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DIRITTO AL GIOCO … sul serio!

DIRITTO AL GIOCO … sul serio!. Juri Pertichini – Arciragazzi/Camina La Spezia, 8-9 Maggio 2009. “ L’uomo è perfettamente umano solo quando gioca” – Shiller “I fanciulli gridando su la piazzola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore” – Leopardi, Il Sabato del Villaggio

Gabriel
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DIRITTO AL GIOCO … sul serio!

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Presentation Transcript


  1. DIRITTO AL GIOCO … sul serio! Juri Pertichini – Arciragazzi/Camina La Spezia, 8-9 Maggio 2009

  2. “L’uomo è perfettamente umano solo quando gioca” – Shiller “I fanciulli gridando su la piazzola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore” – Leopardi, Il Sabato del Villaggio “Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che c’è dentro di Sé” – Neruda

  3. E INVECE … (dati Istat 2004)

  4. VIETATO VIETARE IL GIOCOcampagna nazionale Arciragazzi

  5. 10 azioni per il diritto al gioco 1) Vietato vietare il gioco: eliminazione dei cartelli del divieto al gioco; promozione del cambiamento dei regolamenti condominiali, etc. 2) Libera il gioco, libera la piazza, liberi tutti: “liberare”, non solo permanentemente e/o per un solo giorno, una piazza, via, giardino per renderlo più adatto al gioco, libero e gratuito. Questa iniziativa si collega anche alla Campagna “100PiazzePagliarini”, finalizzata a dedicare a Carlo pagliarini, fondatore di Arciragazzi e figura storica dell’associazionismo giovanile e per ragazzi in Italia, 100 Piazze in 100 Città, in cui i bambini possano giocare ed esprimersi liberamente. 3) Cambiare i Regolamenti sul gioco: spesso il gioco limitato dal regolamento di Polizia Municipale; molti Comuni, tra cui quello di Roma, lo hanno già cambiato in ottemperanza alla Convenzione di New York sui diritti dell’Infanzia. 4) Istituire la Giornata Comunale del Diritto al Gioco, in cui tutta la città, dalle scuole alle piazze, “si mette in gioco”, nel mese di maggio, anche per celebrare la Convenzione ONU sui Diritti dei Bambini che è tata ratificata in Italia dal Parlamento il 27 maggio 1991.

  6. 5) Istituire nelle scuole, ufficialmente, il 20 novembre: giorno dei diritti dei bambini: a scuola si celebra di tutto, anche ricorrenze solo commerciali. Il 20 novembre di ogni anno è la giornata mondiale dei diritti dei bambini, un’occasione di riflessione e anche didattica! 6) Bambini a piedi: promuovere i percorsi e le strade amiche dei bambini, in modo che essi possano andare a scuola, in biblioteca, ai giardinetti da soli, sin dall’età delle elementari; 7) Più Spazi, più spazio: monitorare e migliorare gli spazi gioco (anche senza giochi costosi, basta tenerli puliti e illuminati!) e il verde pubblico, limitare e/o calmierare il traffico 8) Più tempo, meno compiti, meno impegni ! i bambini hanno troppi compiti da scuola e troppi impegni “in agenda”. Più tempo libero, meno “organizzazione”, più tempo per loro! 9) Bilancio Comunale per i bambini: ogni anno, il 20 novembre (giornata dei diritti dei bambini) il Sindaco comunica ai bambini e ai ragazzi, anche tramite adeguati strumenti “leggibili” da loro, quanto la città fa per l’Infanzia e l’Adolescenza (fondi, attività, occasioni) 10) Ascoltare i bambini e i ragazzi: in tutte le cose che li riguardano (gioco, scuola, vita nei quartieri, sicurezza, ecc.) chiedere sempre l’opinione dei bambini e dei ragazzi. 10 azioni per il diritto al gioco

  7. VIVI LA VIAcampagna nazionale CAMINA WWW.CAMINA.IT www.vivilavia.it Campagna Nazionale per proporre il tema della mobilità sostenibile, con uno sguardo alle esperienze più avanzate a livello europeo e internazionale, studiandole per comprenderle, reinterpretarle e proporle con decisione nel nostro Paese

