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L’ITALIA L’HANNO FATTA I REFERENDUM

L’ITALIA L’HANNO FATTA I REFERENDUM. La tradizione del nostro Paese si fonda sulle consultazioni referendarie. L’unico vero strumento di democrazia diretta presente nel nostro Paese.

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L’ITALIA L’HANNO FATTA I REFERENDUM

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  1. L’ITALIA L’HANNO FATTAI REFERENDUM La tradizione del nostro Paese si fonda sulle consultazioni referendarie. L’unico vero strumento di democrazia diretta presente nel nostro Paese. 2 giugno 1946 – l’Italia è chiamata a scegliere tra Repubblica e Monarchia. 12.717.923 italiani danno vita alla Repubblica Italiana. 12 e 13 maggio 1974 – Referendum sul divorzio 19.138.300 italiani rendono l’Italia un Paese in cui se non ci si ama più, non si è costretti a stare insieme. 17 maggio 1981 – Referendum sull’aborto 27.395.909 di italiani decidono di dare alle donne il diritto di scegliere. e ancora Nucleare (1987), finanziamenti ai partiti (1993), legge elettorale.

  2. I CONTRO DEL NUCLEARE PERICOLO: Straordinario (Eventi catastrofici) Ordinario (Uno studio condotto in Germania dimostra che: più sei vicino ad una centrale nucleare, più cresce il rischio di contrarre tumori) EPR – Non è una centrale di quarta generazione. E’ di generazione 3+, che rispetto a quelle di terza generazione non risolvono nessuna delle principali criticità. Dalle centrali nucleari si ottiene solo energia elettrica (25% dell’energia che consumiamo in Italia). L’Italia resta comunque dipendente dall’importazione di: uranio, carburante, fossili. Terrorismo - La presenza di centrali nucleari trasforma un territorio in possibile oggetto sensibile ad attentati terroristici. Il nucleare costa: l’elettricità dall’atomo, considerando anche lo smaltimento delle scorie, costa più delle altre fonti di energia. I maggiori costi verranno scaricati nella bolletta.

  3. I PRO DELLE RINNOVABILI Crediamo nei giovani imprenditori. Le energie alternative (su tutte l’energia solare) sono convenienti per un Paese che vuole investire sull’imprenditoria giovanile. Il nucleare fa fare affari solo a pochi, grandissimi gruppi imprenditoriali. Tra i principali investitori in energia solare figurano la NASA e l’industria petrolifera. Con le fonti di energia rinnovabili più lavoro che col nucleare. Una centrale in costruzione produce 3.000 posti di lavoro, che si riducono a 300 dopo la costruzione. In 10 anni la Germania può vantare 350.000 addetti nel settore delle rinnovabili, mentre in Italia al 2020 con le fonti pulite si potrebbero creare almeno 200mila posti di lavoro. I costi del solare sono in riduzione in maniera rapidissima. Entro il 2020 saranno molto più bassi.

  4. ACQUA PUBBLICA La risoluzione del 2010 dell’ONU indica l’acqua come un diritto umano universale e fondamentale. VOTA Sì -Per la risoluzione dei problemi del servizio idrico in Italia. Per modificare il decreto Ronchi che considera la gestione privata come la soluzione di tutti i mali. 1° quesito: VOTANDO Sì – eviti di dare in mano i servizi idrici ai privati (grandi multinazionali con al centro il profitto, non le tasche dei cittadini e la qualità dell’acqua). 2° quesito: VOTANDO Sì – impedisci ai privati di speculare sull’acqua che bevi, a discapito delle tue tasche. Senza acqua si muore. Togliamo ai privati il diritto di speculare sulla nostra sopravvivenza.

  5. LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI I politici sono persone. Basta con i privilegi. Come tutti i cittadini, anche i politici devono sottoporsi al giudizio dei giudici. Se al governo c’è un disonesto i cittadini devono saperlo subito. Non dopo che ha finito di rappresentare e governare i cittadini onesti. La legge sul legittimo impedimento istituzionalizza il fatto che la legge non è uguale per tutti. Ci volevano prendere in giro: nella prima stesura erano previste tra le attività per cui un politico può assentarsi da un processo: sagre di paese, feste folkloristiche e popolari, convegni e meeting politici, conferenze stampa, presentazioni di libri, scuole di formazione, inaugurazioni di nuove sedi di partito. Cosa vuol dire? “Domani mi processano perché non pago le tasse: convoco una conferenza stampa o mi apri una sede del Partito?” PENSACI. TU PUOI FARLO?

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