1 / 22

LA MOBILITÀ NELLA FORMAZIONE DEI DOCENTI IN EUROPA Antonella Turchi

LA MOBILITÀ NELLA FORMAZIONE DEI DOCENTI IN EUROPA Antonella Turchi Unità italiana di Eurydice- Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex Indire). Conferenza Eurydice: I sistemi educativi europei al traguardo del 2010 Quali sfide per l’Europa dell’istruzione?

basil-fry
Download Presentation

LA MOBILITÀ NELLA FORMAZIONE DEI DOCENTI IN EUROPA Antonella Turchi

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA MOBILITÀ NELLA FORMAZIONE DEI DOCENTI IN EUROPA Antonella Turchi Unità italiana di Eurydice- Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex Indire) Conferenza Eurydice: I sistemi educativi europei al traguardo del 2010 Quali sfide per l’Europa dell’istruzione? Roma, 25 settembre 2009

  2. OBIETTIVI E IMPIANTO DELLA RICERCA • Obiettivi della ricerca • Aspetti metodologici • Quadro di riferimento comunitario • Analisi dei diversi gradi di decentramento nei Paesi U.E. • Questionario alle unità nazionali della rete Eurydice e analisi delle risposte • Esame del quadro di riferimento italiano • Analisi della mobilità Comenius (LLP) • Risultati principali e conclusioni

  3. OBIETTIVI DELLA RICERCA Analisi comparativa tra il quadro normativo di riferimento comunitario e le politiche settoriali volte a favorire la mobilità messe in atto nei paesi europei, con uno sguardo specifico alla situazione italiana

  4. LA MOBILITÀ NEL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO • The obstacles to transnational mobility – Green Paper, Commissione Europea, 1996 • Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 luglio 2001 relativa alla mobilità degli studenti, delle persone in fase di formazione, di coloro che svolgono attività di volontariato, degli insegnanti e dei formatori • Relazione sul seguito della Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 luglio 2001 relativa alla mobilità nella comunità degli studenti, delle persone in fase di formazione, di coloro che svolgono attività di volontariato, degli insegnanti e dei formatori, 2004 • Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa alla mobilità transnazionale nella Comunità a fini di istruzione e formazione professionale: Carta europea di qualità per la mobilità • Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Migliorare la qualità della formazione degli insegnanti, 2007 • Conclusionidel Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri sulla mobilità dei giovani, 2008

  5. MESSAGGI CHIAVE DEI DOCUMENTI EUROPEI • Mobilità come elemento essenziale per la nuova società del sapere e per la promozione della formazione permanente • Invito alle legislazioni nazionali a rimuovere gli ostacoli(diversità dello status che gli Stati membri riconoscono agli insegnanti, non riconoscimento del periodo di formazione, sostegni finanziari insufficienti, ostacoli linguistici e culturali…) • Misure da adottare per favorire la mobilità di insegnanti e formatori: • meccanismi di supplenza, • facilitazioni per l’integrazione nell’istituto ospitante, • introduzione di una dimensione europea nell’ambito professionale, • riconoscimento della mobilità come uno degli elementi della carriera.. • Promozione della Carta europea di qualità per la mobilità • Necessità di creare a livello europeo nuovi indicatori e benchmark tali da misurare i progressi compiuti nell’ambito della mobilità

  6. FOLLOW-UP DELLA RACCOMANDAZIONE SULLA MOBILITÀ Dal report del gruppo di lavoro della CE del 2004: 2.2.5. La mobilità degli insegnanti e formatori: un punto debole cruciale “Pochissime azioni sono state intraprese nell’ambito della mobilità a breve termine di insegnanti e formatori […] Si rileva un’assenza generalizzata di politiche a supporto e promozione della mobilità […] I rapporti nazionali evidenziano che in alcuni paesi esiste una strategia nazionale sulla mobilità. In altri paesi caratterizzati dal decentramento dei livelli decisionali sono presenti iniziative a carattere regionale o locale. […] Da sottolineare l’assenza in tali rapporti di esempi relativi a scambi transnazionali di insegnanti o ad altri tipi di mobilità collegati allo sviluppo di carriera.”

  7. GESTIONE CENTRALIZZATA VS AUTONOMIA DI GESTIONE In quei paesi con elevato livello di decentramento decisionale anche la mobilità viene gestita a livello dei singoli istituti (formazione iniziale) e/o delle autorità locali in collaborazione con le scuole (formazione in servizio). Esempi: Finlandia, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito, Repubblica ceca, Ungheria, Lettonia, ecc.

