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Psicologia del funzionamento e della disabilità

Psicologia del funzionamento e della disabilità. 4. La valutazione delle tecnologie assistive. Prof. Stefano Federici – A.A. 2013-2014. I Parte: Valutare I fattori personali. Il Numero Uno dei sospettati nell’abbandono di TA: I fattori personali.

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Psicologia del funzionamento e della disabilità

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Presentation Transcript


  1. Psicologia del funzionamento e della disabilità

    4. La valutazione delle tecnologie assistive Prof. Stefano Federici – A.A. 2013-2014
  2. I Parte: Valutare I fattori personali
  3. Il Numero Uno dei sospettati nell’abbandono di TA: I fattori personali Phillips & Zhao (1993) Predictors of Assistive Technology Abandonment Scherer et al (2005) Predictors of assistive technology use Dijcks et al (2006) Non-use of assistive technology Lauer et al (2006) Factors in Assistive Technology Device Abandonment Verza et al (2006) Evaluating the need for assistive technology reduces equipment abandonment Federici & Borsci (2011) The use and non-use of assistive technology
  4. Condizione di Salute (disturbo o malattia) Cosa sono i fattori personali Funzioni e strutture corporee Attività Partecipazione ICF – modello biopsicosociale Fattori ambientali Fattori personali
  5. Perché l’assistenza protesica è un processo costoso La variabilità è un ostacolo perché è un costo
  6. Fattori personali e l’abbandono di TA Abbandono nei Paesi Occidentali  Il 33% degli ausili viene completamente abbandonato già nel 1° anno di utilizzo o nei primi 5 anni. 4 principali cause  Cambiamento nei bisogni dell’utente; Facilità nel reperimento e nell’ottenimento della tecnologia; Basse prestazioni dell’ausilio; Mancanza di considerazione dell’opinione dell’utente. Abbandono in Italia  Non abbiamo dati ufficiali né regionali né nazionali. Forse un 37% (http://www.siva.it/media/ppt/021002_andrich/tsld007.htm)
  7. Progetto MAP 2009-2010
  8. L’abbandono delle tecnologie assistive in Umbria 24,34% Abbandono utenti non-in-riabilitazione Abbandono utenti in riabilitazione 12,61% Δ = 11,73% Tempo di abbandono: 1-3 anni dalla fornitura Dato reale su 221/287 utenti  19,10% Dato stimato su 10.000 utenti  18,70%
  9. Ritorno dell’investimento (ROI) valutando i fattori personali Assistenza Protesica Regione Umbria Spesa protesica  2009 = € 8.136.567,31 Spesa protesica  2007-09 = € 24.409.701,93 ROI valutando i fattori personali nella Regione Umbria = € 1.500.000 (annui) Dispersione economica 2007-09 Dispersione economica2009 Popolazione Umbra = 908,000
  10. Come investire nei fattori personali Macrolivello OMS Sviluppare le categorie dei fattori personali all’interno dell’ICF Microlivello Assumere gli psicologi come esperti in fattori personali Meloni, F., Federici, S., Stella, A., Mazzeschi, C., Cordella, B., Greco, F., et al. (2012). The Psychologist. In S. Federici & M. J. Scherer (Eds.), Assistive Technology Assessment Handbook (pp. 149-177). Boca Raton, FL, US: CRC Press. Psicologo in un centro di valutazione di TA (ausilioteche, centri ausili ASL) una valutazione psicologica appropriata o un intervento clinicospecifico con l’utente o con il suo contesto umano nel corso di tutto il processo di assegnazione di TA.
  11. Cosa fa lo psicologo in un’ausilioteca Identificarei fattori personali dell’utente, le priorità, le preferenze, ecc.; Sostenerela richiesta dell’utente; Mediare tra gli utenti che ricercano una soluzione e il team multidisciplinare di un centro ausili; Facilitare i rapporti tra i membri del team multidisciplinare; Riformularele relazioni tra l’utente e la sua famiglia, nel quadro delle nuove sfide, limitazioni e restrizioni che si trovano ad affrontare.
