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Avv. Tiziana Barrella Responsabile Scientifico Osservatorio Giuridico Italiano

Avv. Tiziana Barrella Responsabile Scientifico Osservatorio Giuridico Italiano tizianabarrella@virgilio.it. Solo il 35% di tutta la comunicazione umana fa capo alle parole, tutto il resto è non verbale.

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Avv. Tiziana Barrella Responsabile Scientifico Osservatorio Giuridico Italiano

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Presentation Transcript


  1. Avv. Tiziana Barrella Responsabile Scientifico Osservatorio Giuridico Italiano tizianabarrella@virgilio.it

  2. Solo il 35% di tutta la comunicazione umana fa capo alle parole, tutto il resto è non verbale. • Le parole possono essere manipolate o la loro comprensione distorta. Il corpo,la sua gestualità,i colori utilizzati,i segni che si manifestano su di esso,non mentono. • Esistono numerose tecniche di decodifica del linguaggio non verbale,ma la più antica forma è certamente in nostro possesso da sempre. Le informazioni recepite dal nostro cervello,attraverso l’inconscia elaborazione di immagini, suoni o altri fattori esterni,stimolano i nostri sensi e le nostre emozioni generando un gradimento o meno di una data situazione o individuo.

  3. Lo studio della CNV tradizionalmente ricorre all’analisi di vari elementi.

  4. Tutta la storia umana è costellata da evidenti segni dell’esistenza di una efficace forma alternativa di comunicazione

  5. tizianabarrella@virgilio.it

  6. L’essere umano comunica in modo estremamente diversificato. Le scienze delle comunicazioni suddividono in quattro componenti la CNV. • Sistema paralinguistico è l'insieme dei suoni emessi .Si analizza il tono, frequenza, ritmo e silenzio. • Sistema cinesicoci offre informazioni sui movimenti del corpo,postura,contatto fisico,espressioni del volto, mimica facciale ,sguardi ,gestualità delle mani, • Prossemica analizza i messaggi inviati con l’occupazione dello spazio vitale quando ci si trova con altri soggetti .Non è casuale la posizione di un individuo sul territorio persone tendono a disporsi in una determinata situazione, apparentemente casuale, è in realtà codificato da regole ben precise. Ognuno di noi tende a suddividere lo spazio che ci circonda in quattro zone principali: • Zona intima (da 0 a 50 centimetri) • Zona personale (da 50 cm ad 1 metro) • Zona sociale (da 1 m a 3 o 4 m) • Zona pubblica (oltre i 4 m) • Apticaè costituita dai messaggi comunicativi espressi tramite contatto fisico. Molto importante al fine di una corretta decodifica è comprendere il campo delle differenze culturali dei soggetti agenti. In Africa il contatto fisico presente nei rapporti interpersonali è diversa rispetto al Nord Europa.Le forme comunicative possono essere notoriamente e comunemente codificate (la stretta di mano, il bacio sulle guance come saluto ad amici e parenti),cosi’ come maggiormente legate alla personalità del soggetto agente.

  7. L’uomo non è solo il frutto della genetica,della biologia o dell’ereditarietà. Il corpo risponde a sollecitazioni emotive che, prolungate nel tempo, trasformano la stessa fisicità.. : • Decodificare le informazioni di cui il corpo è depositario,diviene utile al fine di offrire all’osservatore strumenti per accedere alla personalità,carattere e vissuto. • Ogni area del corpo sovrasta funzioni fisiche e biologiche diverse tra loro. In Oriente ogni organo, ogni dito della mano o piede è riconducibile ad una chiave di lettura specifica in termini psicosomatici. • Per l’antichissima medicina tradizionale cinese, l’intero corpo umano è una macchina perfetta, in cui tutti gli equilibri fisici dipendono da un equilibrio emotivo e psicologico. • Ogni singolo elemento esaminato deve essere inserito in un contesto generale in cui è necessario tener conto anche del fattore socio-culturale ove l’individuo agisce.

