1 / 64

Responsabilità civile in Germania

Responsabilità civile in Germania. Selezione degli interessi rilevanti Criteri di imputazione della responsabilità Il risarcimento del danno. Selezione degli interessi rilevanti:. Tre fattispecie fondamentali: § 823, comma I § 823, comma II § 826 attorniate da una serie di figure minori:

art
Download Presentation

Responsabilità civile in Germania

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Responsabilità civile in Germania • Selezione degli interessi rilevanti • Criteri di imputazione della responsabilità • Il risarcimento del danno

  2. Selezione degli interessi rilevanti: • Tre fattispecie fondamentali: • § 823, comma I • § 823, comma II • § 826 • attorniate da una serie di figure minori: • §§ 824, 825 • § 839 • §§ 844 s.

  3. § 823, I comma Caratteristica della disciplina dell’illecito in Germania è il principio di tipicità. Occorre infatti che venga danneggiato, con colpa o dolo e in mancanza di cause di giustificazione, uno dei seguenti diritti: vita, corpo, salute, libertà, proprietà un diverso diritto ad altri spettante.

  4. vita • Il titolare del diritto alla vita non può chiedere il risarcimento del danno per lesione di questo diritto, né questo si trasmette agli eredi • Vedi §§ 844 e 845

  5. Salute • il diritto alla salute può essere tutelato senza che occorra un impatto con il corpo • Si riconosce il danno da shock a causa di morte o ferimento di altri, purché vi siano conseguenze fisiche o mentali apprezzabili che richiedono un trattamento medico: il danno alla salute deve eccedere il grado di normalità delle reazioni per la morte di un parente (BGH 1971). • Sono legittimati a chiedere questo danno solo i parenti stretti e il partner di una coppia. E’ rilevante la gravità della lesione o la presenza nel luogo e nel tempo del fatto.

  6. Shock: la giurisprudenza La Corte d'Appello di Norimberga si è così espressa, in un caso particolarmente drammatico, relativamente all'obbligo di risarcimento con sentenza del 1° agosto 1995: "Il normale turbamento che colpisce i congiunti a seguito della scomparsa di persone care non determina in linea di principio un obbligo di risarcimento, poiché il diritto tedesco nega di regola il diritto al risarcimento per la pura sofferenza. Si giunge, tuttavia a diversa conclusione se subentra un trauma psichico con somatizzazione fisica che sia accertabile a livello medico e quindi sia definibile come patologia e che va chiaramente molto oltre il normale turbamento emotivo che accompagna esperienze traumatiche. Deve trattarsi, inoltre di un incidente di notevoli dimensioni cosi che l'effetto di schock sui congiunti sia comprensibile. Da ultimo, il diritto al risarcimento sussiste solo a favore dei più stretti congiunti". OLG Nürnberg, Deutsches Autorecht (DAR) 1995, 447

  7. Il concepito • Legittimato a far valere la lesione alla salute è anche chi al momento dell’illecito era solo un concepito (BGH 1950). • Non è riconosciuto al figlio il risarcimento del danno per lesione al proprio diritto a non nascere malato, mentre in tal caso, è riconosciuto al genitore il diritto al risarcimento per i costi alimentari (BGH 1983).

  8. La polemica • Polemica tra la Corte costituzionale e la Corte di cassazione sul diritto dei genitori al risarcimento del danno per la nascita di un bimbo sano (da stupro) o malato (mancata informazione sulle condizioni del bimbo): non sulla natura della responsabilità, ma sulla configurabilità della nascita di una persona come evento dannoso. • La Corte costituzionale 28.5.1993 ha ritenuto che la giurisprudenza che riconosce il risarcimento del danno in caso di nascita non desiderata sia in contrasto con la Costituzione e con la protezione del diritto alla dignità della persona; La cassazione (BGH 16.11.1993) ha risposto che una cosa è la nascita di una persona, altra cosa è il suo mantenimento (solo questo sarebbe risarcibile a titolo di danno).

