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Progetto riletture – – l’occhio di Frans Hals

Progetto riletture – – l’occhio di Frans Hals. Il medioevo in dialogo di interpretazioni: complementi al secondo incontro Per imparare a vedere il nostro modo di guardare. Nota ai documenti.

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Progetto riletture – – l’occhio di Frans Hals

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Presentation Transcript


  1. Progetto riletture – – l’occhio di FransHals Il medioevo in dialogo di interpretazioni: complementi al secondo incontro Per imparare a vedere il nostro modo di guardare Liceo Copernico

  2. Nota ai documenti • Le diapositive che seguono illustrano, per ciascun incontro, i documenti (testi o immagini) che stanno alla base degli approfondimenti. Ogni incontro inizia discutendo una prima serie di diapositive, e a partire da queste la discussione approfondisce determinati aspetti. Ne consegue il carattere provvisorio e frammentario di questi documenti.

  3. Base cronologica degli eventi discussi • IV: falsa data della Donazione di Costantino • V-VI: cristianesimo celtico • VI: papa Gregorio I • VI-IX: evangeliari irlandesi • VII: Samo; Suintila, Sisenando • IX: presunta data della redazione della Donazione di Costantino; minuscola carolina; Carlo Magno • XV-XVI: Raffaello, «Incoronazione di Carlo Magno» • XVI: Raffaellino del Colle, «Donazione di Roma» • XIX: Jacques-Louis David pittore

  4. Samo • Mercante e forse diplomatico franco, fra il 623 e il 624 creò in Europa Centrale il cosiddetto Regno di Samo, una sorta di unione sovra-tribale di discussa localizzazione, che probabilmente comprendeva le odierne Moravia, Slovacchia sud-occidentale, Bassa Austria e forse l'antica regione della Carantania[1] (approssimativamente Alta Carinzia, Tirolo Orientale, Stiria e Carinzia slovena), anche se c'è chi sostiene che si trovasse esclusivamente a sud del Danubio[2]. Più tardi, arrivò forse ad inglobare anche la Boemia, la Sorabia o Sorbia (corrispondente in parte all'attuale Lusazia). Il "regno", con ogni probabilità, non sopravvisse al suo fondatore.

  5. Vichinghi/Norreni/Norse • Con il termine vichinghi si denotano solitamente quei guerrieri norreni, originari della Scandinavia e della Danimarca, che a bordo di navi fecero scorrerie sulle coste delle isole britanniche, della Francia e di altre parti d'Europa fra la fine dell'VIII e l'XI secolo. A questo periodo della storia europea (generalmente racchiuso fra gli anni 793 e 1066) ci si riferisce normalmente con l'appellativo di epoca vichinga.

  6. Navigazioni • Famosi per la loro abilità di navigatori e per le lunghe barche, i vichinghi in pochi secoli colonizzarono le coste e i fiumi di gran parte d'Europa, le isole Shetland, Orcadi, Fær Øer, l'Islanda, la Groenlandia e Terranova; si spinsero a sud fino alle coste del Nordafrica e a est fino alla Russia e a Costantinopoli, sia per commerciare sia per compiere saccheggi. • I vichinghi sono conosciuti anche per essere stati i primi scopritori del Nordamerica, raggiunto tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo (a tal proposito si vedano BjarniHerjólfsson, il primo europeo ad avvistare il continente americano ben 5 secoli prima dei viaggi di Cristoforo Colombo, e L'AnseauxMeadows, un antico insediamento vichingo dell'XI secolo ritrovato sull'isola di Terranova, nell'odierno Canada).

  7. BjarniHerjólfsson (Islanda, ... – X secolo) è stato un esploratore norreno, il primo europeo di cui si abbia notizia a scoprire le Americhe, che egli avvistò nel 986, ben 5 secoli prima dei viaggi di Cristoforo Colombo. • Dieci anni dopo Leif Ericson (LeifrEiríksson) prese sul serio i racconti di Bjarni, comprò la nave che BjarniHerjólfsson aveva usato per il suo viaggio, assunse un equipaggio di 35 uomini e partì alla ricerca del nuovo territorio. Si pensa che il risultato sia stato l'insediamento vichingo di L'AnseauxMeadows, a Terranova, il primo tentativo di colonizzazione europea del Nordamerica di cui si abbia notizia, eccezion fatta per l'isola di Groenlandia che era stata colonizzata molto prima.

