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ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE UMANA

ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE UMANA. Esperimento commissionato da Federico II Quale sia la naturale lingua originaria dell’uomo ? Fece allevare un certo numero di neonati da balie che dovevano prendersi cura dei bambini in ogni maniera, ma, nei loro confronti e in loro presenza, astenersi

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ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE UMANA

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Presentation Transcript


  1. ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.marcantogninisammy.net

  2. Esperimento commissionato da Federico II Quale sia la naturale lingua originaria dell’uomo? Fece allevare un certo numero di neonati da balie che dovevano prendersi cura dei bambini in ogni maniera, ma, nei loro confronti e in loro presenza, astenersi completamente dall’uso del linguaggio e da ogni forma di comunicazione. Federico sperava di giungere a stabilire se i bambini avrebbero cominciato a parlare spontaneamente greco, latino o ebraico. www.marcantogninisammy.net

  3. “fatica vana, perché i fanciulli morirono tutti” questa fu la conclusione a cui arrivò Federico II www.marcantogninisammy.net

  4. medaglia a due facce comunicazione con gli altri www.marcantogninisammy.net

  5. l’altra faccia della medaglia comunicazione con se stessi. www.marcantogninisammy.net

  6. COMUNICAZIONE VERBALE NON VERBALE www.marcantogninisammy.net

  7. COMUNICAZIONE VERBALE • LINGUAGGIO www.marcantogninisammy.net

  8. nella comunicazione umana, gli aspetti verbaliincidono mediamente per l’8% www.marcantogninisammy.net

  9. gli aspetti non verbaliincidono mediamente per il restante 92% www.marcantogninisammy.net

  10. COMUNICAZIONE NON VERBALE • movimenti del corpo • espressioni facciali • caratteristiche fisiche • comportamenti oculari • cenni del capo • comportamenti di contatto diretto • prossemica • fattori ambientali • gesti • tono di voce • ritmo e velocità dell’eloquio www.marcantogninisammy.net

  11. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE • non si può non comunicare • ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione • la natura di una relazione dipende dalla “punteggiatura” delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti www.marcantogninisammy.net

  12. comunicazione con sé stessi www.marcantogninisammy.net

  13. PARADOSSO • “CONTRADDIZIONE CHE DERIVA DALLA DEDUZIONE CORRETTA DA PREMESSE COERENTI”WATZLAWICK • “AFFERMAZIONE, OPINIONE, TESI CHE, NONOSTANTE SIA IN CONTRASTO CON L’ESPERIENZA COMUNE, SI DIMOSTRA DI FATTO FONDATA”GARZANTI www.marcantogninisammy.net

  14. ESEMPI VERBALI • dovresti divertirti!!! • sii spontaneo!!! • sai che sei libero di andare caro! Non preoccuparti se comincio a piangere! www.marcantogninisammy.net

  15. Molto interessante!! Ciao mamma! Mi sono divertito molto oggi al parco !!!! www.marcantogninisammy.net

  16. Ah!!!! che bellissima giornata Parlate pure tranquillamente, come se io non ci fossi!!!!! www.marcantogninisammy.net

  17. Sono assolutamente pronto per giocare con voi!! Comunicate liberamente!!! www.marcantogninisammy.net

  18. “Dormi!!!!! La mamma sa che sei stanco!!” “mangia che hai fame!” “mangia, se vuoi bene alla mamma!” “non sudare!” www.marcantogninisammy.net

  19. il paradosso lo possono mettere in atto anche i 2 genitori tra di loro quando si relazionano con il figlio www.marcantogninisammy.net

  20. evitare di contraddire il partner per evitare i ricatti dei figli www.marcantogninisammy.net

  21. comunicazioneinsegnante allievo nell’attività motoria adattata www.marcantogninisammy.net

  22. EMPATIA • vedere le cose dal punto di vista dell’altro (bambino), quindi entrare nel suo “pathos” (empatia: in-pathos), nell’emozione del bambino www.marcantogninisammy.net

  23. rinforzi positivi: bravo, va bene ……. www.marcantogninisammy.net

  24. programma di rinforzi intermittenti e non continui www.marcantogninisammy.net

