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Quattrocenteschi e Caravaggio: pittori di luce

Fiat Lux. Quattrocenteschi e Caravaggio: pittori di luce. Piero della Francesca Antonello da Messina Giovanni Bellini Caravaggio. Tecnica luministica in:. Sogno di Costantino. Divina Lux. P i e r o d e l l a F r a n c e s c a. Vocazione di San Matteo. C a r a v a

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Quattrocenteschi e Caravaggio: pittori di luce

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Presentation Transcript


  1. Fiat Lux Quattrocenteschi e Caravaggio: pittori di luce

  2. Piero della Francesca Antonello da Messina Giovanni Bellini Caravaggio Tecnica luministica in:

  3. Sogno di Costantino Divina Lux P i e r o d e l l a F r a n c e s c a Vocazione di San Matteo C a r a v a g g i o

  4. Divina lux Il sogno di Costantino “”Con questo segno vincerai” • L’affresco fa parte del ciclo decorativo Storie della Croce, nella chiesa di San Francesco ad Arezzo (1452-1466); • La scena raffigura il sogno con la rivelazione che avrebbe vinto la battaglia contro Massenzio, se avesse apposto sugli scudi dei soldati la croce di Cristo.

  5. Divina lux E’ il primo notturno della pittura italiana. Il buio della notte non è rotto dall’angelo, poiché è rappresentata l’alba. La luce sovrannaturale,emanata dall’angelo,illumina una sola porzione della realtà.

  6. Divina lux Vocazione di San Matteo • Si trova nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma(1599); • Matteo,gabelliere, viene sorpreso da Cristo che gli si presenta sotto forma di luce. Tutti i personaggi si girano verso la fonte luminosa, increduli, in particolare Matteo.

  7. Divina lux • Doppia interpretazione: • Classica • Prof. Bologna

  8. Divina lux Doppia interpretazione Ferdinando Bologna(l’Aquila, 1930-) Critica tradizionale La luce nel dipinto rappresenta la Grazia Divina che inonda e colpisce i personaggi inaspettatamente. La luce caravaggesca deve essere interpretata come strumento di conoscenza nella rivoluzione scientifica. Bologna fa un parallelismo tra Caravaggio e Galileo.

  9. Cogitatio Battesimo di Cristo Piero della Francesca Riposo dalla fuga in Egitto Caravaggio

  10. Cogitatio Battesimo di Cristo • L’opera è oggi situata presso la National Gallery di Londra (1440c.a.) • Cristo, al centro dell’opera immobile come una colonna, viene battezzato da Giovanni Battista, con alle spalle le acque del Giordano.

  11. Cogitatio La tavola non presenta alcun tipo di prospettiva. La profondità è data solo dal corso del Giordano(Tevere). La luce avvolge tutto equamente, definendo un’atmosfera sospesa e irreale.

  12. Cogitatio Riposo in Egitto • Le figure sono presentate l’una accanto all’altra nel modo più semplice; • Nessuno artificio prospettico, cose vicine appaiono velate da strati di atmosfera luminosa; • Il motivo religioso diventa anche sociale: il divino si rivela negli umili. Tela conservata a Roma presso la galleria Doria Pamphilj (1595-1596)

  13. “La poesia non è invenzione fantastica ma espressione della vita interiore, della più profonda realtà umana” Argan

  14. Caravaggio tende spesso, nelle sue opere, a servirsi della luce per illuminare solo gli “attori” protagonisti delle scene rappresentate. Luce ad occhio di bue

  15. “Occhio di bue” Il lampo di luce colpisce solo i protagonisti della vicenda. Essa rivela tre momenti della scena: -il santo colpito dai carnefici; -sgomento e fuga degli astanti; -angelo con la palma del martirio. Martirio di San Matteo, Caravaggio. La tela si trova a San Luigi dei Francesi a Roma (1600-1601)

  16. “Occhio di bue” Il vero protagonista-peccatore è il sicario, è su di lui che deve agire la luce salvifica di Dio. Autoritratto dell’autore

  17. Annunciazione Top light A n t o n e l l o D a M e s s i n a Vergine Annunziata C a r a v a g g i o

  18. Top light Vergine Annunziata (Antonello da Messina) Il dipinto è conservato a Palermo presso la Galleria Nazionale della Sicilia. 1475ca.

