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P iano dell' O fferta F ormativa

P iano dell' O fferta F ormativa. Istituto Scolastico Comprensivo Sigillo www.istcom.it Materna, Elementare e Media Sedi di Sigillo , Fossato di Vico, Costacciaro e Scheggia-Pascelupo Tel. e Fax 0759177128 - 0759177305 : borghesigillo@libero.it Commissione POF. a) CHI SIAMO

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P iano dell' O fferta F ormativa

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Presentation Transcript


  1. Piano dell'Offerta Formativa Istituto Scolastico Comprensivo Sigillo www.istcom.it Materna, Elementare e Media Sedi di Sigillo, Fossato di Vico, Costacciaro e Scheggia-Pascelupo Tel. e Fax 0759177128 - 0759177305 : borghesigillo@libero.it Commissione POF

  2. a) CHI SIAMO Presentazione La nostra storia b)IL TERRITORIO Cartina Fascia Flaminia Nord I quattro Comuni Posizione geografica Popolazione Servizi Situazione socio-economica Scuola e territorio Bisogni Formativi 1 Bisogni Formativi 2 La comunicazione orale e scritta c) STRUTTURA E ORGANIZZAZIONEDELLA SCUOLA I fattori di qualità Accoglienza Servizio mensa Servizio di trasporto Regolamento Rapporti con le famiglie Organigramma staff dirigenziale Informazione e comunicazione Servizi amministrativi Le segnalazioni degli utenti d) OFFERTA FORMATIVA Mappa dell’Offerta Formativa Piano di formazione e aggiornamento Iniziative per superare situazioni di svantaggio Integrazione degli alunni con handicap Continuità Orientamento Flessibilità oraria Scuola dell’Infanzia Scuola Elementare Scuola Media Che cosa: Le finalità Come: Le metodologie Con che cosa: Le attività I Curricoli I Laboratori Qualità della verifica e valutazione Progetti d’Istituto Progetti Speciali: agenzia educativa permanente per il territorio La verifica e la valutazione del POF Indice

  3. CHI SIAMO

  4. PresentazioneIl Piano dell’Offerta Formativa è stato realizzato in ottemperanza:all’art. 3 del Regolamento sull’Autonomia, al CCNL scuola 1999, all’art. 21 del CCDN, al DM 111/89, al DM 179/99, alla Direttiva ministeriale N°180 del 1999 e alla Lettera circolare n° 194 del 4/08/1999 Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento in cui si sintetizza l’identità culturale della scuola attraverso l’esplicitazione delle attività formative ed educative che l’Istituto si impegna ad attivare per far perseguire ad ogni alunno il successo scolastico mediante la valorizzazione di attitudini, capacità, vocazioni e aspettative. L’idea di allievo alla quale ci siamo ispirati nella nostra progettazione educativa è quella di fare di ogni alunno un attore della propria formazione affinché lo stesso diventi cittadino capace di autodeterminarsi. Questa finalità diventa, - nel mondo complesso nel quale viviamo, caratterizzato da molteplici sollecitazioni culturali, dall’incertezza, da una proliferazione incessante di saperi e da una interdipendenza sempre più stretta tra politica, economia, religione e conoscenze, - ineludibile e prioritaria. E’ per questo che il percorso educativo si deve arricchire di attività, di stimoli conoscitivi , di spazi culturali che siano coerenti con l’impostazione formativa di base e nel contempo aprano nella mente dell’alunno orizzonti nuovi per la ricerca della propria identità esistenziale. Le attività laboratoriali, i progetti di ampliamento dell’ offerta formativa, le” aule” decentrate sono pensate per perseguire tali obiettivi. Il nostro Istituto Comprensivo può diventare, attraverso una fattiva sinergia con le famiglie e con il contesto sociale, luogo pedagogico dove non si trasmette solo il sapere già codificato, ma luogo di promozione di nuova linfa culturale. Questo è l’impegno che i docenti dell’Istituto intendono assumersi per educare le nuove generazioni ad una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Livia Tonti

  5. La nostra storia L’Istituto Comprensivo di Sigillo nasce nell’anno scolastico 2000-2001 in ottemperanza della legge n. 97/94 che istituisce la verticalizzazione dei tre ordini della scuola di base nelle zone montane al fine di rivitalizzare il tessuto sociale, economico e culturale. Esso comprende le scuole materne, elementari e medie dei Comuni di Scheggia-Pascelupo, Costacciaro, Sigillo e Fossato di Vico. Tale processo ha conosciuto tre tappe fondamentali: • 1. Nel 1958 si operò l’aggregazione di tutte le scuole materne ed elementari sotto la Direzione Didattica di Sigillo. L’Istituto inglobava i plessi scolastici di Fossato di Vico (centro città, Osteria del Gatto, Palazzolo, Colbassano e Purello), Sigillo (centro città, Villa Scirca e Tiola), Costacciaro (centro città, Rancana, Villa Col de’ Canali, Costa San Savino e Termini Chiascio) e Scheggia e Pascelupo (Scheggia, Pascelupo, Ponte Calcara, Isola Fossara, Campitello, Coldipeccio, Perticano e Montefiume). • 2. Nel 1995, frattanto, le scuole medie dei quattro Comuni, già interessati dall’unificazione delle scuole primarie, si fondevano sotto la presidenza della scuola media “Pietro Vannucci” di Fossato di Vico. L’unificazione portava subito nelle quattro sezioni all’adozione del medesimo ordinamento scolastico (tempo prolungato). • 3. Con l’ingresso in vigore dell’autonomia scolastica (1 settembre 2000) le esperienze della Direzione didattica e della Presidenza sono state a loro volta inglobate in un unico Istituto Scolastico Comprensivo (ISC). La sede dell’Istituto è la scuola Media “Borghesi” di Sigillo. E' stata individuata come sede definitiva per la sua posizione baricentrica all’interno del territorio formato dai quattro comuni della Fascia.

