Rovinavano la vita, creando un danno gravissimo, o ponevano solo ostacoli temporanei? • Escludevano del tutto da certi mestieri ed ambienti?

  24. NORBERT ELIAS • Accanto a Weber e a Durkheim, un altro grande studioso della società è Norbert Elias. • Elias ha studiato il “processo di civilizzazione” o il raffinamento della sensibilità umana e le conseguenze di tale processo • Elias distingue tra la soluzione violenta e l’intesa fondata sul rispetto

  25. Lo sport : fenomeno sociale • Il calcio è un rituale sociale collettivo • E’ simile alla “festa” che un tempo coinvolgeva un’intera comunità • Le squadre di calcio rappresentano le comunità, le città, a volte i quartieri, come i gonfaloni delle età comunala nel Medio-Evo • Il calcio, infatti, risale indietro nei secoli.

  26. Le squadre si affrontano e il calcio in questo senso è una battaglia tra le città. • Nella “partita”, o lotta tra parti, si affrontano i simboli delle comunità • La partita rappresenta una specie di lotta che il pubblico sente “reale” o “vera” • Infatti, si ricordano le partite del passato

  27. In campo, la competizione tra le squadre è violenta, a volte con lesioni. • La forza, l’abilità, l’astuzia, conducono alla vittoria nel confronto aperto. • Il pubblico si divide, secondo le bandiere delle squadre.

  28. Di solito, il pubblico si divide in due gruppi, a favore della propria squadra. • Si scambiano scherzi ed insulti, e regolarmente ci sono scontri, a seconda del comportamento dell’arbitro, dei giocatori, dell’esito della partita.

  29. Le società calcistiche governano i campionati e sono società d’affari. • I tifosi sono una risorsa finanziaria e le società ne accendono le passioni, per condurre allo stadio un pubblico più vasto. • Le società favoriscono, e finanziano, i clubs di tifosi, spesso dislocati anche nei quartieri.

  30. I clubs hanno ciascuno la propria fama, sempre legata alla passione sportiva, alla partecipazione, ma, soprattutto, sullo show di forza che finisce nella violenza • Picchiare, colpire, gli avversari, ma anche arbitri, e a volte giocatori della squadra opposta, è segno di successo sociale. Di distinzione particolare

  31. I clubs più accesi hanno rapporti diretti con i dirigenti che possono quindi dare disposizioni • Ed impiegare i clubs come strumenti di propaganda, con le manifestazioni del tifo, in campo e fuori. • L’esempio è l’associazione Boys di Parma.

  32. I club, per la particolare eccitazione collettiva, sono un fattore pericoloso • Possono spingere la competizione sportiva a trasformarsi in scontro collettivo e sanguinoso. • Se i sostenitori delle due squadre, animati dalla passione, giungono alle mani, sono in pericolo la vita e il rituale sportivo.

  33. Lo sport collettivo, come il calcio, è, per definizione, una forma elegante di lotta che non degenera mai nella violenza • E’ sempre in equilibrio: si cerca di vincere senza azzannare l’avversario. • In questo senso lo sport è diverso dalla guerra, che distrugge deliberatamente-

  34. Le sofferenze umane • La scienza sociale si occupa di torti, delle ingiustizie subite • Ma anche dei RIMEDI alle sofferenze umane, al dolore nelle sue varie forme • Le sofferenze causate dalla struttura sociale ed economica possono essere dure, più dure, di quelle fisiche.

  35. Barrington Moore Jr. • L’impostazione è stata ripresa anche oggi, da Barrington Moore Jr., professore nella Università di Harvard, nel libro sulle Cause della sofferenza umana ( Causes of Human Suffering ) • L’idea principale che lo anima è che la scienza sociale può contribuire a riformare la società, a ridurre la sofferenza, enorme, e la violenza, l’arbitrio, l’ingiustizia. • Barrington Moore considera l’ingiustizia sociale una delle cause della violenza ed una forma specifica di violenza esercitata da chi ha il potere

  36. La questione dell’ingiustizia, economica, sociale, politica, è un aspetto fondamentale della analisi sociologica. • La Scienza sociale comincia a svilupparsi quando l’Europa occidentale e centrale passa dalla agricoltura alla industria, cioè nella fase storica della industrializzazione

  37. L’industrializzazione • L’industrializzazione significa la nascita dell’industria, delle fabbriche, del sistema industriale. • La prima conseguenza è stata l’emigrazione dalle campagne verso le città, in cerca di lavoro. • Ma gli emigrati, allora, nell’800 e ‘900, non avevano assistenza. Nessun diritto né alle cure mediche né alla pensione né all’istruzione

  38. La mortalità • Si ammassavano in quartieri orrendi, senza acqua e senza luce, e quindi focolai di infezioni. La mortalità era altissima e colpiva anche i giovani tra 30 e 40 anni. • I bambini non avevano cure e le morti durante il parto erano migliaia. • Gli orari di lavoro erano massacranti e gli incidenti, mortali e no, numerosissimi, e senza compenso.