  8. L’uomo è la sintesi di vari elementi.

  9. Lo studio del corpo come “sede dei moti dell’animo” è antico. • Platone (427a.c.) sosteneva che quando l’anima si ammala anche il corpo cambia il suo aspetto. • Ovidio forniva indicazioni precise su come il colorito acquisisse un pallore particolare in caso di invidia. • Aristotele (384 a.c.) nella Fisiognomica affermava che quando l’anima è malinconica il corpo diviene languido e privo di colore. • Cicerone, Plinio, Seneca e Galenoeffettuarono molte ed importanti ricerche. • Leonardo Da Vinci (1452 ) Michelangelo, Van Gogh e molti altri ,hanno rappresentato in modo incisivo nelle loro opere i forti sentimenti che animano i personaggi. Gli antichi ritenevano che il volto fosse la sede delle passioni. Lo stesso Leonardo nel suo “Trattato della Pittura” sostiene la diretta correlazione tra i “moti dell’animo” e le espressioni del volto.

  10. Giambattista Della Porta “De Humanaphysiognomonia” (1586) “Gli occhi rivelano molto della personalità di un individuo..“Facile distinguere il volto dell’uomo integro, del maligno, del leale, dello sleale, del brutale, del deficiente e del geniale”.

  11. Giambattista Della Porta (1538) nel “De Humanaphysiognomonia” (1586) ha definito la fisiognomica una sorta di oracolo che consente di conoscere le predisposizioni e la natura dell’essere umano attraverso segni fissi del corpo, oltre alla metamorfosi che i suddetti potrebbero subìre a causa di fattori esterni. • William Shakespeare (1564-1616) scriveva “La vostra faccia signore è un libro aperto dove le persone possono leggere strane cose” • Thomas Browne(1605-1682) filosofo inglese nel Religio medici discute della possibilità di dedurre le qualità interne di un individuo dall'aspetto esteriore del viso: “nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima”. • Johann KasparLavater(1741-1801 ) teologo svizzero nel PhysiognomischeFragmente (1778) esamina il rapporto esistente fra il carattere e l’aspetto fisico e sostiene che osservando attentamente i volti è possibile interpretare la personalità, l’impronta caratteriale e la predisposizione ad atteggiamenti di rabbia o ribellione, di calma e riflessività. • Franz Joseph Gall(1758-1828) formula una teoria chiamata successivamente frenologia, sostenendo che le facoltà morali ed intellettuali di una persona risiedono nel nostro cervello. Dalla valutazione di particolarità morfologiche del cranio di una persona, come linee, depressioni, bozze, si può giungere alla determinazione delle qualità psichiche dell'individuo e della sua personalità. • Charles Darwin (1809-1882) sostiene che le espressioni del viso hanno un carattere universale a qualsiasi latitudine o razza si appartenga.

  12. Cesare Lombroso (1835-1909) sostiene che la propensione alla delinquenza si può leggere dalla struttura della testa umana. Lombroso ha attinto dalla fisiognomica per dar vita all’antropologia criminale e alla odierna criminiologia. • Sigmund Freud (1856) attraverso gli studi sull’isteria affermò che un contenuto psichico, qualora represso, era capace di provocare importanti modificazioni corporee. • Wilhelm Reich (1897-1957), introdusse nella psicoanalisi anche l'osservazione del corpo e descrisse per primo quello che noi oggi chiamiamo linguaggio del corpo. • Luis Corman(1901-1996) esamina i tratti del volto non staticamente, ma in modo dinamico in virtù delle trasformazioni subìte nel corso del tempo e degli eventi. (Morfopsicologia) • Alexander Lowen(1910-2008) ha consentito di riconsiderare la mente e il corpo come un tutt’uno inscindibile. • Ken Dychtwald(1950) ha considerato il corpo come una struttura in grado di recepire i messaggi della psiche e tradurli in vere e proprie manifestazioni fisiche. • Paul Ekman, ha elaborato un complesso studio sulle espressioni facciali e su tutte la fasce muscolari correlate, scoprendo che esistono microespressioni che rivelano le nostre emozioni represse.

