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Pedagogia interculturale e della cittadinanza Prof. Sandra Chistolini

Pedagogia interculturale e della cittadinanza Prof. Sandra Chistolini. Primo semestre a. a . 2014-2015 Lezioni dal 13 ottobre 2014. Formazione in aula. 14.10.14

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Pedagogia interculturale e della cittadinanza Prof. Sandra Chistolini

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Presentation Transcript


  1. Pedagogia interculturale e della cittadinanza Prof. Sandra Chistolini Primo semestre a. a. 2014-2015 Lezioni dal 13 ottobre 2014

  2. Formazione in aula 14.10.14 Organizzazione dello studio di gruppo del saggio scelto dal volume Rapporto sugli Italiani nel mondo 2014: scelta di un saggio da leggere in gruppo Elenco dei punti da esaminare nel volume RInM14: ermeneutica di un saggio scelto Iter di preparazione dello studio per la prova scritta Prima lezione sul volume Donne italoscozzesi, 2011 - La migrazione come anticipazione dell’intercultura e della cittadinanza Concetti esaminati: assimilazionismo, integrazione, migrazione, intercultura, cittadinanza Processi: i flussi migratori in Italia, 1989-2014, la situazione nella scuola italiana, mediazione culturale, minori non accompagnati Aspetti interdiscipinari con apporti da parte di autori, studiosi afferenti a più campi disciplinari Ricerca qualitativa e quantitativa interdisciplinare, ricerca longitudinale 5. Incontro con l’Associazione Cittadinanzattiva: 29 novembre 2014 aula Parco 13.10.14 Presentazione del programma e struttura del corso I libri scritti nel Programma e da studiare durante l’anno Il volume Rapporto sugli Italiani nel mondo 2014: scelta di un saggio da leggere in gruppo Il libro di I. Kant, Per la pace perpetua, 1795 oppure Voltaire, Trattato sulla tolleranza, 1763, edizione a piacere, anche digitale La Costituzione italiana, scaricare da internet Introduzione alla modalità della prova di verifica scritta del primo semestre: sarà una tematica

  3. 21.10.14 La migrazione italiana all’estero Assunzioni teoriche e proposizioni ipotetiche per l’impostazione della ricerca Gli Autori di riferimento Le tematiche emergenti nell’ambito degli studi migratori La metodologia prescelta La prospettiva pedagogica 20.10.14 Considerazioni sulla scelta di gruppo dei saggi Una metodologia per la presentazione dei contenuti studiati nel RInM 2014 Attenzione agli aspetti pedagogici impliciti ed espliciti trattati nei saggi Raggruppamento dei saggi per tematiche simili Definizioni delle domande di riflessione per saggio e per gruppo di saggi Ricerca della direzione verso la quale orientare il ragionamento pedagogico

  4. 28.10.14 La comunità in emigrazione Studi sugli effetti rispetto all’apprendimento nei processi di formazione culturale L’identità migratoria al femminile Quesiti specifici sui saggi scelti in RInM 2014 Quesiti conclusivi di carattere pedagogico sui saggi scelti in RInM2014 Definizione di una lettura ermeneutica che attraversa tutti i saggi considerati 27.10.14 Donne italoscozzesi e prospettiva pedagogica nello studio interdisciplinare Teorie di riferimento per il quadro concettuale di partenza Teorie di riferimento per la metodologia prescelta Teorie di riferimento per le implicazioni pratico-educative Gli studi su alcuni concetti fondamentali in materia migratoria Il rapporto tra Società Persona Cultura

  5. Calendario – Tematiche -Libri

  6. Prima prova scritta alla fine del secondo semestre Tematica presentata dalla docente e sviluppata personalmente dallo/a studente/ssa Lo scritto sarà un tema scelto dallo/a studente/ssa tenendo conto del percorso svolto in aula, dello studio personale e della ricerca

  7. Iter di preparazione

  8. Lessico Assimilazione - Cittadinanza – Emigrazione italiana –Integrazione – Interculturalismo – Migrazioni – Migrazioni di ritorno – Migrazioni interne in Italia – Minoranza – Pregiudizio – Religione – Seconda generazione. Ogni parola è approfondita da un Autore scelto come esperto a livello internazionale in Tassello G. (a cura di), Lessico migratorio, Centro Studi Emigrazione, Roma, 1987. Assimilazione in Laeng M., Nuovolessico pedagogico, La Scuola, Brescia, 1998. Va notata la specificità e la generalità della terminologia