  9. Proprietà • Il diritto di proprietà viene leso anche nel caso in cui un certo bene resti bloccato in un determinato luogo per un lungo periodo di tempo (privazione del valore d’uso del bene): nave rimasta intrappolata in occasione della manutenzione del canale. • Questo discorso non si applica nel caso in cui si mantiene la disponibilità del bene, ma non si può utilizzare una risorsa pubblica, come ad esempio per i danni ai proprietari delle altre navi che passavano di là. • Cfr. il problema del cable case.

  10. Diverso diritto • Cosa è un diverso diritto? • Secondo la giurisprudenza vi rientrano i diritti reali, il possesso, i diritti della proprietà intellettuale. • Si tenga presente che il possesso è considerato dalla pandettistica tedesca un diritto e che la sua disciplina si estende anche alla detenzione qualificata (locazione).

  11. Diritto della personalità • Vi rientra, a partire da una sentenza del Bundesgerichtshof (1954), anche il “diritto generale della personalità”, comprensivo del diritto alla riservatezza e del diritto all’integrità personale • La tutela della personalità in Germania ha avuto una evoluzione simile a quella italiana. All’inizio vi erano solo alcune norme che tutelavano specifici beni (quali il nome, l’immagine, il diritto d’autore); altri beni venivano tutelati solo nei limiti della tutela penale (onore e reputazione) • Dopo l’esperienza nazista e l’approvazione della Costituzione (Grundgesetz) la giurisprudenza inizia a tutelare il diritto alla personalità come ulteriore diritto: il caso dell’avvocato del dott. Schacht, banchiere ex nazista

  12. Recht am eingerichteten und ausgeübten Gewerbebetrieb • Secondo la giurisprudenza vi rientra anche “il diritto al rispetto della propria attività imprenditoriale ove organizzata e in esercizio” • Si tratta di una ipotesi preterlegale di risarcimento del puro danno economico, che non è stata prevista dal legislatore ma che il Reichsgericht ha sviluppato già all'inizio del secolo (la prima sentenza è del 1902). • Costituisce lo sviluppo di una ipotesi di illecito civile già nota alla giurisprudenza germanica anteriore al codice: applicazione analogica della lex aquilia, concessione al danneggiato della cosiddetta "actio legis aquiliae in factum".

  13. Aggressioni dirette • Queste ipotesi sono state tutelate dalla giurisprudenza tedesca anche dopo il 1900 e al di là della lettera del codice: la giurisprudenza ha integrato la regola del § 823 comma 1° BGB, consentendo in tal caso il risarcimento anche del danno meramente patrimoniale. • Solo in caso di lesioni dirette, cioè aggressioni contro l’azienda (non aggressioni indirette quali lesione di un diritto di credito per morte del dipendente o cable case).

  14. Casistica • Fattispecie aperta, descrivibile soltanto in modo casistico: • blocco dell’altrui impresa, facendo valere una pretesa diritto d’autore o altro inesistente (ipotesi originaria) • uso consapevole e non autorizzato dell’altrui diritto di esclusiva, • denigrazione attraverso i mass media e pubblicità comparativa scorretta • comunicazione di fatti veri, ma la cui diffusione non può essere consentita per la gravità delle conseguenze e l’assenza di un interesse meritevole di tutela • pubblico invito a boicottare un’impresa, in assenza di un interesse meritevole di tutela (valutazione comparativa di meritevolezza)

  15. § 823 comma II • La violazione colposa di una norma che mira alla tutela di un interesse comporta l’obbligo risarcitorio ogni qualvolta viene leso l’interesse la cui protezione rientra nello scopo della norma violata. • La norma deve essere violata in tutti i suoi elementi, quindi se è previsto il dolo il risarcimento sarà conseguente solo al comportamento doloso