  6. IL TERRITORIO

  7. I quattro Comuni

  8. Posizione geografica • L’ ISTITUTO COMPRENSIVO di Sigillo comprende le sedi di Scuola Materna, Elementare e Media di Sigillo, Fossato di Vico, Costacciaro e Scheggia - Pascelupo ed è situato in un territorio marginale dell'Appennino Umbro-marchigiano. • La popolazione dei quattro Comuni è di circa 8.000 abitanti in un territorio di circa 100 chilometri quadrati che si connota con le caratteristiche tipiche della catena appenninica con gli agglomerati urbani a ridosso delle montagne. • Ogni comune è situato in contesti politici-amministrativi e socio-economici diversi. Elemento aggregante di questa realtà è rappresentato dalla recente istituzione del Parco Regionale del Monte Cucco, inserito nel Sistema Parchi dell’Umbria. • La struttura urbanistica del territorio è caratterizzata da una spiccata frammentazione per cui le aree comunali sono divise in numerosi e piccoli agglomerati urbani: Fossato di Vico in 6 frazioni; Sigillo in 2 frazioni; Costacciaro in 3 frazioni; Scheggia e Pascelupo in 5 frazioni. • In alcuni casi la distanza dal capoluogo è considerevole e non facilitata da una valida rete di vie di comunicazione. Asse viario principale è costituito dalla SS. n.3 Flaminia che collega i quattro Comuni mentre le varie frazioni sono raggiungibili da strade secondarie strette e tortuose e non sempre asfaltate. • Solo il Comune di Fossato di Vico può fruire del servizio ferroviario Roma-Ancona. • Il collegamento fra i Comuni della Fascia avviene attraverso un carente servizio di autolinee potenziato solamente nel periodo scolastico.

  9. Popolazione Popolazione residente: • Fossato di Vico 2486 abitanti ( al 30 settembre 2001) • Sigillo 2474 abitanti ( al 21 ottobre 2001) • Costacciaro 1303 abitanti ( al 20 ottobre 2001) • Scheggia-Pascelupo 1558 abitanti ( al 15 ottobre 2001) • I territori dei quattro Comuni sono stati storicamente terra di emigrazione. Tale processo è stato solo in parte attutito da recenti immigrazioni, soprattutto di famiglie extracomunitarie provenienti prevalentemente dalla Bosnia, dal Kosovo, dall’Albania, dalla Macedonia e dall’Africa settentrionale, che determinano una fisionomia multietnica e multiculturale.

  10. Servizi • Nel territorio non sono presenti molte strutture di aggregazione; tra le esistenti prevalgono quelle sportive ( Palazzetto a Fossato di Vico e Sigillo, piscina e centro di equitazione a Costacciaro). • Le associazioni presenti nei quattro Comuni sono di natura volontaria per gli ambiti culturali, ambientali e sociali. Di recente costituzione sono le associazioni di Protezione Civile e l’associazione CRI con sede a Scheggia. • Nel comune di Costacciaro sono presenti un centro speleologico (CENS) che da diversi anni opera sul territorio e una piccola biblioteca informatizzata. • Il Comune di Sigillo ( Fraz. Scirca) ha allestito un centro di addestramento di volo libero. Nel luglio 1999 ha organizzato e realizzato il primo campionato mondiale di deltaplano che ha registrato la partecipazione di oltre trenta nazioni. • E' presente a Fossato di Vico, presso la stessa Scuola Media, una biblioteca comunale con circa 5.000 volumi. Durante l'anno scolastico ospita incontri con autori, tavole rotonde a tema per avvicinare i giovani e la popolazione al piacere della lettura. • Nei Comuni della Fascia non sono presenti strutture idonee per rappresentazioni teatrali e cinematografiche. • Sono presenti tre musei: il Museo della Civiltà Contadina con oltre 1600 pezzi a Fossato di Vico, il Museo dei Fossili a Sigillo e il Museo delle Aree Carsiche del Monte Cucco a Costacciaro. • Di recente istituzione è il Centro Salute della “Fascia Appenninica” che opera per il bacino di utenza dei quattro Comuni, elargendo servizi sanitari organizzati sul territorio.

  11. Situazione socio-economica • La Stazione FS e il crocevia di strade nazionali (Roma-Fano; Ancona - Civitavecchia) hanno permesso al Comune di Fossato di Vico uno sviluppo marcato nell'ambito del settore secondario e in parte terziario. I restanti comuni non hanno una presenza significativa di aree industriali. Prevale, in queste zone, il settore artigianale. Il settore primario (allevamento e agricoltura) vede ancora l'esistenza di lavoratori agricoli (braccianti) anche se sempre di più si sta affermando una cultura imprenditoriale nelle poche aziende agricole ( cooperative, agriturismi,…) • A Fossato di Vico è stato allestito di recente il Parco Eolico, una centrale che produce energia elettrica tramite generatori spinti dalla forza del vento. • Nuova voce nell'economia complessiva della Fascia è rappresentata, nell'ultimo periodo, da un graduale e crescente flusso turistico richiamato dalle peculiari caratteristiche ambientali, storiche e dalla vicinanza di luoghi noti per la loro bellezza come le città di Gubbio, di Assisi e le spettacolari grotte di Frasassi.