  8. L'AnseauxMeadows (una corruzione del francese L'Anse-aux-Méduses, ovverosia La baia delle meduse) è un sito archeologico che si trova nella parte più settentrionale dell'isola di Terranova, in Canada, in cui nel 1960 l'esploratore norvegese HelgeIngstad, insieme alla moglie, l'archeologa Anne StineIngstad, scoprì i resti di un antico villaggio vichingo. • Il sito è stato classificato come Patrimonio dell'umanità dell'Unesco nel 1978.

  9. HelgeIngstad era in origine un avvocato, ma vendette il suo studio legale a Levanger e si trasferì nei Territori del Nord-Ovest (Canada) nel 1926, diventando un cacciatore. Nei tre anni successivi viaggiò insieme alla tribù indiana dei Mangiatori di Caribù. Tornato in Norvegia scrisse Pelsjegerliv ("Vita da cacciatore", tradotto con "La Terra di Festa e Carestia"), che divenne un best-seller. • Ingstad divenne il governatore (Sysselmann) della Terra di Erik il Rosso nel 1932-1933, una parte della Groenlandia che fu annessa alla Norvegia. La Corte permanente di giustizia internazionale a L'Aia stabilì che quella terra apparteneva alla Danimarca, e così la presenza ufficiale norvegese finì. Dopo il verdetto Ingstad venne trasferito e divenne governatore delle Isole Svalbard, una posizione adatta a lui, considerando la sua professione di avvocato e la sua esperienza di vita nelle regioni artiche.

  10. Helge Marcus Ingstad (30 December 1899 – 29 March 2001) was a Norwegian explorer. After mapping some Norse settlements, Ingstad and his wife Anne Stine, an archaeologist, in 1960 found remnants of a Viking settlement in L'Anse aux Meadows in the Province of Newfoundland in Canada.[2] With that they were the first to prove conclusively that the Greenlandic Norsemen had found a way across the Atlantic Ocean to North America, roughly 500 years before Christopher Columbus and John Cabot. He also thought that the mysterious disappearance of the Greenland Viking settlement in the 14/15th century could be explained by their emigration to North America.

  11. materiali • The author of the Chronicle of Fredegar claimed that the Franks came originally from Troy and quoted the works of Vergil and Hieronymous, but the Franks are not mentioned in those works, except in a general way by Hieronymous.[13] The chronicle describes Priam as a Frankish king whose people migrated to Macedonia after the fall of Troy. In Macedonia the Franks then divided. The European Franks reached Francia under King Francio, just as Romulus went to Rome. Another branch, under King Turchot became the Turks. Fredegar stated that Theudemer, named king of the Franks by Gregory, was descended from Priam, Friga and Francio.

  12. Dagoberto • Curò anche le relazioni diplomatiche con l'impero Bizantino di Eraclio, il regno dei Longobardi e con i Sassoni: si servì dell'alleanza con loro per contrastare l'avanzata delle popolazioni slave (quelle che i franchi chiamavano "Vendi"), organizzatesi nel Regno di Samo e che premevano anche sul confine orientale del regno (furono numerose le loro incursioni tra il 632 e il 633). Per difendere meglio i confini, affidò la Turingia al duca Radulfo che, però, alla morte di Dagoberto, rifiutò di riconoscere il suo erede (Sigeberto III) e si ribellò scatenando una guerra da cui uscì vittorioso[11]. • Dagoberto morì, a Parigi, nel 639, a causa della dissenteria: fu il primo re a essere sepolto nella basilica di Saint-Denis, che aveva fatto ampliare e di cui aveva affidato l'arredo all'orafo sant'Eligio[12] (fino ad allora, il mausoleo dei sovrani Neustriani era la basilica di Saint-Germain-des-Prés: da quel momento Saint-Denis, la basilica fondata da santa Genoveffa presso la tomba del protovescovo parigino san Dionigi, divenne il luogo di sepoltura più prestigioso di Francia, dove verranno inumati anche Carlo Martello e Pipino il Breve).