  16. Schutzgesetz • Per chiarire cosa sia la Schutzgesetz si pensi all'ipotesi che un soggetto venga truffato e che il fatto integri una fattispecie penale ai sensi del § 263 del codice penale tedesco: gli interessi economici del truffato vengono tutelati sul piano civilistico dal comma 2° del § 823. • Chi è truffato non ha subito alcun danno materiale su beni di sua proprietà, ma semplicemente una perdita economica. Ebbene, in tanto la semplice perdita economica può essere compensata in quanto essa sia legata alla violazione di una norma penale (la Schutzgesetz) che tutela il patrimonio del truffato. • In altre parole, le disposizioni penalistiche in materia di truffa, ecc. sono dettate, dal § 823 comma 2° BGB. al fine di tutelare il patrimonio del danneggiato. • Non sempre, ovviamente, una qualsiasi regola legale, o amministrativa costituisce una Schutzgesetz perché sovente le norme giuridiche tutelano la collettività. • Ma se il truffato si ammala ed ha un malessere cardiaco a causa del dolore per le perdite subite, il truffatore non risponderà dei danni materiali alla salute e, dunque, ad es. per le spese mediche, perché la regola penale violata tutela il patrimonio del danneggiato ma non la sua salute

  17. Esempi • A provoca un incidente ferroviario, le ferrovie risarciscono B, ferito dall’incidente; la legge che sanziona A per attentato alla sicurezza del traffico ferroviario consente alle ferrovie di chiedere ad A il risarcimento del danno che le ferrovie hanno dovuto effettuare nei confronti di B, con conseguente diminuzione patrimoniale? No, perché la tutela del patrimonio ferroviario non rientra nello scopo della norma violata • Amministratore di società che lede i creditori, non chiedendo la dichiarazione di insolvenza: è responsabile dei danni subiti dai creditori perché la norma violata tutela proprio i loro interessi.

  18. § 826 • Questa norma consente di chiedere il risarcimento del danno anche in mancanza di una testuale violazione di legge, purché vi sia un comportamento doloso e sleale. • La condizione fondamentale per la tutela delittuale è che il danno sia stato provocato con dolo e in maniera "particolarmente scorretta", secondo la morale generale o di un determinato gruppo socioeconomico, ossia integri la violazione dei "buoni costumi" nel senso giuridico del termine.

  19. Esempio • Se, ad es., per ragioni di sabotaggio o per odio politico o per altre forme di concorrenza, taluno fa saltare per aria la cabina del trasformatore elettrico che fornisce la fabbrica del concorrente e quindi dolosamente, in maniera immorale, provoca un danno a quest’ultimo, ricorre la responsabilità non solo per i danni materiali, ma anche per i danni puramente economici sofferti dal concorrente.

  20. Il dolo • Vi sono due interpretazioni: una rigorosa, che nega l’estensione alla colpa grave e altra meno rigorosa che ammette l’estensione alla colpa grave. • Il dolo richiede la intenzionalità del fatto, della condotta; occorre anche la consapevolezza del danno, ma sotto questo aspetto è inteso in senso ampio, come consapevolezza della possibilità del danno, non come progetto di causare il danno. • La norma viene talora applicata ai professionisti negligenti, sulla base dell’idea che vi è sicuramente colpa grave e contrarietà ai buoni costumi.

  21. Altri esempi giurisprudenziali • perito incaricato dal proprietario che sbaglia la valutazione dell’immobile, con danno per il creditore ipotecario che chiede il risarcimento del danno (1932). • chi convince dolosamente un altro a trasferire a lui il bene alienato ad altro soggetto; • chi imita un prodotto non tutelato dalla disciplina del diritto d’autore • chi fornisce informazioni inesatte sulla solvibilità di un soggetto, consapevole della possibilità del danno

  22. Nel caso del professionista che sbaglia si utilizza talvolta l’idea della responsabilità contrattuale con obblighi a favore del terzo: caso del testatore che, per un errore dell’avvocato, non riuscì a fare testamento, con danno per il mancato erede.