  8. COME RISPONDONO I PAESI MEMBRI AGLI INVITI DELLA POLITICA COMUNITARIA? Eurydice ha posto un quesito alle unità nazionali della rete: • Mobilità: obbligo professionale o scelta personale? • Modalità di svolgimento del periodo di formazione all’estero • Riconoscimento ai fini del reclutamento e della progressione di carriera • Ostacoli ed eventuali politiche nazionali volte a rimuoverli

  9. MOBILITÀ TRANSNAZIONALE: OBBLIGO PROFESSIONALE O SCELTA PERSONALE? Formazione in servizio Formazione iniziale La grande maggioranza dei paesi offre l’opportunità di scegliere la mobilità transnazionale sia nella formazione iniziale sia nella formazione in servizio. • È obbligatoria in Francia nella formazione iniziale dei futuri insegnanti di lingue. • È fortemente raccomandata in Inghilterra agli insegnanti generalisti del livello primario con una specializzazione in lingue straniere.

  10. PERIODO DI FORMAZIONE ALL’ESTERO: MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Formazione iniziale Formazione in servizio • periodi di studio nell’ambito di accordi bilaterali tra istituti • tirocini pratici • assistentato • assistentato Comenius • job shadowing • mobilità Erasmus • scambi di posto • visite di studio • visite di studio Comenius • job shadowing • sharing skills with pairs (ENG) • seminari

  11. RICONOSCIMENTO AI FINI DEL RECLUTAMENTO E DELLA PROGRESSIONE DI CARRIERA Formazione iniziale Formazione in servizio • Non regolamentato(eccezione Lituania) • Se considerato: • Autonomia degli istituti di formazione • Discrezionalità del datore di lavoro • Non regolamentato (eccezione Romania) • Discrezionalità del datore di lavoro sul se e sul come(Svezia: Autorità Locale; UK, Scozia: capo di istituto, …)

  12. PRINCIPALI OSTACOLI ALLA MOBILITÀ In ordine decrescente di incidenza nelle risposte: • Supporti finanziari insufficienti • Problemi linguistici • Mancanza di riconoscimento • Difficoltà nella sostituzione dell’insegnante assente (per la sola formazione in servizio)

  13. LE OPPORTUNITÀ DI MOBILITÀ E FORMAZIONE IN EUROPA NEL PROGRAMMA LLP: COMENIUS • Decisione del Parlamento che istituisce il programma: uno degli obiettivi del programma Comenius è quello di migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di allievi e del personale docente nei vari Stati membri. • Il 75% del budget LLP è dedicato alla learning mobility • In particolare per la mobilità transnazionale dei docenti: • ASSISTENTATO per docenti in formazione iniziale • FORMAZIONE per docenti IN SERVIZIO

  14. ASSISTENTATO COMENIUS Numero e paese di destinazione degli assistenti italiani - anno 2006/2007 DE ES

  15. ASSISTENTATO COMENIUS

  16. FORMAZIONE IN SERVIZIO COMENIUS Analisi delle candidature e dei rapporti finali 2006/2007 N.B. Il 57% dei beneficiari sono insegnanti di lingue straniere

  17. FORMAZIONE IN SERVIZIO COMENIUS

  18. FORMAZIONE IN SERVIZIO COMENIUS

  19. FORMAZIONE IN SERVIZIO COMENIUS

  20. RISULTATI PRINCIPALI E CONCLUSIONI (1) • A livello degli organismi comunitari: • crescente interesse alla mobilità transnazionale dei docenti • mobilità dei docenti punto debole cruciale • assenza di indicatori e benchmark comuni • A livello degli Stati membri: • mancanza di strategie nazionali sulla mobilità • mobilità facoltativa • mobilità principalmente o solo con Comenius e accordi bilaterali • principalmente docenti di lingue straniere • periodo di formazione non riconosciuto e non regolamentato • supporti finanziari insufficienti • difficoltà nella sostituzione dei docenti

  21. RISULTATI PRINCIPALI E CONCLUSIONI (2) • A livello italiano: • Aspetti positivi: • impatto sulle competenze e abilità professionali e personali • miglioramento delle: • abilità linguistiche • competenze relative alla materia/ambito di insegnamento • cultura del paese ospitante • Aspetti negativi: • mancanza di disposizioni normative specifiche • ruolo marginale della mobilità nella formazione • difficoltà nella condivisione delle esperienze

  22. GRAZIE CONTATTI: UNITÀ ITALIANA DI EURYDICE Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex Indire) Agenzia LLP Via Magliabechi, 1 – Firenze E-mail:eurydice.italia@indire.it Tel. 055/23 80 325-515-571 / Fax 055/23 80 584 Siti Internet:www.indire.it/eurydice - www.programmallp.it/eurydice

More Related