  12. La scuola e il territorio • L’Istituto Comprensivo ha come finalità primaria quella di valorizzare l’istruzione di base e garantire al territorio l’acquisizione negli alunni di un forte senso di appartenenza alla comunità locale. Per fare ciò la Scuola allaccerà stretti rapporti di collaborazione progettuale con gli Enti Locali e le Agenzie Educative al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal POF. • Le Amministrazioni dei Comuni di: • Fossato di Vico • Sigillo • Costacciaro • Scheggia-Pascelupo • La Comunità Montana Alto Chiascio; • La Provincia di Perugia; • La Regione dell’Umbria; • L’Ente Parco Regionale del Monte Cucco; • L’A.S.L. n.1 di Gubbio; • Le Associazioni culturali e sportive presenti sul territorio; • Altri soggetti ed Enti con finalità sociali, culturali ed economiche; • Altre scuole del Distretto Scolastico; • Istituzioni scolastiche della Comunità Europea.

  13. Bisogni formativi • Il preadolescente, per una sua crescita formativa equilibrata, ha bisogno di un potenziamento delle offerte relativamente alla sfera cognitiva e relazionale attraverso un ventaglio di stimoli diversificati. • Bisogno di essere accettato in relazione alle proprie capacità; • Bisogno di motivazione alle attività della scuola; • Bisogno di maggiore autocoscienza (conoscersi, capirsi, accettarsi, autovalutarsi); • Bisogno di ascolto e di autocontrollo; • Bisogno di saper pianificare le attività; • Bisogno di sapersi rapportare con il “diverso”; • Bisogno di decodificare, comprendere, usare i diversi linguaggi; • Bisogno di comunicare in modo adeguato; • Bisogno di acquisire un produttivo metodo di lavoro e studio; • Bisogno di sapersi orientare. (Segue)

  14. Nel constatare la carenza di centri di aggregazione, all’interno della Fascia, si evidenziano: • Bisogno di conoscere il proprio territorio e la sua storia; • Bisogno di maturare la propria partecipazione alla vita di gruppo; • Bisogno di sentirsi parte attiva della propria realtà; • Bisogno di accettare le diversità e le differenze; • Bisogno di utilizzare il tempo libero in modo costruttivo. • Ne consegue che la scuola deve inserirsi nel contesto socio-culturale per rispondere non solo ai bisogni dei preadolescenti e del territorio, ma deve prendere coscienza delle risorse interne per soddisfare: - Bisogno di potenziare il proprio ruolo di “veicolo” di cultura e di educazione; - Bisogno di approfondire l’ambiente in tutti i suoi aspetti; - Bisogno di maggiore collaborazione fra gli Enti Locali e la Scuola e fra la Scuola ed i Genitori; - Bisogno di maggiore collaborazione fra gli Enti Locali e il mondo del lavoro; - Bisogno di attivare una collaborazione con la Scuola superiore di 2° grado.

  15. La comunicazione orale e scritta Dai bisogni formativi evidenziati, quello relativo al potenziamento della COMUNICAZIONE risulta essere prioritario. I Curricoli, pertanto, delle Scuole Materne, Elementari e Medie sono organizzati in due segmenti: uno è legato al curricolo nazionale, l’altro al curricolo locale. Quest’ultimo, per scelta unanime del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, ha come finalità quella di potenziare le capacità comunicative sia orali sia scritte. La Scuola Media realizza a tal fine laboratori di GLC (Gruppi di Livello di Comunicazione) in spazi orari derivanti dalla riduzione dell’ora di lezione a 55 minuti come prevedono le norme sull’Autonomia scolastica D.P.R. 275 e l’articolo 31 C.C.N.I. relativo alla flessibilità organizzativa e didattica. Le Scuole Materne ed Elementari approfondiscono la didattica della comunicazione nel curricolo obbligatorio e nell’ambito dei progetti di Plesso e di Istituto.

  16. STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

  17. I fattori di qualità Noi riteniamo che sianoindicatori di un buon modo di fare scuola: • l’attenzione a rapporti socio affettivi favorevoli che suscitino negli alunni atteggiamenti positivi e promuovano senso di responsabilità, coinvolgimento, autonomia, fiducia; • la condivisione delle scelte; • il lavoro collegiale degli insegnanti; • l'attenzione al tema della continuità intesa come “continuum educativo”che rispetti le potenzialità di sviluppo di ciascuno; • l’attenzione al tema dell’orientamento inteso come educazione alle scelte consapevoli • l’attenzione alla "diversità" intesa come valore aggiunto; • l’attivazione di percorsi interculturali; • il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà dell'insegnamento; • l'individualizzazione delle procedure di insegnamento; • l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; • la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell'intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni; • la flessibilità organizzativa; • il rapporto costante fra insegnanti e famiglie; • la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionale.