  13. maggiordomi • Le prime figure di maggiordomo di palazzo si hanno nel 511 con la morte di Clodoveo I, che era riuscito a creare il vasto regno dei Franchi Salii nel cuore dell'Europa. • Fondamentale per l'accrescimento della carica fu l'appoggio che Pipino il Vecchio (maior domus d'Austrasia) diede, assieme al vescovo Arnolfo di Metz, a Clotario II nella lotta dinastica scatenatasi alla morte di Clotario I (primi decenni del VII secolo). Il matrimonio tra la figlia di Pipino, Begga e il figlio di Arnolfo Ansegiso, fu la radice della dinastia dei Carolingi; Pipino di Herstal, discendente di quest'unione, riuscì a rendere ereditaria la carica di maggiordomo. • Nel 732 Carlo Martello, maggiordomo di palazzo e figlio di Pipino di Herstal, sconfisse i musulmani venuti da al-Andalus nella battaglia di Poitiers; l'episodio contribuì ad accrescere il prestigio militare ed il potere di Carlo, che malgrado non avesse mai ottenuto il titolo di re, ebbe maggior potere di tutti i sovrani franchi dell'epoca. Il suo potere marcò i primi passi della linea carolingia. Gli succedette il figlio Pipino il Breve, riconosciuto dal re longobardo come suo pari e la cui investitura avvenne il 28 luglio 754 per mano del vescovo di Magonza, in nome di papa Zaccaria.

  14. Dopo Carlo • Morto Carlo, il suo potere fu diviso fra i due figli[51]: • Carlomanno, che ottenne l'Austrasia, l'Alemannia e la Turingia • Pipino il Breve, che ottenne la Neustria, la Burgundia e la Provenza • Malgrado non avesse mai ottenuto il titolo di re, egli ebbe maggior potere di tutti i sovrani franchi dell'epoca, visto che la dinastia merovingia era già a quel momento in piena decadenza. Il suo potere segnò i primi passi della linea carolingia, confermata dall'investitura di Pipino il Breve il 28 luglio 754.

  15. Pipino • Pipino III detto il Breve[4] (Jupille, 714 – Saint Denis, 24 settembre 768) fu maggiordomo di palazzo di Neustria (741-751) e d'Austrasia (747-751), poi re dei Franchi (751-768). Fu il padre del futuro imperatore, Carlo Magno. • Venne incoronato re dei Franchi dal Papa che, minacciato dall'avanzata dei Longobardi, ne aveva ottenuto la protezione e ricambiò l'aiuto ricevuto da Pipino il Breve con un'incoronazione formalmente illegittima.

  16. Pipino incoronato • In questo contesto di pace, Pipino, nel 751, inviò, a Papa Zaccaria, delle lettere e, all'insaputa del suo re[48], ma con il beneplacito di tutti i Franchi[45], inviò una delegazione a Roma,[22], guidata da san Burcardo, vescovo di Würzburg e di Fulrado, abate di Saint-Denis[49], chiedendogli se il titolo di re appartenesse a chi esercitava il potere o a chi era di sangue reale[49]. Il papa rispose che doveva essere re colui che veramente esercitava il potere[49][50].Childerico III allora fu deposto[23] e, per ordine del successore di Zaccaria, Stefano II[47]fu rasato e, nel 752, fu condotto in monastero e tonsurato, mentre, Pipino il Breve, con la regina Berta[45], fu unto[51] e incoronato, a Soissons, re dei Franchi, da san Bonifacio, vescovo di Magonza[52][53].Pipino diventò così il primo re dei Franchi carolingi, per prima cosa secondo le tradizioni del suo popolo[54] e in seguito per la Chiesa di Roma[55].

  17. Atto illegittimo? • Fu cruciale per la storia europea l'atto, giuridicamente illegittimo, dell'incoronazione regale con legittimazione papale (fino ad allora i re erano stati solo benedetti dal papa, mentre lo status giuridico a regnare doveva provenire dall'unico erede dell'Impero romano, il sovrano bizantino). Sia Pipino stava usurpando un titolo di sovrano "sacrale" verso i Germani, sia il papa si stava arrogando un potere di legittimazione che non aveva fondamento giuridico definito. Ma nella pratica la sacralità del papa compensò la fine della sacralità della dinastia merovingia, inoltre la presenza di un imperatore "eretico" (iconoclasta) come Leone III sul trono di Bisanzio causava un vuoto di potere che il papa aveva già manifestato di volersi arrogare (nacque proprio in quegli anni il documento apocrifo della Donazione di Costantino).[56].