  23. Limiti all’ingiustizia del danno • Non rientrano tra i diritti da tutelare i diritti di credito, in quanto non hanno tutela erga omnes. • In caso di danno per la perdite della vita o della salute del lavoratore, il datore di lavoro non può chiedere il risarcimento: il caso è stato esaminato nei primi del 1900 in relazione alla vicenda dell’uccisione della cantante d’opera poche ore prima dell’entrata in scena, con conseguenti danni per l’impresario. • Motivazioni della sentenza • non si applica il § 823 perché, se si applicasse, sarebbero inutili i §§ 844 ss. • Non si applica il § 823 II perché la norma violata è a tutela della vittima e non dei terzi • Non si applica il § 826 perché l’omicida non intendeva danneggiare il teatro, ma era mosso da vicende passionali.

  24. Cable case I • Bundesgerichtshof (BGH) (VI ZR 199/57) del 9 dicembre 1958, in: Entscheidungen des Bundesgerichtshofes in Zivilsachen (BGHZ), vol. 29, pp. 65 ss. • Durante i lavori di scavo su un terreno, il conducente di una escavatrice del convenuto aveva danneggiato per incuranza nel settembre del 1955 un cavo sotterraneo per l’alta tensione, di proprietà della centrale elettrica di H., che riforniva l’azienda dell’attrice, una tipografia. • A seguito dell’interruzione nell’erogazione dell’energia lo stabilimento dell’attrice rimase fermo per più ore. • Il BGH nega qui un obbligo di risarcimento del danno a carico del convenuto, perché il fatto non aveva prodotto alcuna immediata conseguenza nell’azienda, ma solo un danno patrimoniale in seguito all’interruzione della produzione. • Il diritto dell´azienda all’ "attività imprenditoriale" non era stato direttamente violato.

  25. Cable case II • Bundesgerichtshof (BGH) (VI ZR 25/63) del 4 febbraio 1964, in: Entscheidungen des Bundesgerichtshofes in Zivilsachen (BGHZ), vol. 41, pp.123 ss. • Il convenuto, durante i lavori d’abbattimento di alcuni alberi, aveva danneggiato le linee aeree elettriche, interrompendo in tal modo il rifornimento d’energia all’azienda avicola dell’attore. • A causa dello spegnimento delle incubatrici in seguito alla mancanza di corrente elettrica, lo sviluppo delle uova covate artificialmente si era interrotto: il numero dei pulcini nati fu inferiore alle attese e, per di più, quei pochi che nacquero risultarono malformati e quindi invendibili. • Il BGH in questo caso riscontra un obbligo di risarcimento del danno sotto l’aspetto della violazione del diritto di proprietà dell’attore sulle uova e sui pulcini. Il diritto all’indennizzo del danno non viene meno anche se l’antigiuridicità dell’azione non contrasta direttamente allo scopo specifico della norma giuridica violata.

  26. Cable case III • Oberlandesgericht (OLG) Hamm del 27 aprile 1972 (22 U 185/71), in: Neue Juristische Wochenschrift (NJW) 1973, pp. 760 ss. • Durante i lavori per il montaggio di una gru a torre girevole nelle vicinanze di una centrale elettrica, il convenuto, un’impresa edile, aveva provocato un corto circuito che aveva bloccato per due ore la fonderia dell’attrice; furono necessarie altre due ore per riportare il metallo da fondere, ormai raffreddato, alle condizioni ottimali per la ripresa della colata. • La corte nega qui un obbligo di risarcimento dei danni, poiché il fatto non aveva violato il diritto alla proprietà del metallo ed il diritto all’"attività imprenditoriale dell’azienda", ma provocato solo una perdita patrimoniale.

  27. Danni non risarcibili • Esempi: il negoziante che vende merce difettosa perdendo clientela: non può chiedere i danni al produttore (1974). • L’agenzia di pubblicità che non viene retribuita perché i manifesti erano stati esposti su un autobus vittima di incidente e chiede i danni a chi ha prodotto l’incidente.

  28. § 676 • Chi fornisce informazioni inesatte è responsabile: • o in virtù di responsabilità contrattuale • o in caso di fattispecie di illecito.