  18. Accoglienza Per gli anni ponte si avvia un’attività conoscitiva della struttura e dell’organizzazione della nuova sede nel mese di gennaio che è completata con l’ingresso effettivo nella scuola di appartenenza. Tale attività prevede un inserimento facilitato affinché possano orientarsi e adeguarsi con maggiore facilità nella nuova realtà scolastica. L'ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Le Scuole Materne, Elementari e Medie dell’Istituto accolgono gli alunni stranieri garantendo uguali opportunità formative e considerando tale situazione una risorsa educativa per alunni ed insegnanti. Tale esperienza è presente da molti anni prevalentemente nella scuola materna ed elementare. La presenza degli alunni stranieri è occasione di confronto, di conoscenza e di educazione e rispetto delle varie culture e religioni. Gli alunni sono inseriti nelle classi secondo le norme vigenti (L. 286/98). Nel primo periodo scolastico vengono seguiti curando la fase dell’accoglienza e successivamente sono destinate loro attività di recupero in orario di compresenza, nei casi di maggiore difficoltà. Gli Enti (Comuni e Prefettura), su specifici Progetti presentati in collaborazione con la Scuola, garantiscono anche figure professionali che assicurano, prevalentemente, l’aspetto del sostegno linguistico.

  19. Servizio Mensa • Il servizio mensa è attivato nelle sedi di Fossato di Vico, Costacciaro e Scheggia-Pascelupo, per gli ordini di scuola presenti nel territorio, nei giorni in cui sono previsti i rientri pomeridiani. Per la Scuola Materna di Fossato e Costacciaro (Villa Col de’ Canali) il servizio mensa è garantito tutti i giorni tranne il sabato. • Il menù settimanale, all’inizio dell’anno scolastico, è fornito dagli organi competenti dell’A.s.l. n. 1 di Gubbio, settore pediatrico e sottoposto ad eventuale modifica nei casi di particolare esigenza personale ( allergie, dieta,…)

  20. Servizio di trasporto • Il servizio di trasporto è effettuato da pulmini scolastici tutti i giorni. • Il servizio è garantito per tutte le attività sul territorio che l’Istituto programma: visite guidate e d’istruzione, manifestazioni, corsi di nuoto, uscite laboratoriali, gite... • In questo anno scolastico sarà effettuato un monitoraggio per ottimizzare il servizio di trasporto degli alunni, con particolare attenzione per coloro che provengono dalle zone più limitrofe.

  21. La Scuola, al fine di rendere regolare e ordinata la giornata scolastica degli alunni dell’Istituto, in tutti i suoi momenti, comunica le seguenti disposizioni: • Gli alunni entrano nella scuola nei 5 minuti che precedono l’inizio delle lezioni; il personale docente dovrà trovarsi naturalmente in classe. • Gli alunni in ritardo, rispetto all’orario delle lezioni, sono ammessi in classe con decisione del Dirigente o, in sua mancanza, con quella dell’Insegnante della prima ora. Se il ritardo è oltre i 5 minuti l’inizio della lezione, l’alunno di scuola media attende la fine della prima ora per essere ammesso a lezione con giustificazione scritta. • Gli alunni possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, solo per comprovati motivi e ritirati direttamente da uno dei genitori e con giustificazione scritta. • Per le assenze causate da malattia è necessario il certificato medico, quando queste si protraggono per oltre 5 giorni. • Nella scuola media, le assenze devono essere giustificate esclusivamente sull’apposito libretto il primo giorno di rientro a scuola dell’alunno. La famiglia sarà avvisata telefonicamente dal personale della segreteria o dal docente della prima ora, sin dal 2° giorno, in caso di mancata giustificazione. Dopo il 3° giorno di assenza ingiustificata dovrà essere accompagnato da uno dei genitori. • Durante la ricreazione, della durata di 10 minuti, gli alunni usciranno dalle classi sotto la sorveglianza dei docenti con l’ausilio del personale ATA. • Ogni volta che gli alunni usciranno dalla classe per la ricreazione, i laboratori, aule speciali o altre attività, l’aula dovrà rimanere chiusa. Il regolamento • Al termine delle lezioni l’uscita degli alunni avviene ordinatamente, dopo il suono della campanella, sotto la vigilanza del docente dell’ultima ora che li accompagnerà fino all’uscita. • La conservazione delle suppellettili, nonché il mantenimento di una decorosa pulizia delle aule, è affidata alla responsabilità degli alunni, degli insegnanti e del personale ATA. • Di eventuali danni risponderanno coloro che li hanno provocati o tutta la classe. • Le note disciplinari verranno assegnate solo in caso di comprovati comportamenti scorretti e saranno segnalate alle famiglie con le seguenti modalità: I^ nota - avviso scritto, da parte dell’insegnante interessato, sul diario con verifica della firma; II^ nota - avviso scritto, tramite lettera, del Coordinatore del Consiglio di Classe; III^ nota - avviso scritto, tramite lettera del Dirigente. • L’alunno che avrà avuto 3 note disciplinari non potrà partecipare alla gita scolastica. • Al conseguimento della 4° nota disciplinare è predisposta la sospensione dell’alunno dalle attività didattiche.

