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Camere con vista Le strutture di ricerca dei parlamenti

Camere con vista Le strutture di ricerca dei parlamenti Gloria Regonini, Università degli Studi di Milano 14 dicembre 2010. Il fallimento italiano. Le diagnosi: cause che attengono alle massime istituzioni scarsi poteri dell’esecutivo bicameralismo perfetto..

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Camere con vista Le strutture di ricerca dei parlamenti

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Presentation Transcript


  1. Camere con vista Le strutture di ricerca dei parlamenti Gloria Regonini, Università degli Studi di Milano 14 dicembre 2010

  2. Il fallimento italiano • Le diagnosi: • cause che attengono alle massime istituzioni • scarsi poteri dell’esecutivo • bicameralismo perfetto.. • magistratura con tre gradi di giudizio.. • cause che attengono al sistema elettorale e al funzionamento dei partiti • scarsa rappresentatività • numero dei partiti • loro finanziamento • loro malfunzionamento interno • cause che attengono alla società civile e alla cultura politica • familismo amorale • clientelismo • mancanza di etica pubblica • cause che attengono alla qualità dei politici e all’assenza di leaders

  3. Il fallimento italianostrategie di ricerca • Rischio che le cause siano • molteplici, • tra loro interdipendenti, • collegate da relazioni non lineari • Rischio che il fallimento sia un fenomeno tecnicamente definibile come complesso, se non caotico. http://www.ortho.lsumc.edu/Faculty/Marino/Temple/Temple.html

  4. Il fallimento italiano strategie di ricerca • Strategia alternativa: inquiry bottom-up • explanandum: isolamento di un set di fenomeni specifici e significativi • explanans: analisi delle cause attraverso un processo di eliminazione ‘dal basso’ • Lindblom (1959): Rational-Comprehensive (Root) method / Successive Limited Comparisons (Branch) method • difformità di ordine inferiore, il più possibile specifiche, delimitate, prossime ai sintomi.

  5. Il fallimento italiano strategie di ricerca • explanandum • che cosa comprendo: • gli outcomes delle politiche pubbliche, dati definiti con sufficiente chiarezza nelle comparazioni internazionali outcome = risultati delle politiche pubbliche, cioè la loro capacità di raggiungere gli obiettivi per i quali erano state progettate, per mitigare, se non risolvere, problemi di rilevanza collettiva. • che cosa tralascio: • i problemi che riguardano la sfera della politics (stabilità dei governi, semplificazione del sistema dei partiti, qualità dello spettacolo politico....) e la sfera dell’etica pubblica (qualità morale dei governanti, corruzione..). • i concetti che cercano di tenere insieme le due sfere: ‘rendimento istituzionale’, ‘performance dei governi’, anche governance

  6. Il fallimento italiano strategie di ricerca • explanans: • sono privilegiate in prima istanza le cause su cui è possibile intervenire, per così dire, ‘a costituzione vigente’ e lascando immutati i rapporti di forza tra attori politici, istituzionali, sociali. • Se, premendo l’interruttore, non si accende la luce, la cosa più razionale non è rifare l’impianto elettrico, ma verificare che la lampadina non sia bruciata. • Se le politiche pubbliche ci riescono male, la strategia più economica, prima di considerare cause di livello più elevato, è verificare se le facciamo in modo diverso rispetto ai paesi che ottengono outcomes migliori dei nostri. • Anche perché le nazioni che ci superano nelle comparazioni hanno le più svariate forme di sistemi istituzionali, di regole elettorali e di culture politiche

  7. Una vistosa assenza • La prima e più vistosa differenza riguarda le diverse epistemologie, i diversi sistemi di conoscenza: con gli informatici, parliamo di differenti ontologie con le quali viene concettualizzato ciò che i governi fanno: • “In computer science and information science, an ontology is a formal representation of knowledge as a set of concepts within a domain, and the relationships between those concepts. It is used to reason about the entities within that domain, and may be used to describe the domain. In theory, an ontology is a "formal, explicit specification of a shared conceptualisation“ (Gruber, 1993) http://en.wikipedia.org/wiki/Ontology_%28information_science%29

  8. Una vistosa assenza • Ontologie • i diversi universi semantici utilizzati per descrivere ciò che avviene (naming and framing) (Schön and Rein, 1994) • i diversi criteri per giudicare la correttezza di ciò che viene fatto, i diversi “principle of adequacy of action' (Popper, 1994: 177) • le diverse competenze necessarie per produrre e rilevare gli effetti • le diverse comunità epistemiche (Haas, 1992) chiamate a presidiare i confini di tali sistemi di conoscenza.