  29. Responsabilità contrattuale • La giurisprudenza, a fronte della tassatività dei casi di illecito, ha esteso la responsabilità contrattuale ad ipotesi di informazioni gratuite e di mera cortesia date in un contesto in cui appare evidente la loro rilevanza ai fini di eventuali disposizioni patrimoniali (non il consiglio dell’esperto durante la riunione amicale) e da persone qualificate che godono di credibilità, quali informazioni fornite da banche o da liberi professionisti. • Tale responsabilità, secondo una opinione diffusa veniva fondata sulla finzione di un contratto tacito; in altra prospettiva, trattasi di un’obbligazione nascente dal comportamento dell’informatore qualificato. L’obbligo è stato esteso anche a protezione dei terzi.

  30. §§ 241 e 311 • Con la riforma del BGB del 2002 è stata estesa la nozione di obbligazione anche all’ipotesi in cui non sia dovuta una prestazione (che non potrà essere pretesa) ma vi sia solo un vincolo al rispetto dei diritti, dei beni giuridici e degli interessi dell’altra parte: § 241, II. • Tale rapporto obbligatorio si applica, ai sensi del § 311, 3, comma (oltre che nel caso di avvio di trattative contrattuali o simili) anche verso soggetti che non devono diventare parti contrattuali, se chi fornisce l’informazione desta affidamento in misura notevole presso il destinatario dell’informazione e con ciò influenza in maniera rilevante le trattative contrattuali o la conclusione del contratto.

  31. Responsabilità da prospetto • Tale disciplina secondo la giurisprudenza si applica anche al caso di responsabilità da prospetto ogni qualvolta l’informazione ha determinate caratteristiche e sia rivolta al pubblico; ma al di fuori di tale caso, il discorso è più complicato • Segnalo che il BGH 19.7.2004 non ha riconosciuto il risarcimento del danno per informazioni erronee sul valore delle azione in base ad una informativa rivolta ad enti di sorveglianza e non al pubblico degli investitori, negando l’applicabilità della giurisprudenza sulla responsabilità contrattuale da prospetto, ritenendo che le norme che imponevano quella comunicazione non erano poste a protezione degli investitori e ammettendo ma, solo in astratto, l’applicazione del § 826 (poi negata in concreto per la mancanza di un nesso causale tra l’informazione inesatta e la propensione all’acquisto delle azioni).

  32. §§ 844 s. • Nel caso di uccisione possono chiedere i danni soltanto coloro che in base ad una legge avevano diritto agli alimenti: irrilevante è il sostegno economico di fatto o derivante da contratto. • Iin caso di lesione all’integrità fisica hanno diritto al risarcimento coloro nella cui casa o esercizio il lesionato aveva l’obbligo di prestare servizio in base a legge (non si applica se il diritto di collaborazione sorge da contratto: BGH 29.5.1962). La norma si applicava al caso del ferimento o dell’uccisione della moglie, che era tenuta per legge a collaborare con il marito. Dopo la riforma del diritto di famiglia, la norma ha un’applicazione limitatissima al caso della lesione contro i figli conviventi. • Si tratta di norme di stretta interpretazione e non suscettibili di analogia.

  33. Criteri di imputazione • Comportamento illecito o antigiuridico è ogni intrusione in ciascuno dei diritti indicati dalla norma, salvo che non vi sia una particolare causa di giustificazione, quali la legittima difesa (lo stato di necessità comporta responsabilità). • In questi termini non sembra elemento costitutivo del fatto illecito, al più sarebbe la sua mancanza (mancanza di causa di giustificazione) un elemento impeditivo. • La causa scriminante, anche in presenza di comportamento doloso, può essere il rispetto delle regole sportive (o il consenso dell’avente diritto: si pensi alla lesione in un incontro di boxe) oppure delle regole familiare (la percossa educativa).