  22. Rapporti con le famiglie INIZIATIVE DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE • Assemblee di plesso • Assemblee di classe • Incontri periodici di valutazione • Sportello Scuola-Famiglia • Coinvolgimento dei Genitori nelle varie iniziative e manifestazioni • Coinvolgimento nei progetti della scuola • Corsi di aggiornamento su tematiche educative Nel mese di novembre è consegnato alle famiglie degli alunni della Scuola Media un quadro sintetico, denominato Q1, relativo alla situazione d’ingresso. Durante il corso dell’anno scolastico, i colloqui generali, di norma, sono previsti nei mesi di novembre e di aprile. Al termine di ciascun quadrimestre il Consiglio di classe e interclasse consegnano la scheda di valutazione di ogni alunno. Ritenendo fondamentale l’informazione e la collaborazione educativa con le famiglie degli alunni, è fissata, per ciascun docente, un’ora mensile per il ricevimento dei genitori. I Docenti, inoltre, si rendono disponibili a conferire con i Genitori ogni qualvolta lo ritengano opportuno, previo accordo telefonico. Prima delle iscrizioni alle scuole superiori, i Genitori sono invitati, insieme agli alunni, ad un colloquio con i docenti degli Istituti superiori del territorio incaricati dell’orientamento: “Finestre sul futuro”.

  23. Staff dirigenziale DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa LIVIA TONTI Primo Collaboratore Vice Preside CATERINA MARACCHINI Secondo Collaboratore Fiduciaria S. Media Scheggia GIOVANNA GHIGI Fiduciari Plessi S. Media Fossato Giovanna Bossi S.Elementare Fossato Maria Giombini S.Materna Fossato Rita Spigarelli S.Media Costacciaro Carla Gambucci S. Elementare Costacciaro Patrizia Folgosi S. Materna Costacciaro Patrizia Filippetti S. Media Sigillo G. Rita Passeri S. Elementare Sigillo Patrizia Viola S. Elementare Scheggia M. Grazia Nardi Funzione Obiettivo POF e coord. F.O. CATERINA MARACCHINI Funzione Obiettivo Nicoletta Sensi Continuità, Valutazione H e Disagio Funzione Obiettivo Giuseppe Marchese Rapporti Scuola-Famiglia Funzione Obiettivo Giovanna R. Passeri Sostegno docenti Funzione Obiettivo Mario Ricciardulli Orientamento Funzione Obiettivo Pierluigi Gioia Realiz. Progetti Continuità Valutazione Commissione Biblioteca Commissione Coordinamento Rapporti Scuola - Famiglia Commissione Orientamento Progetti Commissione H e Disagio Referente: Concetta Martella Commissione Nuove Tecnologie Commissione POF

  24. Informazione e comunicazione • L'organizzazione che l’Istituto si è dato richiede il ricorso ad adeguati strumenti di informazione esterna e di comunicazione interna. • Da un lato è necessario costruire una fitta rete di comunicazione interna all'istituzione scolastica per far in modo che tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo condividano. • Dall’altro è opportuno affinare strumenti di comunicazione con l'esterno per descrivere correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che viene offerto e proposto dalla scuola. • Riassumendo e schematizzando si tratta di: • garantire la massima informazione possibile agli utenti; • favorire la circolazione delle informazioni all'interno della scuola; • documentare l'attività didattica e non, svolta nel corso del tempo; • rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico“; • dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno.

  25. Servizi amministrativi • Gli uffici di Segreteria, ravvisate le reali esigenze del territorio e degli utenti, (la distanza fra la sede di Sigillo e alcune frazioni di Scheggia e Pascelupo è di oltre 25 Km), hanno un orario di apertura al pubblico dalle ore 10,30 alle ore 12.30 di tutti i giorni. • Vengono fissati degli standard per la qualità del servizio amministrativo quali: celerità delle procedure, trasparenza, informatizzazione dei servizi, tempi di attesa degli utenti, flessibilità degli orari a contatto con il pubblico. • Il rilascio dei certificati di iscrizione e frequenza, nonché quelli di servizio, viene effettuato nel termine massimo di due giorni lavorativi. • L’ufficio di segreteria rimarrà aperto secondo le necessità del caso e, comunque, nei giorni di rientro pomeridiano, dalle ore 14.30 alle 18.30 con la presenza alternata di uno o due collaboratori. • La scuola assicura all’utente tempestività e cortesia nel contatto telefonico, stabilendo al proprio interno opportunità di risposta. • Per l’informazione sono assicurati spazi ben visibili e in particolare sono esposti: Organigramma degli uffici e degli Organi collegiali, Organico del personale docente e ATA, albo d’Istituto. • Presso l’ingresso e gli uffici sono presenti operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. • Per quanto riguarda l’orario degli ausiliari, esso si articolerà come segue: 8.00 - 14.00. Nei giorni in cui c’è attività pomeridiana col seguente orario: 14.00-17.00. • L’ufficio di Presidenzariceve il pubblico, preferibilmente, su appuntamento telefonico.

  26. Le segnalazioni degli utenti • La scuola accetta e, anzi, sollecita ogni forma di segnalazione degli utenti relativa a disfunzioni o insufficienze dei servizi erogati. • La scuola considera tali segnalazioni come utili indicazioni per migliorare la qualità del servizio. • Le segnalazioni possono essere presentate al Dirigente Scolastico in forma orale, scritta, telefonica, via fax o per posta elettronica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. • A ogni segnalazione il Dirigente Scolastico risponde in forma scritta entro una settimana. • Se la disfunzione segnalata attiene le competenze di altri Enti (per esempio del Comune) il Dirigente Scolastico ne richiede immediatamente l'intervento e ne dà comunicazione all'utente.