  12. II Parte: modellizzare un processo di valutazione delle tecnologie assistive
  13. Modelli di assegnazione ausili nei Paesi Occidentali Assistenza Sanitaria Pubblica Assistenza Sanitaria Privata Modelli utente cliente paziente Destinatari a pagamento gratuito Pagamento
  14. 5 pilastri del modello dell’ATA process ATA PROCESS
  15. Azioni dell’utente Azioni del centro ausili Fase 1: L’utente cerca una soluzione Fase 1: Raccolta dei dati dell’utente Utente/cliente RICHIESTA AVVIO Lo Assistive Technology Assessment process Contatto Richiesta di risolvere limitazioni nell’attività Richiesta di risolvere restrizioniambientali Raccolta dati utente Fornire dati anamnestici (medici, riabilitazione, uso di supporti) e psico-socio-ambientali Fase 2: Valutazione dei dati forniti dall’utente Meeting del team multidisciplinare per: - valutare i dati utente e – creazione del setting NO Fase 2: L’utente verifica la soluzione Valutazione soggettiva dell’utente degli ausili tecnologici Allestimento del setting Fase 3: Processo di abbinamento Processo di abbinamento:- proposta della soluzione assistiva- prova utente della soluzione assistiva- esito della soluzione assistiva Processo di valutazione ambientale (vedi il diagramma della valutazione dell’usabilità e dell’accessibilità) Valutazione dell’utente della soluzione assistiva USCITA temporanea o permanente NO NO Valutazione del team multidisciplinare della soluzione assistiva NO Fase3: L’utente adottala soluzione Tecnologia assistiva ottenuta:sistema sanitario pubblico o pubblica/privata assicurazione USCITA Fase 4: Fornitura della Tecnologia Assistiva e follow up della soluzione assistiva nel contesto d’uso Consenso dell’utente NO NO Utilizzo di breve o lungo periodo: Efficacia Efficienza Usabilità Personale, emotivo, sociale, comfort d’uso Benessere soggettivo Benefici Fornitura della tecnologia assistiva Supporto all’utente Follow up
  16. L’ATA process alla luce del modello biopsicosociale dell’ICF Condizioni di salute (disturbo o malattia) Funzioni e Strutture corporee Attività Partecipazione Soluzione Assistiva Diagnosi medica Processo condotto dall’utente Supporto e follow-up ICF – modello biopsicosociale MPT Benessere Fattori ambientali Fattori personali
  17. Limiti e vantaggi di un modello ideale di ATA process Limiti  La difficoltà di definire un unico AT system delivery La straordinaria varietà di sistemi sanitari influenza in differenti modi le specifiche caratteristiche che delineano ogni singolo Centro. La comunità scientifica sta perseguendo un AT system delivery che sia sempre piùindividualizzato. Come si usa dire Centratosullapersona. Vantaggi Emerge come una sintesi di esperienze di modelli regionali. Si condivide un modello teorico e criteri di valutazione. Permette di condividere dati essenziali alla ricerca scientifica. Aiuta a pianificare e valutare politiche nazionali e internazionali. Può aiutare a valutare la qualità dei servizi.
  18. III Parte: Analisi di un caso
  19. Arianna: diagnosi La diagnosi di Arianna 6,5 anni, grave tetraparesi spasticacon una componente distonicacome esito di una paralisi cerebraleneonatale. Le funzioni visive e percettivebuone. Sono stati utilizzati i Lea Testdella Hyvärinen. Buona acuità visiva (OD = 910/10 Dip.; OS = 10/10 D.; OU = 11/10 Dip.) e un normale senso del colore, sensibilità al contrasto e del campo visivo. Buona percezione e localizzazione di oggetti a una distanza sia prossimale sia distale, con una buona capacità di fissazione e tracciamento.
  20. LEA Test di Lea Hyvärinen Lea test è una serie di prove di visione pediatrici progettato specificamente per i bambini che non sanno leggere le lettere dell’alfabeto. Possono essere utilizzati per valutare le capacità visive di da vicino e a distanza, così come la sensibilità al contrasto, al campo visivo, ai colori, la percezione del movimento.