  8. Per “riportare i bambini in strada”, serve un’Alleanza … … etica [solidarietà diritti ambiente sicurezza] Si fonda su valori di solidarietà umana, salvaguardia dell'ambiente e responsabilità verso l'infanzia e le nuove generazioni. E' necessario che anche in Italia si affronti il problema della insostenibilità di una mobilità centrata sul binomio auto/petrolio, che produce insicurezza e inquinamento, problemi di salute, limiti al diritto di mobilità di larghe fasce di cittadini, ostacolando l'autonomia e il benessere di bambini e bambine. … estetica [armonia/bellezza delle città per una buona qualità della vita] Vivi la Via mira a recuperare la bellezza delle città e del paesaggio, a coinvolgere i cittadini in azioni che li rendano protagonisti del recupero dello spazio pubblico, sottratto loro anche in conseguenza di questo modello di mobilità insostenibile, recuperandolo all'incontro, alla dimensione sociale delle persone e delle comunità, al movimento e al gioco di bambini e bambine, indispensabili per la loro salute e la loro formazione. … strategica [alleanza fra associazioni ed enti locali] Vivi la Via intende essere un momento di raccordo tra associazioni, comuni, province e regioni per esprimere una dimensione nazionale e una tensione innovativa preziosa, disponendo di un patrimonio di esperienze e competenze di rilievo, che viene fin d'ora messo a disposizione del Governo italiano, del Tavolo nazionale per la mobilità sostenibile (Ministero Ambiente), della Consulta della Sicurezza stradale (Ministero Trasporti) e del Ministero della Sanità.

  9. OBIETTIVI E AZIONI Vivi la Via sostiene buone pratiche (iniziative e progetti) realizzate dalle Associazioni e dagli Enti locali aderenti, per valorizzarle e promuoverne la diffusione. Sostiene interventi legislativi, programmi ed azioni del Governo e delle regioni italiane dedicati a promuovere e diffondere le buone pratiche su tutto il territorio nazionale e in particolare: • l'individuazione di piani (locali e nazionali) che definiscano gli indirizzi in materia di mobilità sostenibile, sicurezza stradale, educazione alla mobilità e promozione della salute • l'organizzazione di seminari nazionali di approfondimento e formazione per tecnici e amministratori • un piano nazionale di promozione della mobilità scolastica ciclo-pedonale • un piano nazionale della mobilità ciclistica che sostenga la possibilità concreta di un'alternativa all'auto privata • promozione di bilanci integrati dell'ente locale (ambientale economico sociale) volti a produrre sinergie progettuali

  10. IL GIOCO È UNA COSA SERIA … “Gli adulti dovrebbero imparare ad essere seri come i bambini quando giocano” – Nietzsche Si gioca solo se si vuole, quando si vuole, per il tempo che si vuole. In questo senso il gioco è una attività libera” – Caillos, 1967 “Con il gioco il bambino sottomette il mondo a se stesso, mirando così al possesso di sé e all’affermazione della propria presenza nel mondo” – Piaget “Nel gioco i bambini sottomettono le azioni al significato, così creandosi spazi di sviluppo prossimale. I bambini si immaginano, e si provano, nel gioco! – Vygotsky “ I bambini ... nel loro gioco anticipano il futuro. Secondo alcune teorie essi cercano di controllare il passato traumatico, secondo altre esercitano nuove funzioni e capacità che emergono nel presente. Ma bisogna includere anche il gioco che anticipa il futuro, o meglio, una molteplicità di futuri”…“ - Erickson ...COME POSSIAMO CONVINCERE TUTTI?

  11. UNA POSSIBILE STRATEGIA • EVIDENZIARE L’OVVIO QUOTIDIANO: IL GIOCO E’ INDICATORE DI CIVILTA’ • GIOCARE FA BENE A TUTTI. NON FAR GIOCARE I BAMBINI CREA DISAGIO • LA CITTA’ E “OGGETTIVAMENTE” EDUCATIVA. PRENDIAMONE ATTO! • “LIBERARE IL GIOCO” DAGLI SPECIALISTI DEL GIOCO • RISCOPRIRE IL SIGNIFICATO DELL’”OTIUM” • STRINGERE ALLEANZA CON LE FAMIGLIE • STRINGERE ALLEANZA CON LE AMMINISTRAZIONI LOCALI • STRINGERE ALLEANZA CON LE SCUOLE • STRINGERE ALLEANZA CON I BAMBINI E LE BAMBINI • STRINGERE ALLEANZA CON GLI STUDIOSI PROPORRE AZIONI CREDIBILI, CONCRETE INSERITE IN UN PIANO “DI SENSO”!