  13. Esistono molte tecniche di codificazione e decodificazione che consentono di dedurre la personalità o le problematiche di un individuo dall’osservazione del corpo . • La fisiognomica: si sofferma in particola modo sullo studio del volto e deduce i caratteri psicologici e morali di una persona dai lineamenti e dalle espressioni del volto. • La psicosomatica: si sofferma a ricercare la connessione tra un disturbo somatico e la sua origine (Ken Dychtwald) • La bioenergetica: si occupa della salute e delle infermità emotive dal punto di vista dell’unità psicosomatica (Alexander Lowen) • La Morfopsicologia dinamica, esamina il modo in cui ogni piccola storia da noi vissuta lascia il segno sul nostro viso (Louis Corman) • La medicina tradizionale cinese vede il corpo come un insieme di equilibri energetici. Lo scompenso di un singolo circuito, chiamato meridiano, influenza la vitalità stessa delle funzioni organiche ad esso collegate.

  14. Le discipline che effettuano un’anamnesi che coinvolge spirito-corpo –mente vedono il corpo come la parte finale di un processo ben più ampio • L'ayurvedica, la medicina tradizionale indiana, ha come scopo quello di aiutare le persone malate a curarsi, e le persone sane a mantenere il proprio benessere e a prevenire le malattie. • In tale medicina e nello yoga grande rilievo assumono anche la • condizione dei sette principali centri energetici il cui stato di alterazione produce riflessi sulla sfera psico-emozionale e fisica.

  15. Nella medicina tradizionale cinese il corpo è una complessa sintesi di equilibri energetici che si somatizzano sul corpo, divenendo veri e propri elementi indicatori da decodificare per il raggiungimento di un equilibrio psico-fisico

  16. Tutte le branche della conoscenza sostengono che:

  17. Il corpo può mutare in base alle emozioni? L’esperienza ed alcune apparecchiature, possono rilevare le variazioni di campi elettromagnetici e variazioni termiche • I canali elettrici che attraversano il corpo( meridiani) vengono misurati con specifici macchinari( TEM test energeticmeridian). Attraverso un sensore posizionato su determinati punti del corpo e collegato ad un computer, viene effettuato un bilancio energetico,ovverossia una misurazione dell’energia elettrica che in uno stato di equilibrio ha valori costanti. • La camera di Kirlian, misura un particolare effetto  ottico fotografico chiamato in fisica ” effetto corona”,cioè un alone luminoso dalle visibili sfumature colorate che circondano l’oggetto osservato e/o fotografato,frutto della ionizzazione dei gas stimolati da un elevato campo elettrico.

  18. Alcuni test realizzati su un campione di 700 individui analizzati hanno dimostrato che le emozioni si manifestano termicamente sul corpo

  19. Secondo alcuni studi, in base alle emozioni muterebbero alcune condizioni fisiologiche dell’individuo Ekman, P., Levenson, .W. & Friesen, W.V. (1983). Autonomicnervous system activitydistinguishesamongemotions. Science, 221, 1208-1210.

  20. Emozioni ed organi

  21. Cosa osservare:

  22. Ken Dychtwaldidentifica cinque componenti influenti nella formazione dello psicosoma umano: • l’ereditarietà: include tutti i fattori che sono con noi fin dalla nascita; • l’attività e l’esposizione fisica: include tutte le azioni, le attività, gli incontri fisici di cui ognuno di noi fa esperienza nel corso della vita; • l’attività e l’esposizione emotiva e psicologica: i sentimenti, gli atteggiamenti e le esperienze hanno molta influenza sulle condizioni dello psicosoma di ognuno; • la nutrizione: cioè tutto il combustibile, psicologico oltre che fisico, che lo psicosoma assume e digerisce per provvedere alla continua crescita; • l’ambiente: cioè tutte le strutture fisiche, sociali e psicologiche entro cui viviamo le nostre vite.

  23. Avv. Tiziana Barrellatizianabarrella@virgilio.it • Il lato destro del corpo è collegato all’emisfero sinistro del cervello che controlla gran parte delle funzioni neuromuscolari, del pensiero analitico e logico. È legato agli aspetti della personalità quali aggressività, forza o autorità. La metà destra coincide con la praticità dell’individuo e con le caratteristiche in genere maschili. • Il lato sinistro del corpo è collegato all’emisfero destro del cervello, responsabile dell’orientamento nello spazio e delle attività artistiche. La metà sinistra del corpo viene assimilata alle qualità e alle caratteristiche femminili, alla creatività e agli aspetti emotivi.