  9. ERMENEUTICA DI UN SAGGIO SCELTO dal volume Rapporto Italiani nel Mondo 2014Premessa1) Presentazione del saggio nella sua totalità2) Individuazione delle aree specifiche di analisi3) Le riflessioni conclusive dell’Autore4) Lo scopo dell’Autore5) In che modo il saggio risponde al tema posto dal Rapporto «Italiani nel mondo»6) In che misura l’Autore ci presenta elementi che accrescono la nostra conoscenza interculturale7) Il rapporto dei primi 12 articoli della Costituzione con il saggio scelto.Riflessioni di carattere pedagogico ed educativo

  10. 12 saggi scelti - a Aspetti quantitativi e qualitativi, statistiche, fenomeni, concetti, il significato di parole come inclusione e cittadinanza. Anziani (over 85) Politiche migratorie di inclusione (Argentina, Germania) Caratteri delle migrazioni europee e d’oltreoceano (inserimento economico e sociale) La concezione dell’assistenza varia con l’età Emigrazione dei pensionati (Tunisia, Marocco, Tailandia) Minori aumento a causa crisi economica (Germania, Regno Unito) Donne italiane all’estero più degli uomini (Argentina, Germania, Svizzera) da Sicilia, Campania, Lazio Quale differenza emerge tra vecchie e nuove migrazioni rispetto alla mia conoscenza e rispetto a quanto evidenziato nell’articolo? Anziani, minori e donne…. di C. Venturi p. 25 Ricchezza vecchia e nuova, le rimesse dall’estero, la concezione della salute e dell’assistenza: umiliazione o nuova partecipazione? Modelli familiari di accompagnamento delle età nel Sud Australia. Emigrazione tra le due guerre e degli anni ‘50-’60, questi ultimi partecipano ad iniziative di volontariato rivolte ai connazionali. Invecchiamento della popolazione e differenziazione etnica. Carenze di compartecipazione sociale. Il ruolo di interprete dei figli per la lingua. Gap tra cultura di origine e cultura locale. Persistenza degli stereotipi da parte della società ospite e dei modelli familiari. Comunicazione difficile da parte delle istituzioni. La partecipazione al servizio sanitario è un indice di crescita democratica e di partecipazione sociale e politica? Invecchiare ....di D. Cosmini-Rose, D. O’Connor ….p. 204 Quesito conclusivo di carattere pedagogico Considerata la distanza tra aspettative della persona e offerta di carattere sociale…..

  11. 12 saggi scelti - a Invecchiare ....di D. Cosmini-Rose, D. O’Connor….p. 204 Anziani, minori e donne…. di C. Venturi p. 25 Quesito conclusivo di carattere pedagogico Considerata la distanza tra aspettative della persona e offerta di carattere sociale quale educazione è possibile prefigurare per prevenire il riprodursi di questa distanza, tenendo conto che le situazioni rilevate nell’emigrazione italiana all’estero si ripresentano nel contesto migratorio italiano? Quale educazione dei bambini di oggi perché siano adulti partecipativi e capaci di esercitare i propri diritti nella società nella quale vivono?

  12. 12 saggi scelti - b Il concetto di formazione in Europa. Progetti Erasmus e mobilità degli studenti italiana. Come influisce la formazione all’estero sul percorso di vita della persona? • Il valore aggiunto..... p. 62 Mobilità del capitale umano nei processi interni+ • Iovogliotornare... p. 238 Fuga dei cervelli, comunità on-line. La disoccupazione in Italia spinge all’emigrazione dei giovani competenti che investono all’estero i loro talenti. Ragioni economiche, politiche socio-culturali motivano alla partenza. Il concetto di apprendimento continuo. Revisione del rapporto docente-discente secondo nuove prospettive di inserimento lavorativo. Idea generica di emigrazione da mettere in relazione con le cause dell’emigrazione. Apertura dell’Italia alle culture estere può essere un fattore di forte impatto nel momento della decisione di emigrare. Le partenze sono proprio delle emigrazioni giovanili? Aumento delle partenze e ricerca sull’identità di chi parte, non sono solo i laureati ma anche chi non ha un elevato titolo di studio. I giovani sembrano disorientati anche per mancanza della sicurezza data dalle istituzioni. Non si tratta di una emigrazione, ma una partenza temporanea, spesso non valorizzata. Articoli 1-4-9 della Costituzione. Completare la propria formazione all’estero è una forma di emigrazione? • Giovani pronti e a partire..... p. 227