  9. Una vistosa assenza Nelle comparazioni internazionali, lòe scienze del governo si basano su quattro ontologie

  10. Una vistosa assenza la quarta ontologia • A differenziare questa ontologia dalle precedenti sono alcuni specifici requisiti, derivati dagli approcci problem solving: Una vistosa assenza http://www.wistron.com/imgs/tech_support_chart2_r2.gif

  11. Una vistosa assenza la quarta ontologia • Evidenza: non c’è alcun settore dell’intervento pubblico italiano in cui gli atti dei governi abbiano dimostrato di riconoscere e di adottare questa quarta ontologia. • il frame entro cui sono progettati, approvati, attuati gli interventi, è completamente assumibile entro un triangolo semantico che ha ai suoi vertici • ‘leggi di riforma’ • ‘impegni di spesa’ • il monitoraggio delle ‘performance delle amministrazioni’ interessate • L’assenza che interessa è quella che riguarda analisi e valutazioni compiute da agenzie pubbliche che agiscono su diretto mandato dei legislativi e degli esecutivi,

  12. Una vistosa assenza la quarta ontologia • Perché questa assenza può fare la differenza • “If you cannot measure it, you cannot improve it!”: Lord Kelvin, primo presidente della International Electrotechnical Commission (1906) • se non puoi individuare un fenomeno, non puoi valutarlo; • se non puoi valutarlo, non puoi migliorarlo

  13. Una vistosa assenza la quarta ontologia • L’ipotesi di ricerca • L’assenza della quarta ontologia • ci impedisce di impostare le scelte dei governi in un formato leggibile e apprezzabile dalla comunità internazionale • relega le dinamiche interne alle istituzioni pubbliche entro circuiti antiquati, distanti dal modo di ragionare seguito dal resto della società • preclude l’utilizzazione di una serie di strumenti tecnici che in altri contesti hanno dato buona prova.

  14. Una vistosa assenza la quarta ontologia Che cosa abbiamo tensioni L – B: scarsa incisività dell’audit sulla spesa pubblica da parte degli organi di controllo tensioni L – M: problema della valutazione delle performance delle organizzazioni e degli individui, in bilico tra diritto amministrativo e management tensioni B – M (in gergo, tra programmazione finanziaria e programmazione strategica): vecchi modelli di performance budgeting • Che cosa ci perdiamo per l’indisponibilità del polo P, • assenza L-P: • è impossibile una vera analisi dell’impatto della regolazione • la ‘semplificazione’, confinata nell’ambito della legistica, è in un vicolo cieco • assenza B-P: in mancanza di valutazione, solo tagli lineari • assenza M-P: errori più gravi: fare bene le cose sbagliate o inutili.

  15. Una vistosa assenza la quarta ontologia • Alcuni ‘oggetti’ sembrano politiche, ma non lo sono • i programmi di legislatura • le alberature del bilancio dello stato

  16. Una vistosa assenza la quarta ontologia • Secondo passo: la comprensione del meccanismo • E’ credibile che la policy analysis sia un fattore necessario per migliorare l’outcome delle politiche pubbliche in Italia • Ma è anche sufficiente ? • Teorie a favore del sì: effetto illuminante della policy analysis (Weiss, 1998), cioè la sua capacità performativa di modificare le mappe cognitive e valoriali di chi viene esposto ai risultati delle valutazioni. • Teorie contro l’ipotesi dell’illuminazione: • la teoria dei frame e delle mappe valoriali • le ‘teorie principale-agente’

  17. La comprensione del meccanismo • Teoria dei frames cognitivi e valoriali • "Primo, in politica gli individui vedono ciò che si deve vedere (..) • Secondo, in politica agli individui piace ciò che deve loro piacere (..) • Terzo, in politica gli individui vedono quello che si aspettano di vedere (..) • Quarto, in politica gli individui preferiscono quello che si aspettano di preferire (..) • Quinto, in politica gli individui vedono quello che ci si aspetta che loro vedano e, • Sesto, preferiscono ciò che ci si aspetta che loro preferiscano" (March e Olsen, 1989: 74-75)