  24. Da non confondere: • Il cervello sinistro interessa la parte destra del nostro corpo per quanto concerne la motricità e la sensibilità. E' il cervello del buon senso, dell'analisi, della memoria. Ha a che fare coi numeri e sa elaborare i dati uno ad uno. Il suo funzionamento è lineare e si serve del metodo di ragionamento deduttivo. • Il cervello destro interessa la parte sinistra del nostro corpo ed elabora i dati della realtà secondo un metodo globale e sintetico. Appartengono al suo ambito le metafore, i simboli, le immagini. Tra le sue funzioni c'è anche quella di disciplinare il linguaggio silenzioso del corpo. • L'ascolto attivo permette di capire realmente ciò che vuol dire il nostro interlocutore, non solo di comprendere le parole

  25. Avv. Tiziana Barrellatizianabarrella@virgilio.it • La parte superiore ha la funzione di vedere, udire, sentire, parlare, pensare, comunicare e respirare,è legata all’espressione esteriore e alle comunicazioni interpersonali. • La metà inferiore del corpo è la parte dell’organismo che stabilisce il contatto con la terra, ha il compito di stabilizzare, muovere, equilibrare, radicare e creare una situazione di solidità. È orientata verso l’intimità, il sostegno, l’introspezione, il senso della casa, la stabilità emotiva e la dipendenza.

  26. Analizziamo alcune macroaree presenti nella parte superiore del corpo:Testa la testa e il volto costituiscono “la maschera” che presentiamo al mondo intero, in quanto vengono usati per il contatto e la comunicazione diretta. La testa per noi occidentali è la sede della mente, della ragione e dell’intelletto.

  27. Il Volto • Il volto è il nostro primo biglietto da visita. Espressioni comuni come “faccia da schiaffi,faccia d’angelo,faccia di bronzo” rappresentano la prima forma di giudizio apparentemente privo di cognizione. • La decodificazione istintiva attuata, aiuta a comprendere la personalità del nostro interlocutore, anche perché, il viso insieme alle mani è una delle poche parti del corpo scoperte. Attraverso i suoi tratti e le sue espressioni siamo in grado di comprendere : razza - sesso - età - intenzioni

  28. La mimica e le espressioni facciali

  29. La teoria Neuro-CulturaleLe caratteristiche delle emozioni fondamentaliEkman (1992), An-Argument-For-Basic-Emotions, “Cognition and Emotions” • Esistono segnali espressivi distinti e universali uguali in tutto il mondo e riconoscibili attraverso il programma facciale delle emozioni. • Ad ogni emozione corrisponde l’attivazione di determinati muscoli facciali ( FACS Facial Action Coding System, Ekman, Friesen, Hager, 2002)

  30. Esistono movimenti facciali tipici per le emozioni di base, primarie o fondamentali che sono universali e condivise da tutte le culture • Le altre azioni compiute con il volto sono emozioni secondarie o “non – emozioni” cioè atti che regolano l’interazione verbale, commenti sulla comunicazione, messaggi volontari • Le emozioni di base sono individuate da cambiamenti dei muscoli della fronte, delle sopracciglia, delle palpebre, delle guance, del naso, delle labbra e del mento.Ne deriva che l’area di maggiore interesse per lo studio dell’espressione delle emozioni è il volto • ( teoria Neuro-Culturale) Ekman (1972,1992)

  31. Le espressioni emozionali del volto

  32. Nel volto esistono contemporaneamente due strutture, una fissa e una mobile, struttura ossea e muscolare.

  33. Dividiamo il volto in tre fasce: • l'intellettiva o piano mentale (fronte, occhi e tempie) • la sensitiva o piano emotivo (naso, zigomi e guance ) • la materiale o piano istintivo (bocca, mascelle, mento).