  27. OFFERTA FORMATIVA

  28. Piano di formazione e aggiornamento • Le iniziative di formazione e aggiornamento hanno come obiettivo il miglioramento e la crescita professionale dei docenti, sia per far fronte a esigenze didattico-metodologiche sia per dare risposte positive alle trasformazioni e innovazioni in atto nella scuola. Il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione tiene conto degli obiettivi e dei tempi della programmazione, dell'attività didattica e delle opzioni individuali e si avvale delle iniziative di formazione-aggiornamento promosse: - autonomamente dalla scuola; - in rete consorziata con altre scuole; - dall'amministrazione scolastica centrale e periferica; - in collaborazione con gli IRRE; - in collaborazione con Università, Associazioni professionali e soggetti esterni. • Per un positivo impatto dell'azione di formazione - aggiornamento per il personale, si afferma la necessità di assicurare una reale fruibilità delle opportunità formative riconosciute dall'Amministrazione. La partecipazione a corsi di formazione con esonero dal servizio dovrà produrre la socializzazione degli esiti, la disseminazione dei risultati e una coerente pratica nell'azione professionale. Possono prevedersi ulteriori momenti di formazione in funzione di bisogni specifici emergenti dall'attivazione dei progetti anche collegati alle problematiche inerenti: - al fenomeno legato al processo immigratorio ( art.19 contr. Int.) - al fenomeno della devianza e dispersione scolastica (art.18 contr. Int.)

  29. Il piano di formazione e aggiornamento dei Docenti tiene conto dei bisogni di Educare alla cittadinanza attiva Potenziare e migliorare le competenze comunicative orali e scritte Potenziare l’educazione scientifica e l’utilizzo delle le nuove tecnologie nella didattica Accogliere ed integrare alunni in situazione di disagio, svantaggio ed handicap Costruire un curricolo integrato Garantire sicurezza nei luoghi di lavoro Consiglio Comunale dei Ragazzi Formazione integrata e partecipata:studio delle competenze per la costituzione di curricoli verticali “Sicurezza nella scuola” Gruppo di Autoformazione “La comunicazione attraverso i vari linguaggi. Comprensione testuale. Produzione orale e scritta” “Accoglienza e integrazione alunni stranieri” Progetto “Il territorio: un libro da sfogliare” Progetto SET “Il laboratorio di scienze nella scuola di base” “La qualità dell’ integrazione nella scuola dell’autonomia” “La Comunicazione interpersonale” “Progetto Biblioteca” “Alfabetizzazione informatica I-II-III livello” “Portfolio linguistico”

  30. Iniziative per superare situazioni di svantaggio • Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per l'uguaglianza offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari e ambientali deprivate; in particolare riteniamo che la scuola abbia il compito di accogliere al meglio il ragazzo considerato nella sua interezza, offrendogli la possibilità di riflettere sulle sue conoscenze, organizzarle, approfondirle, arricchirle e ampliarle. • Tutti gli alunni conoscono cose diverse e in modo diverso perché scaturiscono da esperienze diverse. • Accettare il bambino significa accettare che egli porti a scuola la sua esperienza e la sua conoscenza; quindi l'insegnante si dovrà impegnare ad iniziare sempre il lavoro scolastico da quello che ogni alunno realmente conosce dell'argomento proposto. • Educare significa cercare di capire, instaurando un rapporto adulto-bambino indirizzato più alla comprensione che al giudizio. • Ciò presuppone da parte del docente un atteggiamento di accettazione e disponibilità nei confronti di tutti gli alunni. Per affrontare e superare lo svantaggio, la scuola mette in atto un modello organizzativo e didattico flessibile, usa metodologie pluralistiche, favorendo l'uso di più linguaggi e organizzando laboratori e attività: teatro, piscina, gite, uscite sul territorio e visite guidate.

  31. Integrazione degli alunni con handicap • La scuola deve: - fornire ad ogni alunno tutte le competenze e le abilità indispensabili per sviluppare la propria individualità; - garantire il pieno esercizio del diritto allo studio; - attivarsi per individuare negli alunni portatori di handicap e in situazioni di disagio scolastico le aree di maggiore potenzialità su cui fondare un’efficace azione educativa e didattica. • La scuola si avvale: - di insegnanti specializzati, della collaborazione degli specialisti del Centro Infanzia ASL n.1 di Gubbio e di personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali; - di un gruppo di lavoro formato dai docenti di sostegno e di classe allo scopo di migliorare l'efficacia degli interventi. Il gruppo predispone il Piano Educativo Individualizzato, individuando obiettivi, metodologie, attività e strategie nel rispetto delle diverse specialità. Le attività di insegnamento vengono adeguate, a seconda degli obiettivi, in: . Attività individualizzate . Attività di piccolo gruppo omogeneo . Attività di gruppo eterogeneo Il gruppo predispone anche progetti mirati, avvalendosi delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero della P.I. nell'ambito della legge n° 104 / 92. Per l'anno scolastico 2001 / 2002 è prevista la realizzazione di specifici progetti: • - Laboratorio multimediale • - Laboratorio creativo • - Laboratorio psicomotorio I progetti vedranno coinvolti alunni di scuola materna, elementare e media.