  18. La comprensione del meccanismo • positive political theory: modello principale – agente • non c’è alcuna garanzia che il valutatore-controllore a sua volta non generi una ‘perdita da agente’, approfittando del vantaggio informativo a suo stesso favore. • per l’eletto, investire in strutture capaci di portare alla luce anche le inefficienze non rilevate dagli elettori potrebbe costituire una strategia perdente

  19. Schema generale della presentazione

  20. La comprensione del meccanismo • Il criterio guida della ricerca: • no a ipotesi illuminazione • sì alla ricerca dei meccanismi sociali attraverso i quali le evidenze ben documentate riescono ad essere una risorsa importante nel gioco politico, • Wildavsky, “The political process generates a conflict of interest within the eval­uative enterprises. Evaluators see analysis as a means of deciding on better policies and selling them to others. Clients (elected officials, group leaders, top administrators) view analysis as a means of better understanding available choices with which they can control decisions, Talk of "better policies," as if it did not matter who determined them, only clouds the issues” (1992: 231).

  21. Il disegno della ricerca • Le evidenze raccolte 1° parte: La valutazione delle politiche in generale 2° parte: La valutazione nelle politiche universitarie il caso italiano svolge la funzione della grotta rimasta isolata dal resto del mondo, dove sono sopravvissuti intatti microorganismi altrove scomparsi: serve a capire, per differenza, come (e magari perché) si sono modificati i microrganismi che invece sono stati esposti a forti perturbazioni ambientali.

  22. Legislativi: slittamenti di funzioni controlli legittimità (ri)disegno politiche accountability politiche rappresentanza formulazione leggi co-progettazione

  23. Legislativi: slittamenti di funzioni • Con la quarta ontologia. • mutano • le regole, • le risorse scambiate • le modalità di aggregazione del consenso • le decisioni hanno maggiori probabilità • di implementazione • di autocorrezione

  24. Legislativi: slittamenti di funzioni • Il primo slittamento: dal law making al policy making(valutazione ex ante) • UK • departmental select committees • Core tasks of select committees • Objective a: to examine and comment on the policy of the department • Objective b: to examine the expenditure of the department • Objective c: to examine the administration of the department • Objective d: to assist the house in debate and decision

  25. Legislativi: slittamenti di funzioni • Che cosa avevano davanti i parlamentari inglesi quando hanno votato la riforma • un'agenda con soltanto poche issues, ben circoscritte: 4 in 3 anni • una Independent Review of Higher Education Funding And Student Finance • Le note e ricerche predisposte dalla House of Commons Library

  26. Legislativi: slittamenti di funzioniUK • 2. una Independent Review of Higher Education Funding And Student Finance • Durante l’anno di lavoro, la commissione Browne • ha lanciato un primo call for evidence, dal dicembre 2009 al gennaio 2010 • ha aperto un Call for Proposals, al quale hanno partecipato docenti, studenti, associazioni con oltre 150 proposte. Tutte le proposte sono consultabili nel sito della Commissione • ha costituito un Advisory Forum • ha tenuto quattro giorni di public hearings e ascoltato 36 testimonianze • ha visitato 13 sedi universitarie • ha creato un sito web. • Il nuovo ministro, del partito diverso dal precedente, si è impegnato a fare sue le conclusioni.

  27. Legislativi: slittamenti di funzioniUK • 3. Le note e ricerche predisposte dalla House of Commons Library • Education spending in the UK Levels of public spending on education in the UK have reached new record levels in real terms in each year since 1996-97. Spending as a proportion of GDP in 2009-10 ... • The Browne Review of Higher Education Funding and Student Finance The purpose of this note is to provide an overview of the report of the Independent Review of Higher Education Funding and Student Finance (the Browne Review). • Reform of higher education funding in England The purpose of this note is to provide an overview of higher education funding in England and to highlight current debate on the wider issues of the funding and ... • Immigration: international students and Tier 4 of the points-based system • Oxbridge 'elitism' Interest in the background of students who go to Oxford and Cambridge is very longstanding. The 1852 Royal Commissions on both universities identified access by ... • Higher education and social class The evidence, as far as it goes, suggests that over the latter half of the 20th century there was little change in the proportion of university students from lower ... • Higher education finance statistics After many years of increased income, expenditure, more staff and students the higher education sector is faced with the prospect of a fall in income from the public ... • Education expenditure: Social Indicators page Updated to include spending figures published in Budget 2010 • Participation in higher education: Social Indicators page Trends in participation including new figures for 2008/09 • Applicants and entrants to higher education: Social Indicators page Brief snapshot of recent changes in entrants to HE via UCAS • Graduate Internships • Sources of historical statistics Details of online sources of historical statistics across all subject areas other than the economy. These sources are either long-term time series or snapshots of ... • Sources of social statistics: Education Summary of online sources of education statistics • In più, immediatamente a ridosso della discussione in aula, sono state fornite due altre note: • Library briefing note: The Government's proposals on higher education funding and student finance and their impact on access to higher education • Library briefing note: Changes to higher education funding and student support from 2012/13.