  19. Top light La luce, che scende dall’alto, conferisce alla forma del volto e del velo una regolarità quasi geometrica. Comunque la fonte luminosa non è certa, poiché potrebbe essere l’osservatore stesso (angelo).

  20. Top light L'annunciazione (Caravaggio) La tavola si trova presso Musée des Beaux-Arts di Nancy in Francia. 1609c.a.

  21. L’angelo non è più fonte di luce che irradia la Madonna, ma è lui stesso ad essere illuminato dal pennello del pittore. Top light L’angelo è rappresentato in procinto di coprire la Vergine con la propria ombra, per consentirle di concepire il Cristo.

  22. Entrambe le Madonne vestono di azzurro, simbolo della creazione; • In Caravaggio l’angelo è visibile; in Antonello l’angelo non è visibile; • Lo sguardo della Madonna caravaggesca è rassegnato alla scelta divina; • Quello della Madonna antonelliana coinvolge l’osservatore-angelo.

  23. Unificatoria Lux San Gerolamo nello studio A n t o n e l l o D a M e s s i n a Orazione nell’orto B e l l i n i

  24. Unificatoria Lux San Gerolamo nello studio (Antonello da Messina) LUCE FIAMMINGA La tavola si trova presso la National Gallery di Londra 1474c.a.

  25. Luce fiamminga La coincidenza di “razzi” prospettici e luminosi è assoluta. Secondo lo schema fiammingo, l’opera è una perfetta correlazione di luce, prospettiva e figura.

  26. Unificatoria Lux Mantegna, 1455 La tavola si trova presso la National Gallery di Londra. 1465-1470. Orazione nell’orto (Giovanni Bellini)

  27. Unificatoria lux La luce dell’aurora non è l’unica fonte luminosa del dipinto. L’altra, infatti, colpisce il Cristo alle spalle: si tratta di una calda luce dorata che pervade tutte le cose e le unifica.

  28. Riflessi di Luce Ricorre in alcune opere l’uso di oggetti come specchi di luce.

  29. Sacra conversazione Riflessi di Luce P i e r o D e l l a F r a n c e s c a Bacio di Giuda Caravaggio

  30. Riflessi di luce Sacra Conversazione (Piero della Francesca) La tavola si trova presso la Pinacoteca di Brera a Milano. 1472-1474.

  31. Sulla corazza si riflettono il manto della Vergine e la finestra (fonte di luce a sinistra). Sull’elmo si riflette lo stesso Federico. Riflessi di luce La corazza ha la funzione di fondere in un unico corpo i due personaggi più importanti della tavola: Federico e la Vergine.

  32. Riflessi di luce Il Bacio di Giuda (Caravaggio) La tela è conservata presso la National Gallery a Dublino. 1602.

  33. L’attenzione dell’osservatore è catturata dal riflesso di luce sull’armatura della guardia. Riflessi di luce

  34. Riflessi di luce Abbiamo la trasposizione dell’oggetto sacro filtrata attraverso un realismo travolgente. Armatura co-protagonista dell’abbraccio di Giuda. Quello che caratterizza quest’opera, come ha sottolineato il professor Bologna, è l’estremo naturalismo della scena.

  35. Lavoro svolto da: Carolina Filoni Marta Giaccari

  36. Bibliografia • G. C. Argan, Storia dell’arte italiana, Sansoni, Firenze, 1977 (volumi 1,2,3); • G. Cricco e P. Di Teodoro, Itinerario nell’arte, Zanichelli editore, 2008; • R. Vodret, Caravaggio, Silvana Editoriale Spa, 2009; • F. Bologna, L’incredulità del Caravaggio, Bollati Boringhieri, 2007; • G. Barbera, Antonello da Messina, Mondadori Electa, 1998.

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