  32. Continuità La continuità educativa è uno dei principi pedagogici a cui è necessario far riferimento per la costruzione di un curricolo della scuola di base che procede dalla unitarietà dei saperi alla loro progressiva specializzazione e differenziazione metodologica. Sia la Legge 148/90 sia il D.M. 16/11/92 individuano varie forme di raccordo da utilizzare come modalità operativa per un’efficace costruzione del “curricolo” inteso quale itinerario articolato, organico e condiviso atto a sostenere la realizzazione del diritto soggettivo alla formazione integrale della personalità. Il raccordo pedagogico opera quindi attraverso: la conoscenza dell’alunno (le tappe evolutive, l’esperienza scolastica) il coordinamento dei curricoli degli anni ponte (continuità verticale) l’armonizzazione delle strategie metodologiche e degli stili educativi il coordinamento dei sistemi di verifica e valutazione l’utilizzo dei servizi di competenza degli EE.LL. (continuità orizzontale) Attraverso le strategie sopra descritte noi intendiamo realizzare la vera continuità che non va confusa con l’omologazione, ma consiste nel “tradurre” le discipline in una serie di obiettivi cognitivi che non collidano con l’impianto epistemologico delle stesse. Il senso della nostra “continuità educativa” è quello di una vita cognitiva completa, continua, ricca di umanità che cancelli ogni possibile distinzione tra ciò che precede e ciò che segue nel complesso itinerario formativo. La “continuità” è intesa come un progetto educativo che sostiene il diritto dell’alunno alla DIVERSITA’, allaDIFFERENZA senza che ciò significhi denegazione dell’apprendimento già plasmato e del proprio vissuto personale.

  33. Continuità educativa garantita dal Percorso educativo unitario raccordo pedagogico curricolare organizzativo - Verticale: alunno - Orizzontale: extrascuola - Progetti trasversali - Strategie metodologiche comuni - Sistemi di verifica e valutazione - Conoscenza dei documenti programmatici - Coordinamento territoriale - Incontri tra Dirigenti - Scambi tra Docenti - Formazione in servizio

  34. Raccordo pedagogico tra Alunni e Insegnanti Scuola Materna Scuola Elementare Scuola Media Scuola Superiore 5 anni I elementare V elementare I media III media I superiore

  35. Favorire la partecipazione ad attività didattiche tra Docenti “anni ponte” Organizzare incontri fra docenti dei due ordini di scuola per valorizzare gli elementi di continuità Competenze in uscita Scuola Elementare e in entrata Scuola Media Attività anni ponte Scuola Elementare Scuola Media-Scuola Superiore Accoglienza Somministrazione questionario alunni ultimo anno Scuola Elementare Somministrazione questionario alunni primo anno Scuola Media Incontro Docenti Scuola Media con alunni e Docenti V Elementare Incontro Docenti Scuola Superiore con alunni e Docenti III Media

  36. Orientamento visto come un percorso nell’ottica della formazione globale Supportare lo studente nello sviluppo delle competenze Competenze disciplinari in uscita per le classi I-II-III media Competenze disciplinari in entrata nei tre ordini di scuola Favorire l’acquisizione di abilità critiche e capacità di relazione che rendono l’individuo in grado di partecipare in modo attivo a una consapevole scelta Curricoli Sostenere lo studente e la famiglia nella fase di orientamento anche alla luce delle riforme in atto nella scuola Progetto Orientamento Scuola Media Progetto Genitori

  37. Azioni di Orientamento Continuità Educativa Accordi con le Scuole Medie Superiori Rassegna di Orientamento “Finestre sul Futuro” Attivazione di moduli e laboratori progettuali

  38. Le Scuole dell’Infanzia: Bivio Marinelli - Villa Col de’ Canali

  39. Le finalitàdella Scuola dell’InfanziaChe cosa Nella Scuola dell’Infanzia si seguono le indicazioni psicopedagogiche e didattiche dei nuovi orientamenti ministeriali del 1991 e della legge n. 59/1997 sull’autonomia. La scuola dell'infanzia, di durata triennale, accoglie bambini dai tre ai sei anni e viene identificata come ambiente di vita, di relazione e di apprendimenti. Essa concorre: • alla maturazione dell'identità personale; • alla conquista dell'autonomia; • allo sviluppo di competenze.

  40. Le metodologieCome Per evitare rigidità nei percorsi, l'atteggiamento dell'adulto sarà quello di dare spazio: • a un ambiente adeguato alle esigenze del bambino; • alla valorizzazione del gioco; • alla vita di relazione; • alla fase di libera esplorazione; • alla fase della verbalizzazione delle esperienze; • alla fase della ricerca guidata. Attraverso materiali vari e di recupero, viene data al bambino la possibilità di rielaborare con la propria originalità le cose conosciute.

  41. I campi d’esperienza Finalità e traguardi di sviluppo Assumere i valori della propria cultura e rispettare le diversità. Comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a norme di comportamento e di relazione. Comprendere, condividere, aiutare e cooperare con gli altri. Assumere i valori della propria religiosità e rispettare le scelte degli altri. Il sé e l’altro Contribuire alla crescita e alla maturazione del bambino. Promuovere la presa di coscienza del valore del corpo. Prendere coscienza del “corpo vissuto”. Rappresentare mentalmente il corpo statico e dinamico. Il corpo e il movimento Acquisire fiducia nella propria capacità comunicativa. Ascoltare e comprendere il linguaggio altrui. Raccontare esperienze. Conversare. Arricchire il codice linguistico: utilizzo di nuovi termini, uso dei tempi dei verbi, frasi di senso compiuto. Inventare storie e finali di storie. Inventare rime e filastrocche. I discorsi e le parole (segue)