  34. Antigiuridicità e omissione • Solo in certe ipotesi va accertata l’antigiuridicità come elemento costitutivo di fattispecie: nel caso in cui la legge costruisce l’illecito mediante l’indicazione di una precisa condotta che deve risultare violata, come nella condotta omissiva, la cui rilevanza esige una norma che impone una condotta positiva. • E’ antigiuridico il comportamento in violazione di quella condotta che provoca il danno che la norma intende tutelare. Sarà antigiuridica, ma non colpevole la violazione di chi ha omesso la condotta perché colpito da un malore.

  35. Minori • I minori non rispondono sino a 7 anni. • Da sette a dieci anni non rispondono per gli illeciti legati al traffico automobilistico (dopo la riforma del 2002). • Dai sette anni in su rispondono in base ad una valutazione discrezionale. • Queste regole valgono anche per escludere il concorso di colpa.

  36. Colpa • Comportamento colposo viene inteso nel senso di comportamento volontario (doloso) o negligente: per negligenza si intende la violazione dei doveri secondo il criterio oggettivo dell’uomo medio. • La colpa è al centro della visione tedesca della responsabilità civile, con alcuni temperamenti. • Funzione negativa del principio della colpa è il mantenimento della libertà di azione: nessuno deve preoccuparsi delle possibili conseguenze della propria condotta, se ha osservato la diligenza richiesta (Relazione al BGB).

  37. §§ 836 ss. • Inversione dell’onere della prova in caso di rovina di edifici (836, 837, 838): è una regola attenuata rispetto a quella italiana che è una vera e propria responsabilità oggettiva (art. 2053). • “Il proprietario di un edificio o di altra costruzione è responsabile dei danni cagionati dalla loro rovina, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione”: in caso di crollo l’attore non deve dimostrare nulla; è il convenuto che deve dimostrare la causa diversa dal vizio (e quindi il caso fortuito); (il proprietario infatti non è in colpa se vi è difetto di costruzione o di manutenzione) Nel § 836 è l’attore che deve dimostrare che il crollo derivi da vizio di costruzione o di manutenzione; ma il convenuto può dimostrare di non essere in colpa.

  38. Dalla regola del § 836 per cui non si risponde dei danni se si è osservata la diligenza richiesta dal traffico giuridico è sorto un filone giurisprudenziale che ha affermato il principio per cui “chiunque introduce o fa perdurare nella sua attività una fonte di pericolo rispetto agli altri, deve adottare tutte le misure di sicurezza necessarie, secondo la situazione, alla tutela delle altre persone”.

  39. Verkehrspflichten • Si tratta di un dovere di conformare la condotta in modo adeguato ad impedire che la situazione dia adito ad una lesione della sfera altrui, un paradigma di concretizzazione della diligenza. • Ma tali doveri di diligenza sussisterebbero, almeno secondo una certa prospettiva, a prescindere dalla conoscibilità ed evitabilità della violazione del dovere di diligenza. • Si tratta di una interpretazione giurisprudenziale che sembra attestarsi sugli stessi risultati dell’art. 2050 c.c.

  40. § 831 • La responsabilità per i dipendenti è connessa con l’esistenza della colpa in capo al datore di lavoro, nella scelta della persona incaricata, o nell’addestramento o nel controllo. • Il danno deve essere causato da un commesso, in cui rientra chi è soggetto agli ordini del preponente e soggiace al suo controllo: non sono normalmente commessi gli artigiani, gli imprenditori, gli spedizionieri. • Il danno deve essere commesso nell’esercizio delle funzioni: secondo la giurisprudenza tedesca occorre fare riferimento alla circostanza che il comportamento rientri o meno nel novero delle attività che comporta regolarmente l’esercizio delle funzioni del commesso. • Nel caso di persona giuridica l’illecito dell’organo statutario è riferito direttamente alla persona giuridica (non si applica il § 831)