  12. UN PROGETTO … AVVIATO LA CITTA’ GIUOCOSA Un progetto di Arciragazzi Liguria in collaborazione con la Regione Liguria e l’Università di Genova

  13. la città GiUocosa • SCOPO DEL PROGETTO: • INDIVIDUARE INDICI DESCRITTIVI E BUONE PRASSI PER MASSIMIZZARE LE CARATTERISTICHE LUDICHE DEI CONTESTI URBANI, MIGLIORARE LA LORO “GIOCABILITA’”, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL GIOCO LIBERO E AUTO-ORGANIZZATO DEI BAMBINI. • PROMUOVERE MICRO-AZIONI A LIVELLO URBANISTICO, FATTIBILI E A BASSO COSTO • PROMUOVERE L’ADOZIONE CITTADINA DI “PIANI DI AZIONE PER IL GIOCO” • PROMUOVERE L’AZIONE DIRETTA E L’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ DEI COMUNI E DELLE MUNICIPALITA’

  14. la città GiUocosa • METODOLOGIA: • RICERCA CON INTERVISTE MIRATE E FOCUS GROUP CON LA METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE (UNIVERSITA’ DI GENOVA, SOCIOLOGIA URBANA) • CONTATTATI: • GRUPPI DI ANIMATORI (ARCIRAGAZZI, AGESCI) • LUDOTECARI • INSEGNANTI • AMMINISTRATORI LOCALI (FUNZIONARI E ASSESSORI) • TEMI: • LE ATTUALI CONDIZIONI DEL “GIOCO LIBERO” NEL CONTESTO DI RIFERIMENTO • LE PROPOSTE PER MIGLIORARLO AGENDO SULLE “PICCOLE COSE”

  15. la città GiUocosa I RISULTATI: INDIVIDUAZIONE DI 12 “FAMIGLIE” DI INDICI, CORRISPONDENTI A 31 INDICI SPECIFICI

  16. la città GiUocosa I RISULTATI: REALIZZAZIONE DI UN “DOCUMENTO TEORICO” CON LA RICERCA, LA METODOLOGIA, IL BACGROUND SCIENTIFICO E LE TABELLE DI INDICI, BUONE PRASSI E SUGGERIMENTI

  17. la città GiUocosa I RISULTATI: REALIZZAZIONE DI UN “VADEMECUM” PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI, CHE DESCRIVE LE 10 FASI PER REALIZZARE UNA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DEL DIRITTO AL GIOCO

  18. la città GiUocosa • I RISULTATI: • REALIZZAZIONE DI UN KIT DI USO CONTENENTE: • IL DOCUMENTO TEORICO • IL VADEMECUM • LA BROCHURE • LA LOCANDINA • GLI ADESIVI CON IL LOGO • IL CD CON LA DOCUMENTAZIONE E LA BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

  19. la città GiUocosa IL 2009: 20 ANNI DI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA DIFFUSIONE DEI KIT NEI COMUNI DIFFUSIONE NAZIONALE DELLA PROPOSTA COLLABORAZIONE CON CAMINA E LA RETE DELLE CITTA’ AMICHE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI (secondo la definizione Unicef)

  20. la città GiUocosa: suggestioni Vignetta cortesemente tratta dal periodico "La Ludoteca" - Anno XXVII - n.ro 1.2 gennaio/aprile 2006, su gentile concessione di Sergio Staino

  21. QUINO La libertà

  22. Calvin&Hobbes

  23. Le Regole della Pallastrada – Stefano Benni 1) Le squadre sono di cinque giocatori senza limiti di età, sesso, razza e specie animale. 2) Il campo di gioco può essere di qualsiasi fondo e materiale a eccezione dell’erba morbida, deve avere almeno una parte in ghiaia, almeno un ostacolo quale un albero o un macigno, una pendenza fino al venti per cento, almeno una pozzanghera fangosa e non deve essere recintato, ma possibilmente situato in zona dove il pallone, uscendo, abbia a rotolare per diversi chilometri. 3) Le porte sono delimitate da due sassi, o barattoli, o indumenti, e devono misurare sei passi del portiere. E’ però ammesso che il portiere restringa la porta, se non si fa scoprire, e che parimenti l’attaccante avversario la allarghi di nascosto fino a un massimo di venti metri. La traversa è immaginaria e corrisponde all’altezza a cui il portiere riesce a sputare. 4) La palla deve essere stata rattoppata almeno tre volte, deve essere o molto più gonfia o molto meno gonfia del normale, e possedere un adeguato numero di protuberanze che rendano il rimbalzo infido. … 9) Nel caso in cui un cane o un neonato o un cieco o altro perturbatore entri in campo intralciando o azzannando la palla, egli sarà considerato a tutti gli effetti parte del gioco, a meno che non si dimostri che è stato addestrato da una delle squadre. 10) Il passaggio di biciclette, auto, moto e camion non interrompe il gioco, fatta eccezione per le ambulanze e i carri funebri.

  24. Arrivederci…juripertichini@gmail.com Una proposta di cartellonistica… CARTELLI DEL PIANETA DEGLI ALBERI DI NATALE (Gianni Rodari, il Pianeta degli Alberi di Natale, 1961) “E’ permesso giocare nelle aiuole, cogliere i fiori, sdraiarsi al sole, arrampicarsi sui pini. (i vigili sono pregati di aiutare i più piccini).”

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