  21. Arianna: funzionamento Il comportamento di Arianna Difficoltà a separarsi dalla madre. Ottime risorse cognitive, molto comunicativa e partecipativa. Usava una ACCin modo adeguato e appropriato, sia in risposta a una richiesta che dichiarativa. Buona comunicazione di stati d’animo molto complessi con un sorriso motivato e contestuale, rispondendo alle domande chiuse “sì” con anti-flessione della testa e del “no” con leggeri movimenti laterali della testa. Mostrava di capire ogni richiesta, in modo che l’operatore poteva sempre spiegarle quello che avrebbe fatto e chiederle che cosa preferiva. Interessata a oggetti che le sono stati presentati e che ha tentato in tutti i modi di raggiungere e afferrare, non riuscendovi a causa della presenza di una significativa distonia. Si muoveva volontariamente all’interno della stanza con una sedia a rotelle motorizzata.
  22. Azioni del centro ausili AVVIO A TA di supporto allo studio. TA per la comunicazione. Contatto Raccolta dati utente 1° ciclo Meeting del team multidisciplinare per: - valutare i dati utente e – creazione del setting 1° ciclo B E-Tran. Schede di comunicazione. Sistema di scansione Clicker. Sistema posturale. Allestimento del setting 2° ciclo 2° ciclo Processo di abbinamento:- proposta della soluzione assistiva- prova utente della soluzione assistiva- esito della soluzione assistiva 1° ciclo D E 3° ciclo Riproposta dell’E-Tran. Clicker configurato in modalità manuale. Valutazione del team multidisciplinare della soluzione assistiva E-Tran usato molto efficacemente. Schede di comunicazione non più pratiche. 1° ciclo F Consenso dell’utente C Sistema di Eye tracking. E-Tran non usato perché a bassa tecnologia. Schede di comunicazione non usate autonomamente. 2° ciclo Fornitura della tecnologia assistiva 3° ciclo Supporto all’utente 1° ciclo 2° ciclo Follow up
  23. Richiesta di Arianna La madre contattò l’Istituto Leonarda Vaccari nel 2008 per una valutazione di strategie tecnologiche che migliorassero la comunicazione di Arianna.
  24. ATA process – 1° ciclo:Meeting del teemmultidisciplinare: composizione Composizione del meeting del teem multidisciplinare Psicotecnologo, psicologo, pediatra, neuropsicomotricista, terapista occupazionale, ortopedico, fisiatra, architetto e ingegnere.
  25. ATA process – 1° ciclo:Meeting del teem multidisciplinare: relazione dello psicologo sui fattori di salute e personali Psicologo: relazione sui fattori di salute e personali  Arianna, 6,5 anni di età, frequenta la prima classe della scuola primaria, con un programma individualizzato. La sua prognosi è favorevole per quanto riguarda la lettura e la scrittura. Usa, quando richiesto, un libro con delle immagini per raccontare le sue esperienze. Chiaramente esprime “sì” e “no” con i movimenti della testa e degli occhi. Per comunicare, utilizza un codice di mimica facciale e sguardi condiviso dai caregiver, ma non comprensibile a persone non familiari. Intelligente, motivata, vivace, allegra, attenta e molto comunicativa.
  26. ATA process – 1° ciclo:Meeting del teem multidisciplinare: relazione dello psicologo sui fattori ambientali Psicologo: relazione sui fattori ambientali  Usa AAC: quaderno ad anelli con le sue esperienze, figure, immagini e icone create dalla famiglia tramite Boardmaker. Per muoversi, utilizza una carrozzina elettrica con comando a joystick e un passeggino pediatrico posturale. L’MPT test for Child (MATCH) ha evidenziato una buona predisposizione all’uso di TA.