  25. correttivi non rivolti a sottolineare l’errore www.marcantogninisammy.net

  26. non rinforzare o correggere mentre il bambino sta mettendo in atto il compito www.marcantogninisammy.net

  27. comunicazione individualizzata www.marcantogninisammy.net

  28. insegnare facendo (limitare la spiegazione verbale o la dimostrazione) www.marcantogninisammy.net

  29. la figura che impone la regola non deve cadere nel paradosso comunicativo www.marcantogninisammy.net

  30. paradosso Comunicativo imposizione regola rumore di Fondo www.marcantogninisammy.net

  31. Il ripetere o il gridare possono diventare “rumore di fondo” www.marcantogninisammy.net

  32. quando stabilite una norma o organizzate un’attività cercate di trasformare la comunicazione in positivo: ……Fai questa cosa……… ……….a volte sono comunque utili dei NO e niente altro www.marcantogninisammy.net

  33. Se 2 o più insegnanti lavorano con lo stesso gruppo si devonososteneree non contraddire nei momenti in cui le norme devono essere rispettate. • Se ciò non accade, tutti e due o piùinsegnantiperdono autorevolezzae verranno ricattati dagli allievi www.marcantogninisammy.net

  34. gli allievi devono sapere che tutti gli insegnanti vigilano ugualmente affinché le regole vengano rispettate www.marcantogninisammy.net

  35. per il genitore • possibilità di contestare l’operato dell’insegnante, ma ciò non va fatto davanti ai figli www.marcantogninisammy.net

  36. i “no” servono al crescere come i “si” www.marcantogninisammy.net

  37. i no creano un livello difrustrazione salutare, andando a stimolare la produzione di un adeguato livello dienergia psichicae di conseguenza la possibilità di ad-gradi……..andareverso la difficoltà (aggressività) www.marcantogninisammy.net

  38. I nostri NO! Sono definitivi? La nostra comunicazione è definitiva? La nostra comunicazione è troppo esagerata? www.marcantogninisammy.net

  39. autorevolezza • l’autorevolezza dell’educatore da sicurezza al ragazzo/a • ansie, paure, tensioni inevitabilmente si trasferiscono al ragazzo/a (contagio emotivo) www.marcantogninisammy.net

  40. un genitore diceva: • forse li vizio (i figli) e li accontento su ogni aspetto perché non riesco a tollerare che piangano! www.marcantogninisammy.net

  41. agisco per spegnere le tensioni personali o per educare? www.marcantogninisammy.net

  42. sequestro emotivo • a volte il disabile fisico o psichico o entrambe persevera in comportamenti di rabbia immotivata, capricci, rifiuto di svolgere l’attività. www.marcantogninisammy.net

  43. spesso mettono in atto tali comportamenti perché tengono emotivamente in pugno la figura del educatore! www.marcantogninisammy.net

  44. bisognasmontarequesto tipo di comportamento appreso! www.marcantogninisammy.net

  45. l’educatore che diventa teso o che si prodiga in soccorso continuamente sta rinforzando il comportamento e cioè sta mettendo in atto ciò che l’allievo si aspettava. www.marcantogninisammy.net

  46. e’ buona idea disinteressarsi del comportamento e intervenire nel momento di calma, quando il comportamento non è in atto(punteggiatura),cercando di strutturare un nuovo comportamento in grado di chiedere affetto e attenzione in maniera più serena www.marcantogninisammy.net

  47. consapevolezza ed elaborazione del lutto www.marcantogninisammy.net

  48. lutto stato psicologico conseguente alla perdita di un oggetto significativo che è stato parte integrante dell’esistenza www.marcantogninisammy.net

  49. presa di coscienza del lutto i fantasmi del disabile www.marcantogninisammy.net

  50. il nostro allievo è veramente consapevole degli inevitabili “lutti” accaduti nella sua vita( la sua condizione)? • noi educatori lo abbiamo accompagnato alla scoperta di queste perdite dandogli sostegno? • noi educatori lo abbiamo iperprotetto affinchè non si facesse male? www.marcantogninisammy.net

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