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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA. FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA, SCIENZE POLITICHE, GIURISPRUDENZA , INGEGNERIA, ECONOMIA. Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione, Innovazione, Multimedialità. LA MAGIA DEL VISUAL MERCHANDISING.

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA, SCIENZE POLITICHE, GIURISPRUDENZA, INGEGNERIA, ECONOMIA Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione, Innovazione, Multimedialità

  2. LA MAGIA DEL VISUAL MERCHANDISING Comunicazione persuasiva e strategie di vendita delle imprese commerciali Tesi di Laurea di • Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Federica Da Milano • Correlatore: Chiar.mo Prof. Anton Peter Margoni Chiara Sollami ANNO ACCADEMICO 2010/2011

  3. ChocoMoments: l’esperienza dentro l’esperienza I compiti svolti in questo stage sono stati quelli di seguire passo dopo passo la progettazione dell’evento. Abbiamo affrontato diverse riunioni per impostare uno schema di organizzazione del lavoro. Nell’ultima riunione abbiamo concordato le posizioni strategiche di ogni stand per attirare la clientela e si è discusso su ogni singolo allestimento.

  4. LOUIS VUITTON • Faye McLeod • Standard elevati.. come? • Ispirazione/ Collaborazione Faye McLeod ricava la sua energia dai viaggi, dal suo team, dalle mostre, dagli amici e dallo yoga.

  5. Intervista alla Dott.ssa Simonetta Ravizza • Prima Parte • Audio • Contenuti • Filmato • Seconda Parte

  6. La pellicceria Annabella è un’azienda riconosciuta a livello mondiale fin dalla sua nascita. Quali strategie di mercato avete adottato per restare leader nel settore?

  7. Le vetrine dell’Atelier Annabella sono da sempre sinonimo di eleganza e raffinatezza. Vi avvalete della collaborazione di qualche visual merchandiser? «No,…ritengo che debba sempre essere lo stilista o il proprietario del negozio ad esporre i propriprodotti per soddisfare la propria clientela.» 1° parte

  8. Potrebbe dirmi qual è l’incidenza dei vostri testimonial sui ricavi globali della sua azienda? «Non è fondamentale ma molto importante! Il nostro grande interprete è stato Alain Delon.» 2° parte

  9. I visual merchandiser e i loro ruoli • Il caso Harrods • Vetrinisti • Manager I manager, di solito, individuano le potenzialità dei candidati visual merchandiser e li incoraggiano a sviluppare le proprie capacità comunicative e gestionali e le proprie attitudini. Nel giro di alcuni anni possono essere promossi ed assumere incarichi importanti, con maggiori responsabilità. Il visual merchandiser Mark Briggs di Harrods, seleziona personalmente la maggior parte dei membri del suo staff. Harrods impiega un vasto team di visual merchandiser differenti per gli allestimenti di interni e per gli allestimenti vetrinistici.

  10. Manichini • Colori Gli strumenti creativi del visual merchandiser I rivenditori, ritengono lo strumento del colore sempre più efficace, in quanto permette di modificare spesso il look della vetrina assemblato ad elementi come applicazioni e tessuti. Differenti gradazioni di un unico colore utilizzato nello stesso layout creano un impatto visivo alla clientela di passaggio. Esistono vari tipi di manichini, questi si possono disporre singolarmente o in gruppo. Il manichino deve essere curato come se fosse una persona vera, intervenendo sul look, sull’acconciatura e sul trucco a seconda delle tendenze del momento.

  11. La comunicazione persuasiva Non si può né ingannare né obbligare, ma lo si può persuadere. Attraverso la comunicazione persuasiva già dall’inizio dobbiamo conoscere la risposta che vogliamo ricevere e dobbiamo portare il nostro possibile consumatore a comportarsi come noi ci aspettiamo. • Come attuarla? • Mercato monetario finanziario • Lancio di un nuovo prodotto

  12. La vendita visiva e la vendita assistita Due tipologie di vendita

  13. Processo evolutivo delle vendite

  14. La produzione dell’impresa commerciale • le diverse aziende commerciali • strategie online: • valutazione; • progettazione e realizzazione • (grafica semplice per colui che visita il sito web)

  15. La disposizione sistematica NEGLI spazi di vendita Consente un omogenea distribuzione della clientela in tutti i reparti del punto vendita, creando adeguati percorsi. Layout Punti focali I punti focali vanno allestiti in base ad una programmazione studiata a lungo termine. Punti display I punti display devono suscitare l’interesse della clientela da vicino attraverso esposizioni particolari.

  16. Il visual merchandising nei diversi punti vendita • Prodotto • Ma come attirare • l’attenzione del consumatore? Livello occhi Livello mani • Livelli espositivi Livello testa Livello suolo

  17. Strumenti di comunicazione del punto vendita • Pubblicità • Addetti alla vendita • Vetrine • Promozioni-vendite

  18. La vetrina come strumento di comunicazione Le vetrine tamponate non permettono la visuale dell’interno del punto di vendita ma effettuano una comunicazione semplice e completa. Le vetrine aperte devono mostrare il punto vendita dall’esterno del negozio. Una delle caratteristiche basilari della vetrina tamponata è avere un fondale più basso; permette due vie di comunicazione differenti, una attraverso il punto di vendita e l’altra attraverso la vetrina stessa. Tipologie di vetrine • Vetrine semi-tamponate • Vetrine completamente aperte • Vetrine tamponate

  19. Conclusioni finali Ho analizzato in questa mia tesi la capacità del visual merchandising di contestualizzare il prodotto di vendita in settings visivi e percettivi. Il visual merchandising è oggi il canale privilegiato di comunicazione diretta tra merce e acquirente e si inserisce all’interno di strategie di marketing che coinvolgono il processo di commercializzazione del prodotto nella sua interezza, il tutto orientato al futuro, con l’analisi delle nuove avanguardie. Questo «spazio sensibile» all’interno del quale il consumatore-attore diviene protagonista della sua relazione con il punto vendita, il processo di acquisto, e un determinato marchio aziendale, rappresentano il nuovo «TEMPIO DEL BRAND».

  20. Grazie a tutti per l’attenzione

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