  27. ATA process – 1° ciclo:Meeting del teem multidisciplinare: proposte di soluzioni dello psicotecnologo per la comunicazione Psicotecnologo: Soluzioni per la comunicazione (AAC)  E-Tran Permette una rapida comunicazione con un facilitatore. Tale soluzione è stata proposta a causa dei movimenti involontari molto marcati che impediscono l’uso degli arti superiori in modo funzionale, ma con un controllo della testa sufficiente e una buona funzionalità visiva. Schede di comunicazione riorganizzate per temi, facilmente ricercabili, e integrate stampando nuove immagini attraverso l’utilizzo del software Boardmaker già in uso.
  28. ATA process – 1° ciclo:Meeting del teem multidisciplinare: proposte di soluzioni dello psicotecnologo per l’apprendimento e la vita indipendente Psicotecnologo: Soluzioni per l’apprendimento e la vita indipendente Sistema di scansione automatica Il sistema è costituito da uno switchJellyBean e il software Clicker, personalizzabile dagli insegnanti, impostato per la scansione automatica.
  29. ATA process – 1° ciclo:Meeting del teem multidisciplinare: proposte di soluzioni dello psicotecnologo per la postura e la mobilità Psicotecnologo: Soluzioni per la postura e la mobilità  Sistema posturale Junior della Jenx Dopo aver visto il video prodotto dalla madre, il fisiatra ha trovato che sistema di postura in uso fosse inadeguato. Il nuovo sistema oltre a migliorare la postura, supporta la TA per l’apprendimento e la comunicazione.
  30. ATA process – 1° ciclo:Processo di abbinamento:Relazione dello psicotecnologo Comportamento e personalità  Il SOTU fornisce la prova che Arianna generalmente sembra: felice a casa e a scuola, disponibile, espressiva, impaziente, motivati​a, coinvolta nelle attività, flessibile, curiosa, cooperativa. E-Tran  Capisce immediatamente la modalità d’uso; controlla i movimenti oculari in modo preciso e veloce; allungare il tempo di fissazione dell’occhio su richiesta. Il matching test è molto positivo. Schede di comunicazione riorganizzate  Comprende adeguatamente i simboli e le loro funzioni. Il matching test è positivo. Il sistema di scansione Clicker Capisce bene la modalità di utilizzo, anche se non è in grado di gestirlo autonomamente, con riferimento al tempo e presenta difficoltà a mantenere la pressione sul sensore in modo coerente. Ha una dismetria nel toccare il sensore. Il matching test è positivo.
  31. ATA process – 1° ciclo:Processo di abbinamento:Relazione dello psicologo E-Tran Ne è entusiasta, consapevole del suo potenziale comunicativo, attraverso cui può soddisfare sia la necessità di una maggiore autonomia nella comunicazione sia il suo desiderio di interagire con un numero maggiore di persone. Le schede di comunicazioneriorganizzate e il sistema Clicker Manifesta diverse difficoltà come riportato dalla psicotecnologo. Tuttavia, la madre e gli insegnanti apprezzano il potenziale educativo di entrambe le tecnologie.
  32. ATA process – 1° ciclo:Valutazione ambientale:Relazioni dell’ingegnere e dell’architetto Ingegnere e architetto  valutazione della casa e la classe sulla base di 3 dimensioni ambientali: accessibilità, usabilità e sostenibilità. Accessibilità: non si sono riscontrati problemi di accessibilità. Usabilità e sostenibilità: il sistema Clicker può essere utilizzato solo in uno spazio sicuro e ben illuminato (usabilità) e se vicino a una presa elettrica (sostenibilità). Questo ha richiesto una valutazione ambientale in loco e non solo tramite video e mappa.
  33. ATA process – 1° ciclo:Valutazione ambientale:Relazioni dell’ingegnere e dell’architetto – Metodo Metodo – Valutazione ambientale del sistema di scansione Clicker (ICF = e1251) adattato con un joystick e cloche (ICF = E1201) utilizzando sia la carrozzina elettrica sia il nuovo sistema posturale Junior in due posizioni in aula. Con Arianna seduta nella solita scrivania, in posizione centrale. Con Arianna seduta in una nuova posizione più periferica dal centro della classe e più vicino alla parete; riducendo il rischio di danneggiamento involontario del sistema; migliore illuminazione (ICF = E2400); vicina a una presa elettrica (ICF = E1501). La valutazione della performance si è basata sui tempi di esecuzione di 5 compiti diversi per ogni prova comparati su quelli ottenuti presso il Centro (M = 14.46s; DS = 5.55s).