  28. Legislativi: slittamenti di funzioniUK [Biblioteche dei parlamenti] La presenza di competenza non partisan nella più partisan delle istituzioni ha radici lontane. Sul muro esterno della Biblioteca del Congresso americano si può leggere questa citazione: “Knowledge will forever govern ignorance, and a people who mean to be their own Governors must arm themselves with the power knowledge gives."James Madison

  29. Legislativi: slittamenti di funzioniUK • L’esito del processo decisionale • Il 9 dicembre la Camera dei Comuni ha approvato la riforma delle tasse universitarie, che entrerà in vigore dal 2012-3. • Il voto è stato preceduto e accompagnato da forti movimenti di protesta di gruppi di studenti. • Le divisioni e i conflitti tra i partiti e all’interno di essi sono stati aspri. La stessa coalizione di governo ha visto defezioni al suo interno.

  30. Legislativi: slittamenti di funzioni • Italia • Che cosa hanno davanti i parlamentari italiani • un coacervo di proposte di legge del governo e dei vari partiti. • testi sono molto complessi, pieni di rinvii ad altre norme • un unico provvedimento x issues molto diverse: • la governance degli atenei • le regole per il reclutamento dei docenti • la riorganizzazione delle strutture per la didattica e la ricerca interne agli atenei • la riduzione delle sedi universitarie • la stabilità di bilancio • gli incentivi per i docenti che conseguono risultati di elevato livello ...

  31. Legislativi: slittamenti di funzioniItalia • Non ci sono studi o valutazioni ex ante sulle specifiche issues • Servizio Studi 71 (28 settembre 2010) - Elementi di valutazione per la compatibilità comunitaria • Servizio Studi 94 (29 settembre 2010) - Elementi di valutazione sulla qualità del testo • Servizio Bilancio dello Stato 224 (29 settembre 2010) C. 3687 - VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI. • Servizio Bilancio dello Stato 228 (12 ottobre 2010) C. 3687 Nuovo testo • Servizio Bilancio dello Stato 230 (13 ottobre 2010) C. 3687 • Servizio Studi 387 (14 settembre 2010) - Schede di lettura e testi a fronte • Servizio Studi 387/0 (20 settembre 2010) - Elementi per l’istruttoria legislativa • Servizio Studi 387/1 (14 settembre 2010) - Riferimenti normativi e pubblicistica • Servizio Studi 387/2 (19 novembre 2010) – (Nuovo testo)

  32. Legislativi: slittamenti di funzioniItalia • Le audizioni • sono riti vuoti • organizzazioni con un tradizionale radicamento nel mondo universitario • associazioni degli imprenditori • galassia delle sigle nate negli ultimi mesi • Le richieste presentate coprono l’intero universo degli interventi con un qualche aggancio alla politica universitaria, dai concorsi alla contrattazione integrativa,

  33. Legislativi: slittamenti di funzioni • Differenze • Formalmente, le due assemblee hanno fatto la stessa cosa: hanno approvato a maggioranza una legge controversa, in un clima caratterizzato da scontri. • In tutti e due i casi, il voto aveva forti implicazioni di politics. • Ma in un caso, quello inglese, c’è sul tavolo anche una policy che indica • quali problemi devono essere risolti, • con quali strumenti • con quali risultati attesi. • Se la riforma non funzionerà, in tre anni saranno in grado di accorgersene e di studiare rimedi. • Ammesso che la riforma italiana sia definitivamente approvata, • tra tre anni sarà a malapena conclusa la fase dei decreti delegati e degli statuti a livello di ateneo • il coacervo di obiettivi renderà impossibile un reale monitoraggio dei risultati.