  34. Piano Superiore o Area celebrale Piano Mediano o Area Affettiva Piano Inferiore o Area Istintiva

  35. Anche la forma del viso assume una grande importanza nella lettura dell’insieme • quadrato pazienza ed energia, poca inclinazione a cambiare idea, legami forti rispetto alle tradizioni e alla famiglia; • triangolare carattere testardo, ribelle, originale e bizzarro; • rotondo persone aperte, socievoli, generose e un pò infantili; • ovale soggetto impulsivo e intuitivo dall’umore altalenante. • Rettangolare analitico,obbiettivo,pratico.Schietto,leale. • Trapezioidale sicuro di sé ,esteta

  36. Nella medicina tradizionale cinese il volto viene ulteriormente suddiviso in microaree collegate a meridiani energetici che, a loro volta, sono riconducibili a stati emotivi e determinate somatizzazioni corporee

  37. I capelli • Ordinati e raccolti: ricerca di un ordine interiore, precisione, tentativo di frenare i propri impulsi e di controllare il proprio mondo emotivo; • Sciolti e ribelli: desiderio di dare spazio ad aspetti più istintuali, desiderio di libertà e insofferenza verso le limitazioni; • Spettinati: personalità un pò distratta; • Corti o colorati: se non indicano uno status, possono rappresentare una voglia di cambiamento; • L’osservazione dei capelli, della loro consistenza e della lucidità, nonché del rapporto che l’individuo ha con gli stessi, offre all’osservatore numerosi elementi sullo stato fisico ed emotivo.

  38. Avv. Tiziana Barrellatizianabarrella@virgilio.it La fronte • È legata alla capacità di ascoltare, apprendere, memorizzare, all’apertura mentale e alla gestione delle proprie idee ed ambizioni. • Fronte larga: buona capacità di ascolto e di apprendimento; • Stretta: intelligenza analitica; • Bassa: adattabilità e senso pratico, indicatrice di chi conosce i propri obiettivi e intende perseguirli; • Alta: temperamento curioso ed intuitivo

  39. Avv. Tiziana Barrellatizianabarrella@virgilio.it Occhi • Molti affermano che essi siano lo specchio dell’anima, ed al riguardo, esistono numerose branche della conoscenza, come l’iridologia, che consentono di effettuare una vera e propria anamnesi attraverso l’osservazione dei segni nelle iridi. • Gli occhi forniscono il 60% delle informazioni sulla prontezza mentale e sullo stato di salute dell’individuo. Gli occhi nella medicina cinese, sono collegati al fegato e risentono molto di emozioni come la rabbia.

  40. Avv. Tiziana Barrellatizianabarrella@virgilio.it • Luminosi e vivaci: soggetto dotato di grande vitalità, ottimismo ed entusiasmo; • Sguardo profondo: indicatore di un soggetto maturo e saggio; • Grandi: generosità, affidabilità e grande passionalità; • Tondi: talento artistico, persona affettuosa e vivace; • Sporgenti: soggetto energico e nervoso; • Incassati: tristezza repressa ed emozioni trattenute; • Piccoli: soggetto pratico e razionale, capace di grande concentrazione ma anche di scatti d’ira; • Molto piccoli: incapacità a guardare le cose da un punto di vista oggettivo, poca tolleranza e generosità, persona cauta e pignola; • Spenti: scarsa sicurezza in se stessi e nel futuro, malinconia, cali di umore, mancanza di fiducia nella vita; • Distanziati: spontaneità, ampiezza di vedute ma anche tendenza alla dispersione; • Ravvicinati: grande capacità di concentrazione, attenzione, meticolosità e alto senso critico; • Strabici: grande emotività e incapacità di canalizzare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi; • Sporgenti: curiosità volta a valutare e cogliere ogni situazione, paura; • Infossati: abitudine a controllare i sentimenti e a frenare l'emotività, introversione e sensibilità, difficoltà a comunicare le proprie emozioni.

  41. Avv. Tiziana Barrellatizianabarrella@virgilio.it Lo sguardo e il colore • Sguardo sfuggente: indicativo di una personalità tendente a non assumersi responsabilità; • Sguardo penetrante: tipico di chi è sicuro di sé; • Distanza tra gli occhi: vicini ci suggeriscono una persona insicura di sè stessa, che cerca sempre l’appoggio degli altri; • A giusta distanza: persona tollerante con gli altri, a cui piace sentire le opinioni altrui in modo equilibrato; • Occhi marroni: passionalità; • Occhi grigi: razionalità; • Occhi verdi: personalità originale e sognatrice; • Occhi azzurri: appartengono a coloro che non vogliono impegnarsi troppo, soprattutto in senso sentimentale ed affettivo; • Occhi blu: carattere mite;

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