  34. ATA process – 1° ciclo:Valutazione ambientale:Relazioni dell’ingegnere e dell’architetto – Risultati 1 Risultati della valutazione ambientale in carrozzina elettrica  In posizione centrale e in carrozzina elettrica l’interazione con il sistema molto lenta (M = 23,53s, DS = 4,68s). Il sistema di scansione in questa posizione non è stato considerato come un facilitatore (ICF = e1251+0) né la carrozzina elettrica (ICF = E1201+0); la scarsa illuminazione e la distanza dalla presa elettrica sono stati gravi ostacoli ambientali (ICF = e2400.3 // e1501.3). In posizione periferica e in carrozzina elettrica l’interazione più veloce ma ancora non ottimale (M = 21,49s; DS = 2,09s). L’illuminazione e l’accesso alle prese sono stati facilitatori (ICF = e2400+4 // e1501+4), mentre la sedia a rotelle elettrica e il software Clicker non erano ancora adeguati (ICF = e1251+0 e E1201+0).
  35. ATA process – 1° ciclo:Valutazione ambientale:Relazioni dell’ingegnere e dell’architetto – Risultati 2 Risultatidella valutazione ambientale nel sistema posturale Juniorsolo in posizione periferica  Il tempo della performance molto vicino alle prestazioni al Centro (M = 15,11s; DS = 2,07s ). Al termine delle prove, è stato somministrato tramite E-Tran la scala di soddisfazione QUEST 2.0 (Device = 28; Servizi = 16; Soddisfazione media = 3,17). L’interazione con il software di sistema di scansione Clicker è auto- valutato come soddisfacente (M = 3.11; DS = 0,44 ). Conclusioni Il sistema di scansione Clickerrisulta un facilitatore completo (ICF = e1251+4 ) solo quando associato al sistema posturale Junior(ICF = E1151+3 ). Si raccomanda l’utilizzo del sistema posturale in casa al fine di ottimizzare le competenze di Arianna nell’uso.
  36. ATA process – 1° ciclo:Supporto e follow-up E-Tran  Non utilizzato a casa e poco a scuola perché considerato come troppo low-tech. Schede di comunicazione  Utilizzate spontaneamente in tutti gli ambienti. I compagni di classe hanno svolto il ruolo di facilitatori. Restano problemi relative alla sua gestione autonoma. Sistema di scansione Clicker  Gestito in modo completamente indipendente, in casa per adattare i libri e a scuola per la creazione di unità di apprendimento personalizzati. Sistema posturale Junior  ha risposto alle richieste del contesto.
  37. ATA process – 1° ciclo:Supporto e follow-upRelazione psicologo Lo psicologo  La bassa attrattiva tecnologica dell’E-Tran ha determinato il suo non-uso, dimostrando il ruolo centrale che il contestoha nell’utilizzo delle TA. Il non-uso dell’E-Tranha comportato il mantenimento di una forte dipendenza di Arianna dalla madre per i suoi bisogni comunicativi, necessaria per la gestione dei sistemi tecnologici più avanzati. Gli insegnanti hanno espresso la necessità di ridurre gradualmente il sostegno di Arianna nell’uso delle TA.
  38. ATA process – 1° ciclo:Supporto e follow-upRelazione psicotecnologo Lo psicotecnologo  Ritiene di riproporre l’E-Trane di continuare l’utilizzo del sistema di scansione Clicker per ottenere una maggiore autonomia. Programma un nuovo processo di abbinamento e convoca il team multidisciplinare per descrivere la nuova situazione.