  13. 12 saggi scelti - c Nuove emigrazioni, la scuola, la cultura, l’istruzione, il mercato. Lo studente migrante: nuova categoria? • L’emigrazione in Australia...p. 215 L’emigrazione segno di progresso, staticità della lingua e trasformazioni culturali Può il lavoro essere considerato un diritto e un dovere come è scritto negli articoli 1 e 4 della Costituzione italiana se in molti sono costretti a spostarsi in cerca di una occupazione? • Le Marche..... p. 125

  14. 12 saggi scelti - d Cibo...p.397 Pasta e pizza...p. 423 Quesito conclusivo di carattere pedagogico Il cibo tipico di un popolo è segno di civiltà e di cultura, esso parla della storia locale e della tensione creativa verso la produzione di una identità che raccorda il passato al presente. L’innovazione dell’arte culinaria è materia di dialogo interculturale. Come si può predisporre un percorso educativo che formi nei bambini la considerazione positiva delle varie culture presenti nella propria classe a partire dagli apporti delle varietà culinarie?

  15. 12 saggi scelti - d Identità, cultura, tradizione. Mito e realtà di una cultura aperta al mondo. Nascita di una cucina che aiuta alla comunicazione. Innovazione dell’arte culinaria e vie del dialogo che si intessano a tavola. La cucina funziona anche da stereotipo nel caso delle discriminazioni etniche. Insegnare l’arte culinaria e combinare le culture è una opzione di dialogo e comprensione dei popoli. Nel cibo si simbolizza lo stato di un popolo e le sue condizioni socio-culturali. Pasta e pizza sono mezzi di conoscenza della tradizione e della cultura italiana. Identificazione dello scambio tra culture del passato e del presente. Riconoscimento dell’apporto dell’altro come compartecipe della creazione dell’arte culinaria. Riscontro degli articoli della Costituzione come invito ad eliminare l’uso dei nomignoli quali forme di stigmatizzazione. Il cibo è un prodotto del progresso della civiltà di un popolo e come forma di interculturale. Il cibo è stato usato come elemento di discriminazione ed ora è da rivalutare nella sua portata culturale. Conoscere le radici della propria identità culturale può essere motivo di arricchimento o di conflitto? Quanto si è disposti a conoscere l’altro che è in sé? Pasta e pizza...p. 423 Relazione interpersonale e costruzione di significati comunitari. Rapporto tra cibo identità e emigrazione. Superamento delle diversità. Nel passato l’emigrazione più rilevante è dell’800 e del 900. Italocanadese, italoamericano. Chi siamo? Attraverso il cibo si creano i ponti ed evocazione delle proprie radici. Dal cibo si può partire per educare alla conoscenza dell’altro. Può il cibo essere considerato un elemento di unificazione interculturale? Cibo...p.397