  18. Metahistory: The Historical Imagination in 19th-century Europe is a historiography book by Hayden White first published in 1973. • the historical work is "a verbal structure in the form of a narrative prose discourse that purports to be a model, or icon, of past structures and processes in the interest of explaining what they were by representing them"

  19. Postmodernismo è un termine usato nel '900 con diversi significati e in vari ambiti culturali con il quale genericamente si fa riferimento alla crisi della modernità nelle società a capitalismo avanzato caratterizzate da un'economia e una finanza estese globalmente, dall'invadenza della pubblicità e della televisione nelle convinzioni personali, e da un, ormai incontrollabile e inverificabile, enorme flusso di notizie provenienti dal web. • In contrapposizione alle ideologie moderniste e alle utopie illuministe, il postmodernismo ne dichiara la fine e avanza la necessità di una reinterpretazione della storia libera da ogni finalismo rifacendosi in ambito creativo non tanto ad un nuovo stile quanto alla ripresa di forme estetiche del passato ritenendo degni di considerazione allo stesso modo le opere eminenti e quelle della cultura di massa.[1] • Orientalismo: Il termine compare nel saggio del 1934 dello spagnolo Federico de OnísOrientalismo (in inglese Orientalism) è un saggio pubblicato nel 1978 da Edward Said, che tentò di spiegare e ridefinire le modalità con cui l'Europa rappresenta, nella sua storia, l'"Oriente".

  20. La minuscola carolina • Carolingian or Caroline minuscule is a script developed as a calligraphic standard in Europe so that the Latin alphabet could be easily recognized by the literate class from one region to another. It was used in the Holy Roman Empire between approximately 800 and 1200. Codices, pagan and Christian texts, and educational material were written in Carolingian minuscule throughout the Carolingian Renaissance. The script developed into blackletter and became obsolete, though its revival in the Italian renaissance forms the basis of more recent scripts.

  21. Il Cristianesimo celtico è il Cristianesimo praticato in Irlanda, Galles, Cornovaglia e Bretagna, e originato dalle missioni di san Patrizio e san Ninian nel V secolo (anche conosciuto come Vecchia chiesa britannica, Chiesa cattolica celtica, Chiesa culdee o CéliDé). In Scozia fu invece portato da una missione del 563, mentre nell'Inghilterra anglosassone, dal 635 fino al sinodo di Whitby nel 664, fu fatto un tentativo di riconciliazione con il rito latino.

  22. Il Libro di Kells (LeabharCheanannais in Gaelico, Book of Kells in inglese), conosciuto anche come Grande Evangeliario di san Columba, è un manoscritto miniato, realizzato da monaci irlandesi intorno all'800 nell'ambito dell'arte insulare.[1][2] Per l'eccellenza tecnica della sua realizzazione e la sua bellezza,[3] questo esempio dell'arte irlandese è considerato da molti studiosi una delle più importanti opere d'arte dell'epoca.

  23. Il libro di Kells è uno dei più illustri rappresentanti di un gruppo di manoscritti prodotti, dalla fine del VI secolo all'inizio del IX secolo, nei monasteri irlandesi, scozzesi, dell'Inghilterra settentrionale e nei monasteri del continente fondati da iberno-scozzesi o anglosassoni

  24. Gregorio I papa • Papa Gregorio Magno pregò quindi l'Imperatore di fare in modo che il Patriarca abbandonasse la pretesa di assumersi il titolo di "patriarca ecumenico" e successivamente scrisse all'Imperatrice Costantina che «nella superbia di mio fratello posso solo vedere un segno che i giorni dell'Anticristo stiano per arrivare». Poche settimane dopo l'invio della lettera all'Imperatrice, il patriarca perì, e anche se il suo successore, Ciriaco, mantenne il titolo di "Ecumenico", i rapporti con Papa Gregorio furono più cordiali e meno accesi. Nonostante un decreto dell'Imperatore Foca (successore di Maurizio) avesse riconosciuto il primato della Chiesa di Roma, i patriarchi di Costantinopoli non abbandonarono più il titolo di "Patriarca Ecumenico" che aveva causato la contesa con la Chiesa di Roma; e realizzando che non era possibile vietare loro di utilizzarlo, i Papi stessi, a partire dal 682 ca., cominciarono a utilizzarlo per loro stessi.

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