  41. Responsabilità contrattuale • La regola, diversa da quella italiana e fortemente criticata, non è stata modificata dalla riforma del libro delle obbligazioni del 2002: ciò si spiega in quanto ha un ambito di applicazione legato in primo luogo ai rapporti non programmati. • In diritto tedesco infatti se vi è un contatto sociale accettato e programmato (ad esempio chi ha un servizio aperto al pubblico nei confronti di chi vi ha accesso) si applica anche la responsabilità contrattuale, per violazione di un obbligo di osservare la misure di sicurezza (cfr. 241 e 311). • Ad es., se un soggetto entra in un supermercato per acquistare un prodotto e scivola a causa del comportamento di un dipendente si ha una responsabilità contrattuale a tutela dei clienti o di coloro che accompagnano i clienti o di coloro che entrano nel negozio in adempimento di un proprio ufficio (gli ispettori fiscali). • Nella disciplina della responsabilità contrattuale, infatti, il datore di lavoro risponde per gli illeciti dei suoi dipendenti, ma anche dei suoi ausiliari come se fossero propri (anche perché dipendenti e ausiliari in via contrattuale non potrebbero essere tenuti a rispondere)

  42. § 839 • Violazione di un dovere di un funzionario, dovere che deve avere un preciso scopo di protezione degli interessi dei cittadini. Non si applica in caso di violazione di norme che hanno la finalità di tutelare la collettività. • Il primo comma si applica a tutti i funzionari e va collegato con il § 34 della Costituzione, che prevede la responsabilità diretta dello Stato per le lesioni causate da un funzionario per violazione di un dovere di ufficio e che prevede il regresso in caso di dolo o colpa grave del funzionario. La norma quindi limita la responsabilità del funzionario al solo caso di dolo (con azione diretta del danneggiato, perché in caso di colpa esiste altra azione ex § 34 Cost.) • Il giudice, soggetto al II c., è responsabile solo in caso di commissione di reato.

  43. Responsabilità oggettiva • Nel BGB una sola: il caso di colui che possiede animali di lusso (833) • Ipotesi esterne al BGB: sono previste da leggi speciali e si ritengono non suscettibili di analogia. • E’ prevista generalmente una limitazione dell’ammontare del danno risarcibile e l’obbligo di assicurazione. • Di regola non erano risarcibili i danni non patrimoniali almeno sino al 2002. Ciò comportava la conseguenza che spesso gli attori agivano – e tuttora agiscono, se il danno supera il massimale - anche per chiedere il risarcimento secondo le regole generali della responsabilità civile.

  44. Haftpflichgesetz • 1871 - Responsabilità oggettiva per i danni alle persone derivanti dal funzionamento della ferrovia, da ricondurre a pericoli generalmente collegati al traffico ferroviario (anche l’incidente da calca nelle banchine, ma non chi cade su un gradino), salva la causa di forza maggiore o di atti di terzi non impedibili neanche con la massima diligenza. • Si tratta di una responsabilità “da pericolo eccessivo”, in cui il risarcimento è dovuto se l’eccesso si è verificato (non vale se vi è un omicidio sul treno). • Dal 1978 estesa ai danni alle persone derivanti da alcuni tipi di attività pericolose (cavi di alta tensione, contenitori di gas, tubature per il vapore o per l’acqua). • Nella stessa legge è previsto che chi gestisce una cava di pietra, una miniera o una fabbrica risponde senza colpa degli illeciti dei propri dirigenti nell’esercizio di attività di impresa: la giurisprudenza ottocentesca aveva provato ad estendere questa regola a tutti i fatti dei dipendenti, ma la soluzione del BGB è stata volutamente diversa

  45. Strassenverkehrsgesetz • 1952 – La responsabilità del titolare del veicolo a motore per danni a cose e persone cagionate con l’utilizzazione dell’autoveicolo, “salvo che l’incidente sia causato da evento inevitabile che non dipende dalla struttura del veicolo o da un guasto”. • Prima del 2002 era previsto che “ E’ inevitabile l’incidente da ricondurre al comportamento della vittima o di un terzo non dipendente, se il conducente ha osservato la diligenza necessaria”, perciò si ammetteva la prova contraria della mancanza di colpa. • Ma la giurisprudenza aveva reso tale prova, di avere tenuto la diligenza necessaria, particolarmente difficile e la riforma del 2002 ha eliminato ogni riferimento alla diligenza. In tal modo si proteggono soprattutto i minori che effettuano un comportano imprevedibile e inevitabile (attraversamento improvviso) • Questa responsabilità vale sia nei confronti dei terzi, sia nei confronti delle persone trasportate in caso di trasporto professionale o oneroso; dopo la riforma anche a tutela dei terzi trasportati gratuitamente per ragioni di cortesia.

