1 / 11

“Monitoraggio con inclinometri della frana di Castelrotto in Italia”

Università degli studi di Salerno. “Monitoraggio con inclinometri della frana di Castelrotto in Italia”. Prof. Ing. Michele Calvello. Studente: Francesco Rinaldi 0622500147.

arch
Download Presentation

“Monitoraggio con inclinometri della frana di Castelrotto in Italia”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Università degli studi di Salerno “Monitoraggio con inclinometri della frana di Castelrotto in Italia” Prof. Ing. Michele Calvello Studente: Francesco Rinaldi 0622500147

  2. La frana di Castelrotto è situata in provincia di Bolzano, a 20 km a nord dal capoluogo di provincia, tra il km 64+500 e 65+500 dell’autostrada del Brennero (A22). In questo tratto dell’A22 si è sempre prestata molta attenzione al rischio per caduta massi, ma negli ultimi anni si sta dando più importanza allo scorrimento profondo a cinematica estremamente lenta che sta dando non pochi problemi in quella zona.

  3. La zona ha una litologia abbastanza complessa. Il materiale in frana è composto da detriti di tufo e ignimbrite immersi in una matrice limo-argillosa. La zona è interessata da una coltre superficiale di rocce sedimentarie che coprono le unità più antiche rappresentate da rocce ignee e rocce metamorfiche.

  4. Caratteristiche della frana: • lunghezza: 500 m • larghezza: 600 m • inclinazione media: 30° • superfice coperta: 100.000 m2 • volume: 2.500.000 m3 • dislivello: 250 m (da 450 m s.l.m.m a 700 s.l.m.m) • spessore: variabile tra 30 m e 60 m

  5. Gli autori per identificare le caratteristiche peculiari della frana hanno eseguito con una campagna di indagini sia superficiali che nel sottosuolo. • Per identificare forma volumi e spostamenti: • Inclinometri • Stazioni topografiche con capisaldi costruiti appositamente • tecniche SAR • Per identificare il regime delle pressioni neutre: • piezometri • trasduttori di pressione a rilevazione automatica • Per monitorare la pioggia: • pluviometri

  6. inclinometri: S1, S2, S4, S8, T8, S9, S11, S12, T12, V12 piezometri: S6, S7, S10, U8, V8, U11, U12

  7. In particola si possono vedere le misure degli spostamenti dell’inclinometro S4 Si possono notare due superfici di scorrimento una maggiore a 36 m ed una minore a 15 m. Secondo questi dati è possibile classificare la frana come estremamente lenta.

  8. Attraverso una back-analysis si sono potuti ricavare i parametri meccanici dell’ammasso in frana. Si riporta di seguito una tabella riassuntiva.

  9. Lo scopo principale degli autori era quello di creare un modello statistico che accertasse l’affidabilità dei dati semplicemente confrontando l’entità degli spostamenti con le direzione degli stessi. Il modello è stato calibrato su dati affidabili in quanto si sono misurati gli spostamenti con più sistemi di monitoraggio in modo che che le misure fossero ridondanti. Il modello creato dovrebbe essere usato a supporto di un sistema di allarme che potrebbe evitare ingenti danni economici.

  10. I costi dell’indagine effettuata potrebbe essere giustificata per il grande interesse che ha l’autostrada a rischio. • Il modello statistico creato per identificare l’affidabilità dei dati potrebbe essere usata su frane simili. • Non è stato fatto nessun collegamento tra gli spostamenti e l’andamento delle pressioni neutre o di forti precipitazioni seppur misurate le due grandezze.

  11. Bibliografia • -Complementarietà tra i monitoraggi inclinometrico e topografico per l’analisi di stabilità di un versante, L. Simeoni G.B. Benciolini(http://www.geologimarche.it/wp-content/uploads/2013/11/SP07-S03_Simeoni.AGI_.IncTopo.pdf) • - Monitoraggio di spostamenti e pressioni interstiziali della frana di Castelrotto • L. Simeoni(http://www.ing.unitn.it/~simeonil/Seminari/Castelrotto.pdf§) • - InclinometerMonitoring of the Castelrotto Landslide in Italy L. Simeoni, L. Mongiovì. • - Frana a cinematica estremamente lenta in una valle glaciale delle alpi centro-orientali L. Simeoni, L. Mongiovì. (http://www.iargperugia.unipg.it/assets/download_file/atti/Simeoni_Lucia.pdf)

More Related