  39. IV Parte: modellizzare una fase di follow-up
  40. 1 PROCESSO DI FOLLOW-UP
  41. 2 PERCORSI PRESCRITTIVI PROTESI ACUSTICHE
  42. PRESCRIZIONE E FOLLOW-UP 3
  43. MISURE SOGGETTIVE FOLLOW-UP
  44. V PARTE: GESTIRE UN ataprocess: LO psICOTECNOLOGO
  45. Tra l’utente e la tecnologia: Lo psicotecnologo Caratteristiche della tecnologia Bisogni dell’utente psicologo tecnologo
  46. Cos’è e non è uno psicotecnologo Cognitive ergonomist Valuta l’interazione secondo una reciprocità dualistica tra due poli: il sistema dell’utente e il sistema manufatto(Norman 1983). Psicologo(in un Centro ausili) è un esperto in fattori personali; relazioni umane e comunicazione; valutazione psicologica e intervento; dinamiche e variabili biopsicosociali. Perché no? Lo psicotecnologo non è uno Psicologo clinico. Lo psicotecnologo ha una formazione in psicologia (della riabilitazione e salute). Perché no? Lo psicotecnologo valuta l’interazione secondo un modello olistico utente-AT-ambiente. Lo psicotecnologo è un esperto in soluzioni assitive.
  47. Cosa fa lo psicotecnologo Strumenti: ATD-PA QUEST, SUMI, IPDA… Sistema Tecnologico Barriere e facilitatori Sistema-utente Sistema socio-ambientale Prospettiva biopsicosociale
  48. University courses Assistec – Austria(Miesenberger, 2006) Corso e-learning; 4 moduli e 17 seminari; Diploma in Esperto in Tecnologie Assistive. Modulo 1: Fondamenti Modulo 2: Conoscenze specifiche sulle Tecnologie Assistive Modulo 3: Processi di Assortimento e Fornitura di TA e ICT Modulo 4: Tecnologie Assistive in Pratica e Applicazioni
  49. University course Master in Psicotecnologie per Soluzioni Assistive Corso universitario; 4 moduli, 1000 hdi insegnamento frontale, 500 h tirocinio and workshop; Diploma in Esperto in psicotecnologie. Modulo 1: Fondamenti Modulo 2: Introduzione alla Psicotecnologia Modulo 3: Elementi di base e avanzati su Tecnologie Assistive Modulo 4: Soluzioni Assistive
  50. VI PARTE: VALUTARE I FATTORI AMBIENTALI IN UN’AUSILIOTECA
  51. Why assess the environment
  52. Health condition (disorder or disease) What the environment is in the ATA process Body Functions and Structures Activities Participation Definition ICF Contextual Factors ICF - biopsychosocial model Environmental Factors Personal Factors Environmental Factors Personal Factors Dimensions
  53. How to assess environment ICF Constructs Output User’s Performance
  54. How to improve the user’s performance  AT facilitator Measures of Environment and AT impact Mirza, Gosset, & Borsci 2012 Decisions for Improving User’s Performance Modify Environment Modify AT Modify AT and Environment
  55. Assess the match between AT and environment Accessibility Ideal fit Universal Design Sustainability
  56. Assess the match between AT and environment
  57. How to assess accessibility
  58. How to assess Universal Design
  59. How to assess sustainability
  60. Center for Technical Aid Environmental Assessment Process Check the match Environment data collecting START Environment Contact Universal design Accessibility Sustainability AT/end user User data collection MATCH ENDEXIT TO Multidisciplinaryteam meeting for: - user data valuation and - setting design YES NOT NOT Check the impact Modify the environment in use (Mod–Env) Proposal of a new matching process or strong personalization (Prop–nMP) IF IF Setting set-up Matching process:- assistive solution proposal- assistive solution user-trial- assistive solution outcome Impact of environment modification Impact of a new matching process Climate Impact Assistive solution Multidisciplinary team evaluation Mod–Env Results Prop–nMP Results NOT Take a decision MATCH Mod–Env<Prop–nMT Prop–nMP < Mod–Env IF IF EXIT User agreement IF NOT Prop–nMP =Mod–Env NOT Assistive Technology Provision Results Change the AT ENDEXIT TO User Support Change both Change the environment Change the AT Change AT and environment Change Environment Follow up
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