  42. Lo spazio, l’ordine, la misura Raggruppare, ordinare, misurare Localizzare, porre in relazione Progettare e inventare Capire messaggi non verbali. Produrre, fruire, utilizzare segni, tecniche e prodotti dell’espressione grafico – pittorica e plastica. Sviluppare i processi regolati di identificazione/proiezione. Esplorare la realtà mass – mediale. Ascoltare, conoscere, esplorare e produrre la realtà sonora. Sviluppare la fantasia e l’inventiva del far teatro. Sviluppare la sensibilità musicale. Favorire la fruizione della produzione presente nell’ambiente. Sviluppare la capacità critica. Messaggi, forme e media Le cose, il tempo, la natura Riconoscere l’esistenza di problemi e la possibilità di risolverli. Perseverare nella ricerca e rispettare l’ordine nelle procedure. Essere disponibili al confronto. Rispettare gli esseri viventi e conoscere le loro abitudini di vita. Apprezzare gli ambienti naturali e impegnarsi a salvaguardarli.

  43. Organizzazione oraria

  44. Progetti PROGETTO AMBIENTE CONTINUITA’ “SAPORI E ODORI DEI PRODOTTI DEL NOSTRO AMBIENTE” “RACCONTI DAL CIELO” PROGETTO ALIMENTAZIONE “LA VIA DELL’ORTO”  ”PERSONAGGI IN PENTOLA” Adesione Progetto SapereCoop.   PROGETTO LA MIA SCUOLA PER LA PACE “CONOSCO, RISPETTO ED AMO L’AMBIENTE IN CUI VIVO PER CONOSCERE, AMARE E RISPETTARE IL MONDO” PROGETTO EDUCAZIONE MUSICALE Rivolto agli alunni di 4-5 anni con la consulenza di un esperto PROGETTO ACCOGLIENZA Conoscenza degli ambienti e degli adulti Prove di ingresso per verifica dei prerequisiti PROGETTO SPORT A SCUOLA L’attività “Fantathlon” sarà strutturata attraverso punti gioco di attivitàludico-motoria svolta daunesperto delC.I.S. PROGETTO LINGUA INGLESE Rivolto agli alunni del III anno con la consulenza di un esperto

  45. Scuole Elementari: Sigillo-Fossato di Vico-Costacciaro-Scheggia

  46. Le finalità della Scuola ElementareChe cosa • Garantire a tutti gli alunni l'uguaglianza delle opportunità educative nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprendimento di ognuno. • Garantire a tutti gli alunni il diritto alla diversità culturale. • Aiutare il bambino a diventare autonomo nelle scelte, nell’assunzione di impegni, nei giudizi, nelle responsabilità delle proprie azioni. • Garantire a tutti gli alunni la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. • Fornire agli alunni quegli strumenti necessari per un arricchimento personale e sociale. • Aiutare l’alunno a diventare “cittadino del mondo”. • Rilevare i bisogni di apprendimento, delineando percorsi individuali e collettivi. • Favorire il recupero dello svantaggio socio-culturale e delle difficoltà individuali e prevenire la dispersione scolastica. • Educare al rispetto, all’accettazione, alla solidarietà, alla tolleranza, alla comprensione, alla pace, all’uguaglianza, alla giustizia ed alla valorizzazione delle diversità. • Valorizzare le risorse esistenti sul territorio per realizzare un progetto educativo ricco ed articolato.

  47. Le metodologieCome • La metodologia è fondata sulla sperimentazione e sulla ricerca collettiva di soluzioni a problemi che ci si è posti insieme (problem solving). Si opera in modo che ciascuno sia stimolato ad operare, a riflettere, a ricercare, a collegare, a prospettare soluzioni, a verificare un percorso di conoscenza che ognuno sente proprio perché costruito insieme (metodologia della ricerca-azione). • Dovranno essere proposte attività tali che, partendo dal vissuto e dalle esigenze degli alunni, stimolino la curiosità e motivino all’apprendimento. • L’insegnante sarà l’animatore, pronto ad intervenire in ogni momento del percorso per aiutare a mettere a fuoco un problema o a realizzare un passaggio o a fornire quegli elementi di conoscenza indispensabili per il progredire del discorso comune, nel rispetto dei tempi di apprendimento di ciascun alunno. • Il coinvolgimento di tutti sarà alla base della motivazione all’impegno e il lavoro in piccoli gruppi, a coppie, a squadre ed individuale-individualizzato, darà la possibilità a ciascuno di partecipare, di esprimere al meglio le proprie potenzialità e di responsabilizzarsi. • I vari laboratori diventeranno una prassi didattica per l’acquisizione delle competenze necessarie; i progetti saranno lo sfondo integratore anche per un approccio interdisciplinare; le uscite didattiche, le visite guidate, i viaggi d’istruzione saranno un valido supporto nel processo di insegnamento-apprendimento.

  48. Le Scuole di Fossato di Vico, Sigillo e Costacciaro funzionano a “modulo” con un rientro pomeridiano. La Scuola di Scheggia è organizzata in orario antimeridiano. In tutte le Scuole Elementari nel primo ciclo si effettua un modulo sperimentale di 30 ore settimanali nel primo ciclo, con ampliamento dell’offerta formativa (lingua inglese 2 ore settimanali) e 1 ora di potenziamento delle discipline curricolari. Le attivitàCon che cosa

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