  16. 12 saggi scelti - e Pluralismo costruttivo, educazione e insegnamento. Importanza per la conoscenza delle proprie origini. Rapporto con le istituzioni locali e con l’Italia. Libertà di pratica e coesistenza delle culture. Raccolta di «pezzi culturali», esposizione di opere significative. Fratellanza tra persone appartenenti alle stesse comunità. Intercultura e multiculturale. Attività culturali che aprono alla conoscenza reciproca. Basta un museo per mantenere l’identità italiana all’estero? Italian American Museum ...Scelsa, Mucci, p. 367 Bambini senza infanzia. Mestieri dei bambini all’estero. L’educazione ideologica. Rappresentazione dell’immaginario infantile. Emigrazione fine ‘800 e inizio ‘900. Promesse di miglioramenti e ricongiungimenti. Assenza di interculturale come conoscenza e scambio. Violazione dei diritti dell’infanzia. Differenza tra paesi ricchi e poveri. Confronto con gli articoli della Costituzione (articoli 1-2-3). Sfruttamento e dignità sociale. Aspetti storici dell’emigrazione dei bambini. Figure di paura e di deprivazione. Infanzia infelice. Migrazione dei bambini imposta dai genitori. La situazione si ripete in Italia. Abbandono dei minori (negativo). Conoscenza e prevenzione oggi. Attraverso quali pratiche educative la scuola può costruire un processo educativo che garantisca l’identità del bambino nel rispetto dei suoi bisogni propri dell’infanzia? Venduti....di Luatti, p. 144 Una scelta: esistenze, solidarietà, pausa, coinvolgimento. Volontariato internazionale relazione tra il lavoro e il volontariato come servizio alla persona. Mobilità come crescita e volontariato come arricchimento umano. Si parte per brevi e lunghi periodi. Inserimento nel nuovo contesto. Contatti entro la comunità on line e in presenza. Intercultura: opportunità educative. Volontariato tra le età. Art.4-9-11: sul lavoro diritto e dovere, dovere civico, promozione della cultura, diffusione della pace. Con quali strategie la scuola italiana può educare al volontariato all’estero? Volontariato.....Cossetta, p. 325

  17. 12 saggi scelti - e Volontariato.....Cossetta, p. 325 Venduti....di Luatti, p. 144 Italian American Museum ...Scelsa, Mucci, p. 367 Quesito conclusivo di carattere pedagogico Educare alla conoscenza delle proprie origini permette la formazione dell’identità nazionale come salvaguardia dei valori ai quali ci riferiamo nella nostra vita. All’identità nazionale si può arrivare con un percorso di riscoperta delle tradizioni orali e scritte, delle «cose» e degli «oggetti» che sono segni di cultura e forme di appartenenza. Dalla cultura locale ci si apre al mondo nella ricerca delle radici comuni che avvicinano genti e popoli, stati e nazioni. Possiamo delineare a scuola un itinerario nel quale i bambini possano comprendere il valore di sé e dell’altro al fine di contrastare ogni forma di violazione dell’infanzia? Può un esempio di volontariato insegnare che l’amore è senza confini e che la pace è una utopia realizzabile qui ed ora?

  18. Studio dei Saggi del RInM I saggi che sono stati selezionati in una stessa tematica come indicata in: a) Invecchiamento; b) Formazione senza confini; c) Nuove emigrazioni; d) Tradizioni; e) Diritti e Volontariato, sono in via di pubblicazione nel sito della docente in modo da permettere la lettura per tematica. Gli studenti frequentanti studiano, oltre al saggio scelto, anche quello relativo alla propria tematica. Nel sito della docente sono pubblicati 11 saggi ne mancano ancora 1.

  19. Nel foglio delle presenze del 27.10.14 scrivere

  20. PROSPETTIVAPEDAGOGICA

  21. Donneitaloscozzesi 1983-2010 Teorie di riferimento Diversi ambiti di approfondimento e interdisciplinare Scienze sociali, psicologiche, pedagogiche W.I. Thomas, F. Znaniecki 1918-20; D. Bertaux 1981; Ferrarotti 1981; G. Milanesi 1981 (pp. 32-35) R. Lynd e H. M. Lynd: valori, costumi, studio di comunità, analisi longitudinale, non ipotesi rigide, studio in situazione, partecipazione interna, non osservazione esterna, andare a vivere con (USA) 1929-1937 e continuatori 1976-1981 (p.15 e p.35) Definizione di integrazione L. Gallino, 1978 (p. 35); processo di aggiustamento (assimilazione accomodamento conflitto) J. Zubrzycki1956 (p. 153 e p. 314)

  22. Donneitaloscozzesi 1983-2010 Strumenti Teorie • Biografia, narrazione, storie di vita, documenti a carattere conoscitivo e pedagogico; interazionismo simbolico; la persona che narra il ricercatore che trascrive e partecipa della narrazione : W.I. Thomas, F. Znaniecki, N. K. Denzin, J. Bruner(p. 33) • Scientifiche: R. e M. Lynds • Novellistica: H. Fast • Storico-sociali: R. F. Harney, M. Contini (p. 16)

  23. Donneitaloscozzesi 1983-2010 Pratica • Integrazione economica, sociale, culturale (p. 31) • Relazione intergenerazionale: vite normali, comuni, di ogni giorno (p. 32) • Ambivalenza (p. 33) • Modelli compresenti società contadino-rurale e industriale (p.. 34) Quale domanda di valori, quale cultura viene elaborata divenendo proposta educativa tra le generazioni?