  46. Leggi speciali • 1922 Luftverkehrsgesetz – Responsabilità per danni verificatisi a terra, per il rumore, a causa di caduta o atterraggio di fortuna (esclusi i danni ai passeggeri). Non esime neanche la forza maggiore, ma solo ipotesi tassative. • 1959 Atomgesetz – responsabilità per danni a persone o cose a causa delle operazioni nucleare, anche in caso di forza maggiore. • 1957 Wasserhaushaltgesetz – responsabilità per qualsiasi danno anche meramente economico causato da chi riversa sostanze alteranti nelle acque, fermo il limite della forza maggiore. In questo caso non esiste limitazione dell’ammontare del massimale risarcibile. • 1980 Bundesberggesetz – danni alle cose e alle persone conseguenti all’esercizio di attività minerarie

  47. Leggi speciali recenti • 1989 Gentechnikgesetz – Ingegneria genetica • 1990 Umwelthaftungsgesetz – tutela dell’ambiente • Responsabilità aggravate: responsabilità causale con presunzione del nesso di causalità, salvo che non siano state rispettate tutte le norme amministrative prescritte.

  48. Danni risarcibili • Se viene violato un diritto (§ 832, I comma) si risponde di tutti i danni conseguenti, anche se meramente patrimoniali: in mancanza della violazione di un diritto non vi è obbligo risarcitorio. • Esempio del panorama di un albergo (viene abbattuto un albero di proprietà dell’albergo: si risponde della riduzione di valore dell’albergo). • Se viene violata una norma a tutela di un interesse, si tende a circoscrivere il danno a quello direttamente connesso con l’interesse tutelato

  49. Nesso causale • I danni risarcibili sono soltanto quelli collegati da un nesso di causalità adeguata con l’evento illecito: ferimento con trattamento medico erroneo (rientra o no l’errore del medico nel normale rischio del trattamento?). • Il limite della causalità coincide generalmente con quello della colpa • Ma tale limite viene anche superato in caso di danno all’integrità fisica: in particolare è irrilevante la conformazione corporea della vittima come la sottigliezza del cranio; il rischio del peggioramento dovuto a particolari predisposizioni o anomalie grava sul danneggiante: danno da lesione e successivo infarto; lieve ferita che risveglia una tubercolosi latente o produce un’ernia

  50. Differenztheorie • Il danno patrimoniale è riconosciuto secondo la c.d. Differenztheorie. • Ma anche in assenza di una specifica diminuzione patrimoniale si tende a risarcire il danno da fermo tecnico per una serie di beni di primaria necessità: l’automobile (è il leading case di BGH, 9.7.1986), il televisore, il forno, il frigo, etc. • La soluzione è stata motivata in quanto si tratta di beni essenziali della cui permanente disponibilità l’uomo ha bisogno per i suoi scopi della vita (anche se nel frattempo ne ha fatto a meno): se taluno si priva di un bene che è essenziale per la qualità della vita deve essere risarcito come se l’avesse noleggiato, mentre un discorso diverso vale se il bene non è essenziale. Evidentemente entrano in gioco interessi non patrimoniali di tipo oggettivo, non legati al particolare rapporto tra persona e bene. • In Italia si adotta una prospettiva diversa (salvo dimostrazione anche presuntiva di danno: l’auto di un tassista o di informatore scientifico), la quale però ha un certo seguito anche in Germania: si risarciscono solo le spese (assicurazione, bollo) e il deprezzamento nonostante il mancato uso, con valutazione equitativa.

More Related