  34. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability • "A is accountable to B when • A is obliged to inform B about A’s (past or future) actions and decisions, • to justify them, • and to suffer punishment in the case of eventual misconduct" (Schedler, Diamond, Plattner, 1999: 17) • Nelle istituzioni politiche, il termine accountability è in genere abbinato a tre diversi tipi di relazione: • la relazione tra elettori ed eletti (vertical accountability) • la relazione tra poteri dello stato, e soprattutto tra legislativo e esecutivo (horizontal o executive accountability) • la relazione tra organi di direzione politica da un lato, e responsabili della gestione della macchina amministrativa dall’altro (bureaucratic accountability).

  35. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability • Il primo forum per garantire l’accountability degli esecutivi è il parlamento, perché: • indipendente dall’esecutivo: non si chiede all’oste se il vino è buono; • vicino alla totalità dei rappresentanti dei cittadini votanti-contribuenti: se è vero che il governo rappresenta la maggioranza che lo ha votato, i soldi che spende sono di tutti, anche di chi non lo ha votato. • Organi tecnici: Supreme AuditInstitutions • due modelli • angloamericano, basato sulla figura del Comptroller (o Auditor) General, • europeo continentale delle Corti dei Conti

  36. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountabilityorgani tecnici

  37. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability • UK • Che cosa hanno a disposizione i parlamentari britannici per controllare l’attività dell’esecutivo nel settore universitario • I rapporti del Nao su singoli precisi programmi: • Improving procurement in further education colleges in England, 2006 • Renewing the physical infrastructure of English further education colleges, 2006 • Staying the Course: The retention of students in higher education, 2008 • Widening participation in higher education, 2008 • The Customer First Programme: Delivery of student finance, 2010 • Nei rapporti sono evidenziati • gli elementi costitutivi: obiettivi, risorse, singoli progetti.... • i diversi livelli di responsabilità: • statutory responsibility, del responsabile politico, • overall accountability”, che ricade sul dirigente responsabile • i fattori che hanno inciso negativamente sull’impatto effettivo, e per ciascuno sono formulate delle raccomandazioni; • l’implementazione delle raccomandazioni è a sua volta monitorata e valutata. • I giudizi sono spesso severi e espliciti.

  38. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability UK • Inoltre, il Nao • conduce periodiche valutazioni sui dipartimenti ministeriali • produce meta-analisi del sistema di valutazione, ad esempio sull’adeguatezza dei Public Service Agreement (PSA) e dei sistemi per misurare i risultati • Per il settore universitario, gli indicatori PSA sono quattro, chiari e secchi: • “PSA 4 “Promote world class science and innovation in the UK”. • Indicator 4.1: Percentage UK share of citations in leading scientific journals • Indicator 4.2:Amount of income generated by UK Higher Education Institutions and Public Sector Research Establishments through research, consultancy and licensing of intellectual property • Indicator 4.3: Percentage of UK businesses with 10+ employees that are"innovation active" • Indicator 4.4: The number of students who qualify with PhDs in Science”

  39. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability UK • I risultati degli esercizi di accountability • L’asse Nao-Pac contribuisce a elaborare grammatiche per l’analisi delle relazioni tra responsabilità politiche e responsabilità amministrative che, attraverso processi di apprendimento continuo, producono una definizione dinamica e condivisa dei contorti e controversi confini tra politica e amministrazione. Non è un risultato da poco.

  40. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability • Italia • Che cosa hanno a disposizione i parlamentari italiani per controllare l’attività dell’esecutivo • Relazioni sulle attività svolte • Le relazioni presentate dai ministri al Parlamento in forza di qualche norma di legge • Rapporti di performance • Richiesti dalla legge n. 244/2007 (finanziaria 2008, governo Prodi). Nelle presentazioni, si dice che forniscono “..al Parlamento un nuovo strumento di verifica sull'attività di Governo, incentrato sui risultati di controllo strategico, al fine di assicurare la trasparenza, l'efficienza e l’efficacia dell'azione amministrativa“ • Ma: • i programmi sono le etichette scaturite dalle esigenze di alberatura del budget, senza alcun riferimento a problemi circoscrivibili, obiettivi quantificabili, tempi di realizzazione, • i contenuti sono ricostruzioni della normativa, + organigrammi, + dati sulle risorse finanziarie + racconti delle attività svolte.