  39. L’alcool e la violenza domestica • L’abuso di alcool, la violenza domestica, soprattutto sulle donne, erano diffusissime • La situazione sociale degradata distruggeva i rapporti familiari, rendeva impossibile la vita basata sull’affetto. • La vita serena è un raro privilegio e dipende molto dalle risorse che uno possiede, terre, case, capitali, e i privilegi sociali e la possibilità di formarsi una cultura.

  40. L’analfabetismo • Gli emigrati non avevano la possibilità di formarsi una cultura e quindi di elevarsi e migliorare i rapporti sociali, nella famiglia, nel lavoro, nel vicinato. • I lavoratori ignoranti, semi-analfabeti, non sapevano come difendersi dalle manipolazioni dei potenti perché non riuscivano a capire i propri interessi, la posizione nella vita, il proprio destino.

  41. La LSE e il Verein für Sozialpolitik • Da qui sono nati i grandi studi sulla ingiustizia sociale ed economica, soprattutto in Inghilterra, a Londra, nella London School of Economics & Political Science e in Germania, a Berlino, l’area più industrializzata della Germania fino al 1945. • Una delle più grandi università del mondo, la LSE, è nata per studiare le cause dei conflitti e trovare rimedio alla ingiustizia sociale ed economica. • Un centro chiamato Verein fuer Sozialpolitik fu creato a Berlino, nel cuore della Prussia, per le stesse ragioni. Là insegnava il grande Max WEBER.

  42. La struttura sociale e le cause della ingiustizia • Gli studiosi si sono resi conto che la struttura sociale, la gerarchia, economica, in primo luogo, era una delle cause principali delle sofferenze umane e dell’ingiustizia • Per questa ragione hanno deciso di individuare le cause della ingiustizia

  43. Beatrice e Sidney Webb • Dobbiamo ricordare i meriti di Beatrice e Sydney Webb e Westergaard e della “scuola” della università di Oxford, i professori Lockwood e Goldthorpe • Questi studiosi hanno messo in luce le “diseguaglianze” in tanti campi della vita.

  44. I criteri dell’ineguaglianza • Le principali ineguaglianze riguardano: 1. la posizione sociale e la protezione 2. il potere 3. le “possibilità” che si hanno di costruire la vita 3. il sesso 4. la origine etnica 5. la cultura; 6. il denaro. • Le differenze tra gli esseri umani, dal punto di vista dei 6 fattori, determinano ingiustizia, discriminazioni, dolore, e anche la morte.

  45. I capitali e l’ineguaglianza • Gli studi della struttura sociale mostrano che chi controlla la ricchezza- i capitali, mobili e immobili, azioni, ecc.- tende ad assicurarsi una posizione dominante • Chi controlla il denaro può decidere anche su gli altri, specialmente su coloro che non hanno lo stesso potere • Oppure può semplicemente “trascurare”, non occuparsi degli altri

  46. La Casa • L’ineguaglianza delle condizioni riguarda, per esempio, la casa, il quartiere ove è collocata, il vicinato, il verde, i servizi, la sicurezza. • Es. un condominio frequentato da spacciatori di droga o sbandati pone certi problemi di sicurezza • Un condominio controllato da guardie private e telecamere è protetto e sicuro ma a quali costi?

  47. Le cure mediche: diritto alla salute • I capitali sono importanti per le cure mediche, cioè per la protezione della salute. • Chi non ha le risorse finanziarie non può proteggere la salute adeguatamente, perché non può pagarsi i servizi di assistenza. • Gli svantaggi nel reddito si traducono in svantaggi nella tutela della salute

  48. Le differenze di reddito • Il primo dato è che non si eliminano e spesso NON si riducono. • Le ineguaglianze sono aumentate, in termini relativi, rispetto agli anni precedenti, dal punto di vista statistico • Decisiva è la politica pubblica: soprattutto la politica fiscale, se non è egalitaria e protegge alcune categorie o gruppi sociali.

  49. La politica fiscale • Le tasse sono un pilastro della democrazia perché danno le risorse per spendere per la comunità • Se la raccolta delle tasse ed imposte, privilegia alcuni, per costoro pagano gli altri, che, quindi, finanziano i privilegi. • Questa politica è disastrosa perché conduce lo stato a premere sempre più su chi paga per compensare i debiti. • Con questa politica si abbattono i diritti dei cittadini e si creano cittadini privilegiati e sotto-privilegiati.

  50. L’esempio della Svezia • In Svezia, chiamata dai sociologi “democrazia nordica”, con la Norvegia e la Danimarca, la democrazia fiscale è un’idea radicata nella comunità • La giustizia, e i servizi che salvaguardano la dignità della persona, sono sempre collegati alle risorse che lo stato preleva • E, congiuntamente, alla capacità di usarle bene nell’interesse collettivo, secondo equità: es. i servizi per i tossicodipendenti, le ragazze madri, gli alcolizzati.

More Related