  24. Thomas W. I., F. Znaniecki, The Polish peasant in Europe and America. Monograph of an immigrant group, Chicago, Ill., The University of Chicago press, 1918-1920. Concepts Tre tipi di ADATTAMENTO posizioni dinamiche non statiche, sono tendenze in atto e non stati fissi Zubrzycki J., Polish immigrants in Britain. A Study of adjustment, The Hague, M. Nijhoff, 1956.

  25. studio sul processo di “adattamento” in gruppi immigrati, secondo gli sviluppi caratterizzati da “accomodamento”, “assimiliazione” e “conflitto” Concepts Thomas W. I., F. Znaniecki, The Polish peasant in Europe and America. Monograph of an immigrant group, Chicago, Ill., The University of Chicago press, 1918-1920. Zubrzycki J., Polish immigrants in Britain. A Study of adjustment, The Hague, M. Nijhoff, 1956.

  26. Concepts Zubrzycki J., Polish immigrants in Britain. A Study of adjustment, The Hague, M. Nijhoff, 1956.

  27. ACCOMODAMENTO COME TIPO DI ADATTAMENTO IN IMMIGRAZIONE Accomodamento è stato definita una forma intermedia di reazione tra due i due estremi il conflitto e l’assimilazione. È stato notato che l’accomodamento va distinto dalla assimilazione poiché non implica la fusione completa di gruppi culturali e di personalità. D’altra parte, l’accomodamento differisce dal conflitto perché implica l’esistenza di un definito modus vivendi tra gruppo immigrato e società ospite. Dal punto di vista dell’individuo, l’accomodamento implica il mantenimento di un equilibrio nelle relazioni tra i membri del gruppo immigrato e l’immigrato e le comunità ospiti e quindi di fatto denota la risoluzione del conflitto tra individui e gruppi più che l’esistenza del conflitto. Ne segue che le caratteristiche della categoria definita come accomodamento sono: 1) la persistenza della identità culturale del gruppo immigrato; 2) la segregazione che di per se stesso manifesta nella scelta dell’impiego, delle abitazioni e del tempo libero; 3) nel contatti inter-gruppo ristretti a contatti formali principalmente stabiliti su basi istituzionali; 4) assenza di conflitto L’accomodamento è la forma più diffusa tra gli immigranti polacchi in Gran Bretagna.

  28. Comunità Carattere Processi Educazione Percezione Comprensione • Emigrazione e memoria • Identità e responsabilità • Dignità e storia

  29. L’influenza della comunità Alcuni studi sull’influenza dei valori familiari, della cultura e del patrimonio ereditario mostrano come le abilità di lettura dei bambini, le loro capacità di comprensione sono migliori ed eccellenti in relazione all’incremento delle occasioni di esperienza di un vasto vocabolario, alla cura continua della lettura ad alta voce, alle opportunità di rendere la comunità un ambiente di apprendimento. La famiglia ha un potere rilevante nell’educazione dei figli e nello sviluppo del loro senso di comunità, per questo le conoscenze della famiglia orientano i bambini e sono esse stesse motivo di esercizio dei saperi (L. Breitborde, L. B. Swiniarski, “Family education and community power: new structures for new visions on the educational village”, Educational Studies, 2002, 28, 3, pp. 305-318).

  30. Identità migratoria al femminile Alla fine della II guerra mondiale Dal 1950 in poi Emigrazione con il marito Con un famigliare Raramente per scelta autonoma • Spose di guerra • Con contratto di lavoro • Ricongiungimento familiare Riferimento teorico Bellisario 1983 (p. 42) • CARATTERI COSTANTI • Catena migratoria • Solidarietà di gruppo • Riproduzione valori culturali, modelli di comportamento, stili di vita • Ruoli patriarcali più che matriarcali • L’uomo compie scelte indipendenti la donna no • Rif. teorico Alberoni 1964 (p.44) • MODELLO PROGRESSIVO • - solitario: emigra una persona • famiglia: emigra il gruppo • paese: emigra gran parte del paese • Rif. teorico Barton 1975 (p. 42)

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