  41. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability Italia Rapporto di performance del Ministero della Difesa http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/208/010/INTERO.pdf

  42. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability Italia • ‘Atti di indirizzo’: mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno. • Atti di indirizzo segnalati(dall’inizio della XVI legislatura al 31 agosto 2010) 464 • Note di attuazione pervenute 11 • Percentuale di attuazione 2% • La relazione sui programmi triennali • estate 2010: il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca presenta alla Camera e al Senato la Relazione sulla valutazione dei risultati dell'attuazione dei programmi triennali delle università(Anni dal 2007 al 2009) • Il rapporto si limita ad applicare i ‘pesi’ stabiliti nel documento di programmazione, alla luce di una serie di dati (iscritti, iscritti in corso, numero dei corsi..), trasmessi, senza ulteriori analisi o elaborazioni, dai servizi informatici dei singoli atenei.

  43. Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability Italia • Italia: risultati degli esercizi di controllo • Le relazioni al parlamento • in molti casi non sono presentate dai ministri • anche quando sono inviate • sono documenti formali privi di valutazioni in termini di programmi • non avendo noi un Pac, sono ignorate dal parlamento stesso • L’esercizio dell’accountability non esiste

  44. Conclusioni • Se per caso le politiche funzionassero, sarebbe un miracolo • La posizione di UK e Italia rispetto alla ‘quarta ontologia’ è radicalmente diversa UK: un’altra analisi logica in più per descrivere e intervenire sul funzionamento dei governi

  45. Conclusioni • 3. La quarta ontologia migliora le politiche? • ‘se non individui un fenomeno, non puoi valutarlo; se non puoi valutarlo, non puoi migliorarlo’ è davvero condizione necessaria. • migliora la capacità di rilevare gli errori e abbrevia i tempi dell’apprendimento e della correzione. • la policy analysis ormai è un settore con protocolli abbastanza standardizzati e validati a livello internazionale. Ignorare questo universo semantico significa rendere invisibili anche gli eventuali risultati positivi conseguiti. • la ‘quarta ontologia’ permette di promuovere e utilizzare ‘il giudizio degli esterni’, dei destinatari delle politiche, di chi tutti i giorni sperimenta sulla sua pelle come funzionano le scelte pubbliche

  46. Conclusioni • Perché la ‘quarta ontologia’ si è consolidata come emergent institution • Non per illuminazione: gli attori non diventano più buoni e universalisti • Ma perché gli attori hanno a disposizione un set di strumenti in più per gestire le frizioni con aggiustamenti dinamici, non statici, dei rapporti tra articolazioni istituzionali e infra-istituzionali: • tra legislativo e esecutivo • tra responsabilità politica e responsabilità amministrativa • tra singoli backbenches e singoli esponenti del governo

  47. Conclusioni • Chi guadagnerebbe • epistemic communities • più aperte alle esperienze internazionali • con le scienze sociali nel loro curriculum • più giovani • Chi perderebbe • grand commis di formazione giuridica, molto ben remunerati, molto anziani: una vera casta • politologi e commentatori politici che promettono aumenti del ‘rendimento dei governi’ come effetto di riforme elettorali o istituzionali

  48. Conclusioni • Gli effetti sulla politics • Nel disegno di specifiche politiche, di programmi, di progetti, il terreno delle scelte contestabili in chiave partisan si restringe molto • Questo non significa che i conflitti scompaiano. Si ripresentano con altre forme

  49. Conclusioni • Bilancio teorico • Le due barriere –guida • ‘importanza dei frame e delle mappe valoriali’ • ‘teorie principale-agente’ • si sono rivelate utili perché hanno costretto la ricerca a indagare gli specifici meccanismi attraverso i quali l’evidence based policy making si autolegittima

  50. Conclusioni • Ma la ricerca conferma un forte dubbio: • le due barriere –guida sottostimano il potere performativo della conoscenza, la forza autolegittimante dell’evidenza • 1. ‘importanza dei frame e delle mappe valoriali’. Ma • le tecniche che dimostrano di produrre risultati apprezzabili diventano esse stesse parte dei frame socialmente validati o, se si preferisce, soft institutions. Oggi in qualunque campo, dalla medicina all’ingegneria, nei settori profit come nel no profit, la valutazione, il benchmarking, le decisioni suffragate dall’evidenza sono un obbligo. • 2. ‘teorie principale-agente’: di per sé non fa alcuna differenza per il core del modello che gli attori abbiano una percezione delle conseguenze delle loro scelte più o meno documentata e suffragata da evidenze. • Ma la domanda ‘sanno i politici quello che fanno?’ non può accontentarsi di un sì formale

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